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Meglio i conti correnti remunerati o i conti deposito?

Da Mrinvest

Confronto tra conti correnti e conti deposito

conto deposito e conti correntiOggi più che mai, in considerazione del fatto che alcune tradizionali forme di investimento rendono veramente poco, diventa opportuno porsi domande del genere: Meglio i conti correnti remunerati o i conti deposito?

I titoli di stato offrono bassi rendimenti, i prodotti offerti da poste italiane idem, i conti deposito sono gravati da imposta di bollo progressiva e i tassi di interesse lordi (parliamo in data 01 settembre 2014, speriamo infatti possa cambiare qualcosa per il futuro) non superano generalmente il 2,50% lordo per 12 mesi.

Un paio di anni fa, chi ha investito in titoli di stato, o anche semplicemente aperto un conto deposito vincolato per 3-5 anni, ha fatto un buon investimento, questo perché:

  • L’inflazione è pressocché pari allo zero, quindi il costo del denaro non è aumentato.
  • I tassi di interesse attuali sono poco più elevati dello zero.

Con la situazione attuale è chiaro che chi ha investito a tassi del 5-7% lordo annuo ha fatto un affare.

Tuttavia, è inutile pensare e rammaricarsi di ciò che avremmo potuto fare, se non abbiamo investito i nostri soldi in passato ed oggi lo vogliamo fare, dobbiamo capire cosa ci sia di conveniente al momento attuale.

Conviene ancora investire sui conti deposito?

Possiamo rispondere così: Se paragoniamo i tassi d’interesse con quelli passati non conviene affatto, ma se abbiamo del denaro in eccesso e non sappiamo come impiegarlo, il 2% lordo è meglio che niente, soprattutto se il conto ci consente di prelevare i fondi depositati in qualsiasi momento e senza penali, magari riconoscendoci un interesse inferiore.

Esiste però, almeno in questa fase della nostra economia, una alternativa ai conti deposito. Stiamo parlando dei conti correnti remunerati. Si tratta di conti correnti che pagano un tasso d’interesse sulle somme depositate. Ovviamente non si tratta di interessi elevatissimi, diciamo dell’1% o 1,5% al massimo.

Meglio i conti correnti remunerati o i conti deposito?

Allo stato attuale potrebbe sembrare che un conto corrente remunerato sia più conveniente di un conto deposito, ma tutto dipende dalle reali esigenze del cliente. I conti deposito offrono di solito qualcosina in più, ma hanno anche qualche limite.

Tuttavia, i nuovi conti deposito odierni sono molto vicini ai conti correnti, più flessibili, anzi, spesso viene agganciato al conto deposito un conto corrente, viceversa, i conti correnti che alcune banche online propongono, offrono i vantaggi, i servizi e la flessibiltà del conto corrente, associato ai rendimenti del conto deposito.

Per chi cerca i servizi di un normale conto corrente, ma allo stesso tempo un minimo di remunerazione, potrebbe essere l’ideale.

Noterete inoltre che tali promozioni sono valide per periodi brevi, in genere fino a 12 mesi, con rendimenti non proprio esaltanti consigliamo infatti di non impiegare il proprio denaro su investimenti a lungo termine, potreste pentirvene una seconda volta, ma in questo caso per il motivo opposto, l’aver investito il denaro.

Facciamo un esempio:

In questo momento, abbiamo già detto in data 1 settembre 2014, IngDirect, la banca con la zucca arancione (vi ricordate la pubblicità?), offre un conto deposito particolare, un tasso di interesse lordo del 1,70% sulle somme depositate per 12 mesi, senza spese di qualsiasi tipo (tranne l’imposta di bollo che è obbligatoria per legge), soldi sempre disponibili e prelevabili in un giorno lavorativo, puoi trasferirli sul tuo conto corrente con un bonifico, inoltre, se vuoi mantenere i risparmi liberi viene riconosciuto il tasso base dell’1%. Alla scadenza della promozione i soldi possono essere trasferiti sul conto arancio (o su di un altro conto) ed ottenere ulteriori tassi vantaggiosi per altri 6-12 mesi.

Secondo noi però, alla scadenza della promozione conviene valutare la presenza di ulteriori promozioni proposte da altre banche.


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