Non so cosa c'entri con questo viaggio. Non so, ma credo che valga lo stesso per i viaggi, meglio, per la smania di catalogarli con grande profluvio di preposizioni, aggettivi e sostantivi.
Il viaggio è sempre verso qualcosa, implica sempre una distanza. È vicino o lontano. Pare non contare per se stesso ma per la sua destinazione, regione, paese o continente che sia.
Non so cosa c'entri, ma ora che mi sto dirigendo verso Walltown Crags avverto che molte delle cose che finora ho considerato dei viaggi appartengono al superfluo. Possono cadere a ogni passo, come foglie di autunno al primo stormire.
Walltown Crags, balcone sul tempo, sui tempi, fuori dal tempo. Posto buono per sciogliersi dai pensieri e abbandonarsi a ogni congettura. Per riposare la mente e lasciarla andare, come un pattinatore che scivola sul ghiaccio con leggerezza.
Perché a volte capita, è in superficie che si scopre il senso della profondità.
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