Magazine Attualità

"Medici senza frontiere" denuncia l'invio di aiuti alimentari scadenti ai Paesi in via di sviluppo

Da Marianna06

In un documento ufficiale dell'associazione umanitaria internazionale"Medici senza frontiere", reso noto lo scorso ottobre, è scritto a chiare lettere che "nonostante alcuni passi avanti realizzati nella lotta alla malnutrizione infantile, il sistema degli aiuti alimentari internazionali continua a fornire ogni anno cibo scadente a milioni di bambini malnutriti".

E questo ovviamente dipende dalle pessime abitudini dei Paesi donatori di aiuti alimentari.

I Paesi in questione sono ,in primis, Stati Uniti, seguiti subito dopo da Canada, Unione Europea e Brasile.

Il Presidente internazionale di" MsF", Unni Karunakara,  ha precisato, infatti, che i Paesi di cui sopra, risolti i problemi della malnutrizione in casa propria, non applicano certo le stesse strategie quando si tratta di mandare aiuti alimentari agli altri Paesi.

E per aiuti sbagliati si fa riferimento sopratutto alle farine di mais e soia, coltivate nelle enormi piantagioni americane, che però sono assolutamente prive dei nutrienti vitali e delle proteine assolutamente necessarie a bambini  , ad esempio, sotto i due anni.

L'Organizzazione internazionale ha anche lanciato una petizione in tal senso, che si può visionare, volendo, su www.starvedforattention.org .

Obiettivo prioritario della petizione è essenzialmente quello di cambiare il PAM ossia il Programma Alimentare Mondiale.

Quello dei tristemente "famosi" sacchi che vediamo ,sui nostri schermi televisivi, lanciare dagli aerei in volo ,in certe zone dell'Africa,  dove  magari si è verificata una carestia o comunque c'è penuria di cibo.

Toccare il tasto degli aiuti alimentari ai Paesi in via di Sviluppo è sempre e comunque,da anni e anni, un "farsi male".

Accanto ad un progetto alimentare, magari sbagliato, quanto di quel cibo non raggiunge poi l'utenza a causa delle ruberie?

Le cronache dei giornali o la tv ogni tanto ci raccontano di qualche macroscopico scandalo legato agli aiuti alimentari.

E lo scandalo talora inizia proprio dal nostro mondo. con i prezzi "gonfiati" per lucrare.

E prosegue poi con la vendita, in Africa, di ciò che, invece, dovrebbe essere distribuito gratuitamente.

Tuttavia in situazioni come quelle  odierne, in atto nei Paesi del Corno d'Africa, non si può stare a guardare.

Ecco, allora, che l'agire umano finisce con il basarsi sulla perfettibilità dell'impresa. Pertanto ci si augura che ,gradualmente, a furia di parlarne sui "media" un certo malcostume scompaia e che i bambini d'Africa e di tutto il  resto del mondo , dove c'è urgenza,riescano finalmente ad avere ciò che necessita alla loro giusta e sana crescita.

Non va mai dimenticato che i bambini di oggi saranno i futuri uomini di domani.

Che società vogliamo, un domani non troppo lontano, in Africa, in Asia, in America Latina  e in tante altre realtà del mondo conosciuto?

Pensiamoci.

 

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

ArticlePicture_26


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :