Grande successo per la 17esimaedizione del MedModa svoltasi a Caltanissetta nel Teatro Regina Margherita che lo ha visto gremito oltre la normale capienza da un pubblico caloroso e partecipe.
L’evento, nato da una idea di Massimo Pastorello Management in collaborazione con la rete televisiva Tcs con il patrocinio del Comune di Caltanissetta è stata presentata da due ex Miss Italia Denny Mendez e Tania Zamparo che hanno affiancato Boris Pastorello.
Il MedModacrocevia della Moda Internazionale è un festival di moda che richiama in Sicilia stilisti provenienti da tutti il mondo e alla sua 17esima edizione ha visto sul palco del teatro nisseno: Graziella Bonaccorso, Giovanna Tringali, Roberta Redaelli e Paola Forti (Italia);Luz Medina Bonta e Miguel Chong (Honduras); Claudia Piazza Cidonio (Uruguay); Sonia Aviles (Bolivia); Alen K (Francia); Omnia Mei by Slavica Aleksijev (Svezia).
L’evento è stato ricco di uno spettacolo articolato con tempi televisivi ed ha visto la partecipazione dalla sensuale performance di Vichy Butterfly, star londinese, artista di Burlesque che all’interno di una sfera in plastica ha offerto un’esibizione straordinaria. e dalle due coreografie innovative, ispirate alla tradizione siciliana della scuola di danza “Arabesque” di Patrizia Reas.
Ospite d’onore della serata è stato lo stilista Michele Miglionico, esponente dell’Alta Moda Italiana che ha presentato un estratto dalle sue ultima collezioni couture..
Il couturier ha scelto di omaggiare la terra di Sicilia scegliendo sonorità, contrasti e storie che raccontano in musica questa terra meravigliosa. Tema portante è stata “La ballata di Carini” canto popolare siciliano che narra di un delitto passionale avvenuto nel “500.
Insieme alla melodia del valzer si è voluto rievocare il passaggio del vento sulle terre siciliane assetate intrecciandolo alla passione amorosa dei due giovani amanti richiamando ad uno spirito “gattopardesco” ancora vivo nella memoria siciliana questo a dimostrare come nella vita nulla sia duraturo e tutto sia destinato all’ oblio perpetuo.