Meditazioni di un Dottore Agronomo sul pezzo scritto dal collega Donatello Sandroni
Ho letto il tuo pezzo “Meditazioni di un giornalista: la Direttiva "Usi sostenibili" http://agronotizie.imagelinenetwork.com/difesa-e-diserbo/2012/12/20/meditazioni-di-un-giornalista-la-direttiva-quotusi-sostenibiliquot/17019#.UOfjg5HCBD0.facebook Non la faccio lunga. Non sono d’accordo su questa difesa dei contadini. Primo i contadini sono gli imprenditori agricoli a titolo principale poco più di 900mila persone in tutta Italia e gestiscono pochissima superficie agricola. La maggior parte del Paesaggio rurale è in mano agli Hobby Farmers. E che dire dei pesticidi e del loro uso. Sai perfettamente che basta frequentare un corso di poche ore per avere l’autorizzazione a usare (o abusare) i fitofarmaci e gli erbicidi. Io ti posso dire della Provincia di Lecce dove lavoro io e riporto parte della relazione FLORA SPONTANEA NEGLI OLIVETI DEL SALENTO: ANALISI DEL CONTINGENTE FLORISTICO DEL 1977 E SITUAZIONE ATTUALE “Analizzando qualitativamente la flora relativa ai due periodi studiati, il corteggio floristico del 1977 evidenzia specie tipiche della macchia mediterranea, spesso presente ancora sui bordi dei campi e quindi utilizzata come siepe o bordura del campo per segnare i confini. Invece, gli oliveti moderni sono generalmente privi di siepi, se non con qualche lembo di muretto a secco che ancora resiste, ospitando e fungendo esso stesso come rifugio per flora e fauna. La flora che li caratterizza è composta da specie annuali, in genere di piccole dimensioni, con ciclo vitale breve, caratterizzate da grande produzione di semi e abituate a vivere in ambienti con disturbo antropico frequente. Aumentano anche le specie esotiche presenti e il loro valore di copertura” http://www.biodiversita2008.it/index.php?option=com_content&task=view&id=159&Itemid=42 Io stesso ho fatto una proposta che puoi leggere qui: http://www.fondazioneterradotranto.it/2012/09/09/mai-piu-erbicidi-nelloliveto-lerba-aumenta-la-quantita-e-qualita-dellolio/ Io abito nella Terra che subisce i veleni dell’ILVA di Taranto e quelli della Centrale a carbone FEDERICO II di Brindisi che non sono niente in confronto a ciò che viene messo in atto dai “poveri contadini” per assoluta inconsapevolezza. Abbiamo affidato il Paradiso Terrestre in mano ai CHIMICI e PIROMANI che bruciano i residui dell’oliveto ammorbando l’aria. Io penso che c’è bisogno di mettere fine a questo scempio e che ciò potrà accadere solo se tutte le pratiche agricole nel Paesaggio Agrario saranno preventivamente prescritte e successivamente verificate dai Dottori Agronomi. Non c’è da fare altro. Aver lasciato il Paesaggio Agrario in mano alla logica del mercato e della finanza ha generato i danni che sono sotto gli occhi di tutti. Cari saluti Antonio Bruno