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Medio Oriente: 605 morti e 3700 feriti palestinesi è il bilancio attuale. Tel Aviv respinge proposta di tregua Onu

Creato il 22 luglio 2014 da Nicola933
di Gabriella Maddaloni Medio Oriente: 605 morti e 3700 feriti palestinesi è il bilancio attuale. Tel Aviv respinge proposta di tregua Onu - 22 luglio 2014

IsraeleDi Gabriella Maddaloni. Nonostante la crescente proporzione del dramma che si sta consumando in questi giorni in Medio Oriente, la possibilità di un “cessate il fuoco” non sembra auspicabile. Israele ha infatti respinto con decisione la proposta di tregua con Hamas giunta stamane dall’Onu attraverso l’inviato Robert Serry.

Questo, nonostante anche il presidente Usa Obama abbia chiesto con decisione la fine dello scontro armato; il segretario di Stato Usa Kerry si è intanto recato Al Cairo per lavorare alla tregua, promettendo 47 milioni di dollari in aiuti umanitari alla popolazione di Gaza.

Il numero delle vittime palestinesi, superfluo sottolinearlo, cresce di ora in ora: attualmente si contano 605 morti e 3700 feriti, secondo l’agenzia palestinese Al-Ray. Anche le vittime israeliane sono aumentate: secondo l’esercito ebraico, sono attualmente 27 i soldati periti nei combattimenti; gli ultimi 2 non più di qualche ora fa. Domenica un blindato israeliano è stato colpito nel quartiere di Sajaya a Gaza, e la radio militare israeliana riporta che l’esercito è riuscito a ricomporre solo 6 delle 7 salme all’interno del mezzo. Risulta quindi “disperso” un soldato ventunenne:  Shaul Oron.

L’Unicef riporta inoltre una strage di bambini dall’inizio di questa nuova guerra tra Israele e Hamas: sarebbero ben 121: 84 ragazzi e 37 ragazze tra i 5 mesi e i 17 anni di età. Oltre 800 sono i minori feriti.

Durante la notte sono continuati gli attacchi reciproci tra Gaza e Israele: Hamas ha lanciato diversi razzi ad Ashdod, nel sud d’Israele, provocando danni nel cortile di una scuola. 7 di quei missili sono stati registrati dal sistema di difesa Iron Dome e poco prima delle esplosioni si sono udite le sirene suonare a Tel Aviv e nel centro di Israele. Domenica, Gaza ha lanciato verso il paese nemico 130 razzi.  25 sarebbero quelli lanciati solo dalla mezzanotte in poi, secondo l’esercito israeliano: 14 hanno colpito Israele, 10 registrati dall’Iron Dome, uno caduto a Gaza.

Per contro, lo stato ebraico ha continuato i suoi intensi raid verso la Striscia, costringendo alla fuga la popolazione di Sheikh Zayed e Tel Zaatar, a nord di Gaza. Fonti locali fanno sapere che il numero degli sfollati è salito a 135.000, 90.000 dei quali ospiti delle strutture Onu per i profughi: l’Unrwa.

Quest’ultima si è detta infine incapace di accogliere ancora profughi, giacché i suoi edifici sono già sovraffollati e mancano mezzi economici per il sostentamento di tutti. “Ci servirebbero 60 milioni di dollari”, sostiene l’agenzia Onu.

La Comunità Internazionale, Onu inclusa, sembra decisa ad adoperarsi per convincere le parti in causa a mettere fine a questo genocidio. Si è toccato il fondo o la situazione è destinata a divenire ancor più tragica?


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