Nel corteo del Mediterranean Pride of Naples oltre all’abituale presenza di Amnesty International e di UAAR Napoli, anche la squadra di calcio dei Pochos, una rappresentanza di Arcigay Basilicata, e uno striscione portato dai fondatori del comitato Arcigay Napoli che quest’anno celebra i trent’anni di attività.
E dal palco di fronte Castel dell’Ovo, dopo le parole dei portavoce Ottavia Voza e Antonello Sannino, sono giunti anche i messaggi di solidarietà di Christian Thimonier (Console Generale di Francia e direttore dell’Institut Français Napoli) e di Colombia A. Barrosse (Console generale degli Stati Uniti).
Nelle stesse ore in cui l’Onda Pride sfilava a Napoli e in altre nove città italiane, Francesca Pascale (compagna napoletana di Silvio Berlusconi) ha annunciato che, insieme al giornalista Vittorio Feltri, si sarebbe iscritta ad Arcigay condividendone le finalità e facendo seguito alle dichiarazioni di poche settimane fa in cui si esprimeva a favore delle unioni civili.
Laconico invece il cardinale Crescenzio Sepe che, raggiunto dai giornalisti e intervistato sulle dichiarazioni di De Magistris sui matrimoni gay, ha sentenziato “ognuno fa quello che vuole ed io faccio quello che voglio”.