La medicina fitoterapia è una pratica medica alternativa che studia l’utilizzo delle piante per curare malattie e per migliorare il benessere fisico e psichico.
Anche l’uomo, fin dalla sua comparsa, ha utilizzato le piante curative in modo spontaneo, anche se non aveva nessuna conoscenza di medicina. Con l’esperienza diretta riusciva comunque a riconoscere le erbe che servivano a lenire i dolori, curare le ferite, guarire le febbri e disturbi vari.
Medicina fitoterapia non convenzionale.
Con il tempo la medicina fitoterapia divenne simbolo della medicina popolare, la quale utilizza prodotti naturali, mentre la medicina convenzionale utilizza sostanze di sintesi. La fitoterapia è considerata medicina non convenzionale, ma ha ricevuto il riconoscimento da parte della medicina scientifica, in quanto molte piante curative sono utilizzate in laboratorio, per sintesi, per la preparazione di alcuni farmaci.
Per fare degli esempi, la morfina viene estratta dal papavero da oppio e rappresenta il primo principio attivo di estrazione vegetale. Come anche l’aspirina, che è un derivato della corteccia dei salici o il cortisone, prodotto in sintesi da piante come le agavi e le igname (dal bulbo di queste ultime viene estratta la diosgenina, dalla quale si ricavano i corticosteroidi, i contraccettivi orali e gli ormoni sessuali).
Chiaramente il riconoscimento di pianta medicinale viene effettuato attraverso verifiche sperimentali scientifiche, e le piante che non superano i test non vengono autorizzate ad essere utilizzate in medicina fitoterapia, in quanto potrebbero essere dannose o non efficaci.
Nella fitoterapia intervenivano tre figure: il Cerusico (Medico), lo Speziale (Farmacista) e l’Erborista. Diagnosticata la malattia da parte del Medico, il Farmacista incaricava l’Erborista, colui che sapeva riconoscere le piante, di raccogliere le erbe giuste per la preparazione delle medicine. In epoca moderna chiaramente la situazione è cambiata, ma il principio di fondo rimane.
Il fitoterapeuta.
Oggi esiste la figura del fitoterapeuta, il quale deve conseguire la laurea in Farmacia o in Chimica e tecnologie farmaceutiche o in Scienze biologiche, l’abilitazione all’esercizio professionale e l’iscrizione all’Ordine dei Medici. Inoltre, è preferibile, ma non indispensabile, che partecipi ad un master formativo o ad un corso di specializzazione. Può prescrivere ricette solo se possiede i requisiti descritti.
Un bravo fitoterapeuta è in grado anche di preparare prodotti con le erbe. Questa “arte” è definita “Galenica” e presuppone il possesso di attrezzature adatte per la preparazione di medicine vegetali in farmacia.