Il gruppo editoriale spagnolo si è impegnato a concludere i passaggi formali della cessione entro 30 giorni: ora tocca all'Antitrust iberico decidere se intervenire e a Mediaset studiare cosa fare. L'ipotesi di abbandonare la principale televisione a pagamento spagnola è la meno probabile, soprattutto per la necessità di Telefonica di avere un partner industriale importante in vista della trattativa Antitrust.
La partita è intricata anche perchè Prisa, che con questa cessione non ha certo risolto i suoi problemi di debito, detiene a sua volta un 14% di Mediaset Espana. «L'offerta di Telefonica era di gran lunga attesa - ha detto Pier Silvio Berlusconi rispondendo ai giornalisti a margine dell'udienza del processo Mediatrade - abbiamo sempre parlato con Telefonica e siamo sempre rimasti» d'accordo «che ci sarebbe piaciuto gestire gli sviluppi di questa azienda insieme». Scarse le reazioni della Borsa dopo i fuochi d'artificio della vigilia: Prisa è scesa del 4% dopo il boom precedente, Telefonica è salita dell'1%, Mediaset del 3,5% dopo il calo della vigilia.
Anche perchè si guarda soprattutto al futuro. L'offerta di Telefonica a Prisa «ci lascia aperte tutte le possibilità: dalla vendita fino all'esercizio di un'opzione che ci porterà dal 50% fino all'opzione che potrebbe portare in maggioranza», sottolinea il vicepresidente di Mediaset, secondo il quale «si apre ora una trattativa importante: abbiamo opzioni per fare quello che meglio intendiamo, da soli o con altri partner». E c'è il secondo tavolo: mentre sta studiando la nascita del 'veicolò unico per il settore, il Biscione sa che la quota in Digital plus è un asset importante per lo sviluppo in chiave internazionale del comparto.
E anche chi sta guardando i conti di Premium per una possibile alleanza, per ora Vivendi e Al Jazeera, ritiene importante una presenza in Spagna. Sulla questione «ci sono accordi di riservatezza, ma posso dire che i dialoghi sono in corso. Le nostre opzioni ci permettono di tirare dentro partner o di passare ad un partner: sono aperte tutte le possibilità», conclude Pier Silvio Berlusconi