Prisa, che ha raggiunto un accordo con le banche per la ristrutturazione del suo debito, sta, infatti, puntando a cedere in tempi abbastanza rapidi le attività non strategiche come la quota in Digital+ e potrebbe quindi organizzare un'asta con la scelta di un advisor. Ma Mediaset e Telefonica, i due soci forti della pay tv iberica, sembrano poco propensi ad accettare l'ingresso di un nuovo socio, magari ingombrante, nella compagine azionaria e starebbero pensando di esercitare la prelazione ad acquistare la partecipazione del socio in difficoltà finanziarie.
Così il colosso spagnolo delle Tlc e il gruppo televisivo di Cologno starebbero pensando al modo migliore per suddividersi la quota del 56% di Prisa e all'esborso finanziario necessario, oltre al nuovo governo societario che dovrebbe essere riscritto con l'uscita dell'editore spagnolo. Nel caso in cui l'operazione dovesse andare in porto, la società guidata da Giuliano Adreani e presieduta da Fedele Confalonieri e Piersilvio Berlusconi potrebbe effettuare la transazione tramite la liquidità disponibile nella controllata Mediaset Espana.
L'operazione iberica, ritenuta strategica sul versante industriale, sarebbe anche sotto l'osservazione della holding che controlla Mediaset, cioè la Fininvest della famiglia Berlusconi guidata dall'ad Pasquale Cannatelli. Proprio la cassaforte di Arcore negli ultimi mesi sta cercando di razionalizzare nel miglior modo il proprio portafoglio di partecipazioni (Mediaset, Mediolanum, della quale è stato collocato in settimana il 5,6 per cento, Mondadori e l'Ac Milan) e un'operazione di rafforzamento nel capitale di Digital+ verrebbe ritenuta compatibile con le disponibilità finanziarie attuali di Mediaset, anche perché sarebbero utilizzate le risorse nel blancio della controllata spagnola di Cologno.
Tuttavia non sono escluse sorprese: il dossier Digital+ è infatti arrivato anche alla Cnn araba Al Jazeera, che sta cercando di espandersi nelle pay tv europee tramite l'acquisizione di piattaforme e di diritti sul calcio, come del resto sta già facendo in Francia e nel Regno Unito, abbinando informazione e sport. Il colosso televisivo del Qatar sarebbe un concorrente ingombrante in Spagna per Mediaset, tanto più se si pensa che il mercato iberico sembra pronto per un assestamento nelle posizioni di forza. Oltretutto lo stesso editore di El Pais controlla anche una quota del 17 per cento di Mediaset Espana, alla quale fanno riferimento i canali Telecinco e Cuatro nel mercato televisivo iberico.
Carlo Festaper "Il Sole 24 Ore"