Una bella accoppiata italiana in apertura: La vita facile con Accorsi, Favino e Puccini contro Nessuno mi può giudicare con Bova, Papaleo e ovviamente Cortellesi. Mentre il primo pecca di "buonismo all'Africana" ma mette in scena problematiche reali e ben strutturate, il secondo azzecca in pieno lo spirito un po' cinico ma scanzonato eppure sbaglia i personaggi e l'enfasi di alcune scene a mio parere imbarazzanti. Impossibile trattarli con lo stesso riguardo, mi sento di conferire un 6+ al primo e un 6,5 al secondo.
Alcuni visitatori del blog mi hanno rimproverato di esser spesso troppo severo nelle mie valutazioni cinematografiche, invece cerco di essere il più oggettivo possibile ed ora spero di convincerli con le seguenti pellicole. Kick-Ass è un gioiellino nerd arrivato con oltre un anno di ritardo nelle sale italiane adatto per tutti quelli che volessero demitizzare i supereroi in calzamaglia: il film centra in pieno alcune scelte registiche ed artistiche ma non riesce nell'intento di incidersi come memorabile: voto 7,5.
Ora arriva la bomba: Rango. Strana scelta d'animazione-registicamente-trattata-come-un-film-vero, Rango (storia di un camaleonte nel West, per farla molto breve) stupisce in quanto a narrazione, profondità ma soprattutto stile artistico, stupefacente e sempre ricco di sorprese, con colonne sonore e sperimentazioni di prim'ordine. Non c'è che dire, andate a vederlo perché si merita il mio primo 8 nelle sale di quest'anno (e di CINEMANGOLO).
Chiudo con l'ultimo prova-esorcismo di Anthony Hopkins... Il rito mantiene alcune promesse del trailer (troppo spoileroso), riuscendo ugualmente a regalare qualche momento imprevisto, ma sbaglia seguendo la strada del sovrannaturale piuttosto che scegliere l'ambigua via psicologica che l'avrebbe salvato dal vocio di chi esce dalla sala. Mi spiace, non do più di 6,5.
Andate al cinema mi raccomando!