Adesso
è facile capire la differenza che c’era
tra i due, ma nel 1972 tutti pensavano che Alan Sorrenti fosse una
specie di Demetrios Stratos, è che i gargarismi in falsetto del
primo sembravano apparentati alle diplofonie e alle trifonie del
secondo, colpa del cerume che da un po’
intasava l’italico orecchio
medio (e qui «medio» ha il suo bravo doppio senso). Non ci fu bisogno
di aspettare molto per capire che appartenevano a due razze diverse,
perché Alan Sorrenti passò
quasi subito dalla progressive alla disco e Demetrios Stratos morì.
Non fosse morto, poteva passare dall’overtone
a un qualche inutile trallallèro, chi può dirlo? Sicché laudato
si’,
mi’ Signore, per sora nostra morte corporale, da la quale nullu
homo vivente po’
scappare, salvo scoraggiarla, mostrandosi al naturale