Mega-fono: amplificazioni quotidiane - 31 marzo 2015

Creato il 31 marzo 2015 da Giuseppe Avignone @gavignone

Senza retorica e senza la volontà di giudicare. E’ "solo" la foto di una bimba siriana e della sua reazione di fronte ad una macchina fotografica, corredata di un potente teleobiettivo.
I bimbi sono soliti sorridere di fronte ai fotografi o fingere di nascondersi per gioco, ma quelle braccia alzate sono la resa di fronte ad un’arma che è reale nella sua mente più che nella sua quotidiana e tangibile fuga dalla guerra.
E’ un grido di allarme, è l’amaro specchio di un’infanzia spezzata che espande il proprio riflesso fino all’estremo.

Non è importante rintracciare tra vent’anni – come già accaduto in passato con altri soggetti fotografati in situazioni similari – l’evoluzione genetica di quei due pugni stretti, ma interrogarsi su quei due scuri diamanti tristi, privi di speranza.
Allontanare la paura dagli occhi dei bimbi dovrebbe essere un obbligo, non un’opzione.

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