C’era una volta il rispetto …
Premessa: non sono una giornalista, non sono nemmeno una blogger vera, sono una persona come tutti voi che legge, prova dei sentimenti, a volte sente la necessità di esporre un proprio parere e si incazza. Ed in questa occasione sono incazzata molto, sono nera, sono stufa, mi sono rotta la scatole e sì, sono anche volgare. Vi spiego i fatti.
Clio ha prontamente risposto con testuali parole:
“Ma davvero, su una emittente radiofonica nazionale del livello di Radio2 in un programma popolare che parla di giovani, mi devo sentire citata solo per essere catalogata come, quoto, “cicciona”? Davvero è il modo migliore per utilizzare uno spazio di comunicazione pubblico che, in teoria, potrebbe ispirare, aprire le menti dei ragazzi che lo ascoltano? Invece no… facciamo come i conduttori, facciamoci due risate vuote, giusto per riempire il silenzio incombente, insultando una persona che neanche si conosce e dalla cui storia, forse, si potrebbe imparare qualcosa… Colgo l’occasione per consigliare al conduttore di uscire qualche volta dallo studio di registrazione e di aggiornarsi su una cosa che si chiama “Internet” che molte persone hanno iniziato ad usare da qualche anno… magari la prossima volta non gli scapperà una uscita così infelice… #forseciccionamasicuramentenonstronza”
Ma proviamo ad analizzare la risposta, cosa significa veramente?
Eppure non siamo ancora giunti alla fine della storia, perché a quanto pare alcuni maschietti stanno deridendo Clio online per la sua pagina e per la sua lamentela! Insomma vi dicono cicciona e voi vi offendete? Fatevi una bella risata, si scherzava no? Suvvia, quanto siete pesanti! Mamma mia!
Qualcuno ci potrebbe spiegare perché Clio debba essere insultata, e così qualsiasi
Eppure ci sbracciamo in campagne contro il bullismo, per l’affermazione del diritto alla diversità,
Questa società maschilista ci chiede l’impossibile. Dobbiamo essere magre ma allo stesso tempo formose, dobbiamo avere pelle vellutata e non avere nemmeno un pelo superfluo sul corpo, dobbiamo essere sempre avvolte da nubi di Chanel
In tutto questo ho il sospetto che l’ipocrisia sia il collante di ogni cosa. Facciamo leggi contro il bullismo ma poi alcuni senatori insultano bambine di 13 anni online per il peso, facciamo campagne di denuncia ma poi denigriamo una donna per il peso. E si potrebbe continuare all’infinito
Quando è che per un attimo cercheremo di fermarci a riflettere? E capire che le parole sono come lame, sono coltelli che se lanciati ogni giorno ci fanno sanguinare portandoci alla morte per dissanguamento. Veronesi si è prestato ad una campagna contro la violenza sulle donne, nel video la prima parola che pronuncia è “offendere”. Esatto offendere, proprio lui che ha offeso una ragazza che non conosceva in diretta su una stazione radio della Rai. Ma allora tutte queste campagne sono di fondo vuote? Gli uomini aderiscono perché sentono davvero il problema o perché vogliono solo rimorchiare facendosi credere dolci, sensibili e comprensivi?
In una epoca in cui tutto sembra sdoganato e superato, in cui molto è accettato (finalmente!) noi siamo ancora qui a riflettere con l’acido in bocca per un cicciona detto di troppo. E magari in qualche stanza d’Italia una ragazza (o un ragazzo) si sta ficcando in gola due dita per vomitare o magari si sta tagliando, magari proprio adesso un ragazzino viene picchiato perché ha la pancetta, ma a noi cosa ci importa? L’importante è ridere, giusto Veronesi?
In conclusione vi lascio con due riflessioni. La prima di Clio, che ha scelto di mettere un punto sulla questione.
“Ciao ragazzi, vorrei davvero ringraziarvi per tutto l’affetto e il sostegno che mi avete dimostrato in questi giorni, vi confesso che in un primo momento, pensandoci da sola, avevo deciso di non fare nulla, di lasciare stare, come ero abituata a fare da piccola quando mi trovavo in una situazione simile…mandavo giù raccontando a me stessa che non era vero, che erano solo parole, ma in realtà poi ci soffrivo davvero. Fortunatamente ora ho a fianco a me una persona che mi ama per quello che sono e, vedendo la sua reazione, ho deciso di prendere in mano la situazione per me, ma soprattutto per tutte le persone che vengono insultate, discriminate ogni giorno con leggerezza, col sorriso sulla bocca, tanto è solo uno scherzo, tanto è solo “satira”… io rispetto moltissimo la Satira, quella con la S maiuscola però, quella in cui il debole sconfigge il forte col potere della risata libera, ma in questo caso siamo di fronte ad un semplice insulto, una mancanza di rispetto, allo sfregio del più forte su chi appare debole… per di più in diretta radiofonica nazionale su una rete pubblica. Tra la valanga di commenti di supporto, di cui ancora vi ringrazio tantissimo, ne ho notati alcuni, inspiegabilmente proprio da delle donne, che mi accusano di fare la vittima, o di essermi montata la testa perché non ho accettato le “scuse” del mio non-interlocutore, che da carnefice, a poco a poco, si sta trasformando in vittima… A questi commenti rispondo che è vero, non sono una vittima, perché fortunatamente sono riuscita nel corso degli anni a costruire un rapporto con milioni di persone, un rapporto basato sulla fiducia, sulla stima e sull’aiuto reciproco… ma se fossi stata una ragazza sola, tirata in ballo in quel modo ingiusto da un personaggio pubblico, senza possibilità di replica perché senza voce sui vari canali di comunicazione, cosa avrei fatto? come mi sarei sentita? Lo so cosa avrei fatto… avrei fatto come al solito, avrei fatto finta di nulla, tanto non è vero, tanto sono solo parole… però in realtà ci avrei sofferto davvero. Grazie ragazzi, vi voglio bene.” ClioMakeup Fun page
La seconda è mia, una personale chiusa. Ragazze e ragazzi, qualsiasi maleducato vi offenda per il peso, per il colore della pelle, per i vostri capelli, per l’abbigliamento o per qualsiasi altro squallido motivo, non chiudetevi in voi stessi e non fate finta di niente. Basta star lì a piangere, non è colpa vostra, prendete in mano la situazione e mandate al diavolo il poveraccio. Siate ciò che vogliate essere!
Ps: ringrazio tutto lo staff e le mie adorabili Boss Cristina e Debora per avermi concesso questo spazio, ringrazio una mia “amica” di Fb, Debora Attanasio perché lei non sa quanto molti dei suoi post (con tanto di eject) abbiano cambiato ed ampliato molte delle mie precedenti opinioni ed infine ringrazio anche Clio per non aver lasciato correre come fanno troppe e troppi, ed anche per essere sempre cosi solare ed allegra
Adesso la parola la lascio a voi, miei cari Sognalettori