Il dottore era da tempo nel mirino della Squadra Mobile di Massa Carrara. Gli agenti lo hanno pedinato e hanno calcolato che il medico abbia fatto rifornimenti di benzina a spese della Asl 1 per circa 3mila euro. Svolte in collaborazione della polizia di Pisa, dove risiede il 45enne, la perquisizione e il rinvenimento delle le carte.
Le indagini proseguono per scoprire se vi siano altri casi simili nella Asl apuana.