Una folla di ultras esaltati dalle gesta vincenti della propria squadra del cuore e assiepata sugli spalti di un palasport di provincia è capace di tutto, a partire dal rendere in tonalità maggiore un pezzo epico come la sigla di “Giochi senza frontiere” che, nella versione originale, se fosse per me sarebbe un inno nazionale tanto è ricco di pathos. Molto più del nostro ma mai come l’inarrivabile Marsigliese, per intenderci. Invece nella veste di coro ad incitamento della squadra di volley del Novara che ha vinto ieri sera la terza gara della finale del campionato, unito a parole piuttosto banali e, soprattutto, con quella variazione melodica che non riesco a capire se sia voluta o meno – vagli a spiegare la differenza di corde emotive che i modi in musica vanno a toccare – sembra una marcetta da banda di strada. Vorrei andare in mezzo a loro, zittire per un attimo quei megafoni usati a sproposito e fargli capire che non è la stessa cosa e che per il fine che volevano raggiungere non va assolutamente bene. Non si incita un team in questo modo. Ma cosa si può pretendere se viviamo in una società in cui il risultato dell’approssimativa educazione musicale è che la maggior parte della gente non è nemmeno in grado di tenere per più di due battute un tempo elementare come “We will rock you”. Senza contare che, oltre a questo, le gradinate gremite da tifosi dell’una e dell’altra squadra mi hanno insegnato molte cose ed è per questo che sono certo che la prossima stagione ripeterò l’esperienza delle partite di volley femminile dal vivo più spesso. E non mi riferisco solo ad aspetti che sappiamo tutti, e cioè che è uno sport minore, quindi puro e fatto da atlete che non hanno certo gli stipendi dei calciatori eccetera eccetera. Intanto la gente che è lì a seguire il gioco esprime soddisfazione e disappunto con gesti fuori luogo, in quanto non esistono linee guida di tifo universalmente riconosciute perché amplificate dai mass media come nel calcio, quindi il tutto è molto più interessante sia dal punto di vista antropologico che da quelli della geografia umana e della psicologia sociale. Poi solo prima e durante le partite ricche di tensione come queste si possono ascoltare musiche tratte dall’immaginario techno delle trascorse stagioni, cose imbarazzanti come I’m Blue Da Ba Dee Da Ba Daa oppure I’ve got a feeling, con le giocatrici che prima di entrare in campo le vedi che muovono le gambe a tempo come se quella fosse musica che dà davvero la carica. Qui in provincia poi è ancora pieno di persone che girano con i colletti delle polo tirati su e non si capisce il motivo considerando che la temperatura nel palazzetto è da clima equatoriale ma forse è per interporre una barriera alle già numerose zanzare che, al chiuso, sono ancora più testarde. Infine, in occasione della terza partita della finale del campionato femminile di volley, la vita mi ha insegnato che in match di questo tipo i biglietti e i posti sono numerati per finta, quindi anche se arrivi con ampio anticipo è meglio sedersi prima e mangiare dopo.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
La chiesetta di Roslin e il Castello, o di tutto ciò che non ha detto Dan Brown…
…. non ha detto che la chiesetta è un capolavoro bellissimo, intarsiato come nessuna costruzione gotica (purtroppo all’interno non si possono fare foto),... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ -
Referendum Grecia: cosa succede se vince il sì, cosa succede se vince il no
Il Messaggero analizza cosa potrebbe accadere dopo il referendumAl di là delle rassicurazioni, il timore è l’effetto contagio per la crisi in Grecia. Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
La seconda ondata
Intervista di Peter Jellen. della Rivista Online "Telepolis", a Robert Kurz, del 18 e 19 luglio del 2010 Peter Jellen: Mr. Kurz, negli ultimi tre anni, la... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Francosenia
CULTURA, OPINIONI, SOCIETÀ -
Freedom Flotilla e la vergogna d’Israele
mcc43In solidarietà con quei cittadini israeliani la cui onorabilità è quotidianamente sfigurata dalle azioni illegali e dalle manipolazioni dell’informazione... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Maria Carla Canta
MEDIA E COMUNICAZIONE, POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Speciale crisi greca (1)
Il primo ministro greco Alexis Tsipras, nella notte di venerdì, ha indetto e programmato un referendum per il 5 luglio prossimo, al fine di far esprimere... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Vincitorievinti
ECONOMIA, POLITICA ITALIA, SOCIETÀ -
Per quella parte di Greci "ritardati" che solo ora si mettono in coda allo...
Beh...pensavo peggio... ;-) FTSE MIB a -4,4% DAX a -3,8% ed euro/usd ad 1,1091.... Sul caso Grecia si potrebbe parlare all'infinito: al di là dei discorsi sui... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Beatotrader
ECONOMIA, SOCIETÀ