Meglio il freddo della Badia che l'Inter

Creato il 18 febbraio 2012 da Domenico11

E pensare che per un attimo ho esitato: “che faccio, salto la settimanale partita di calcetto per guardare la partita dell’Inter?”. Visti i tempi, rinunciare allo spettacolo penoso che offrono i nerazzurri non è tradimento della causa, ma attenzione per la propria salute. So che abbiamo perso tre a zero, ma non ho visto nessuna immagine televisiva. Ho davanti l’espressione schifata di mio padre. Mi basta quella per farmi un’idea di come possono essere andate le cose.
Meglio non pensarci. È un’annata da dimenticare, la seconda gettata alle ortiche. Con progetti che abortiscono dopo un paio di mesi (Benitez, Gasperini), costringendo a una navigazione a vista che non porta da nessuna parte. Rifondare e prepararsi ad una lunga traversata nel deserto. Non c’è altra soluzione. La vecchia guardia ha ceduto di schianto, i nuovi non sono all’altezza. È questa l’amara verità.
Ai campetti della Badia è stata tutta un’altra storia. Intanto, un freddo siberiano e un po’ di neve qua e là. Non avevamo il pallone arancione, anche se i pinguini facevano la ola. Cosimo, io, il Pulici, Penna e Mello abbiamo rimuginato per una settimana sugli errori che venerdì scorso ci avevano portato alla sconfitta. Ceo, Simone, Mario, Ntoni e Giuseppe pensavano di ripetere la rimonta di sette giorni fa. E per poco non ci sono riusciti. Ma stavolta è andata bene a noi (9-8). Uomo partita Sky, Mello: ha lottato come un leone; ha segnato un gol bellissimo e per poco non ha fatto venire giù lo stadio (vuoto, anche i pinguini erano tornati a casa), colpendo l’incrocio al volo dalla lunghissima distanza; ha dato il via a diverse azioni che ci hanno portato al gol, dopo avere strappato dai piedi degli avversari il pallone. Che fosse la nostra serata l’ho capito quando il Pulici ha segnato di destro. Penna ha commesso qualche errore di troppo, ma ha avuto il merito di realizzare il gol partita, dopo che avevamo dilapidato 6 gol di vantaggio e rischiato di provocare un colpo apoplettico a Cosimo. Al solito, è la tenuta per l’intero match che ci manca. Da rivedere la preparazione. Loro sono stati bravissimi ad approfittarne nuovamente, portandosi sotto con Ntoni e Simone, due veri trascinatori. Peccato per la maglia di Vidal indossata da Simone, nota davvero stonatissima. Giuseppe ha badato più a difendere, anche se il vizio del gol non lo perde mai. Ceo ha condiviso con Cosimo lo stress d’assedio, con sintomi meno acuti, ma soltanto all’inizio. Tanto cuore per Mario e un torcicollo micidiale che non dovrebbe comunque compromettere la sua presenza per la serata finale del Festival di Sanremo. Premio sportività NON assegnato, per l’ennesima volta, al Pulici, che dopo neanche 5 minuti si è inventato un rigore (trasformato da Cosimo) per il quale Graziano Cesari ancora ride. I nostri avversari di meno. Io così così. Fossi stato suo avversario non avrei acconsentito neanche sotto tortura.

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