Perché accade che miliardari fraudolenti diventano presidenti del consiglio e che gruppi di ignoranti, con la scusa della rievocazione storica (sigh!) celebrino il 90° anniversario della marcia su Roma calpestando a buon diritto una legge che recita così:
Chiunque, fuori del caso preveduto dall'art. 1, pubblicamente esalta esponenti, principii, fatti o metodi del fascismo oppure le finalita' antidemocratiche proprie del partito fascista e' punito con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a lire 500.000. La pena e' aumentata se il fatto e' commesso col mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione o di propaganda. La condanna importa la privazione dei diritti indicati nell'art. 28, comma secondo, n. 1, del Codice penale per un periodo di cinque anni.
Nel vedere un filmato del genere si rimane sempre abbastanza basiti...
Sono rimasto abbastanza colpito dal filmato in questione, bollato dai più come “folkloristico” e “macchiettistico”. Si tratta di squilibrati, villani e arroganti, nostalgici di una delle pagine più tragiche del nostro paese. Ho sempre pensato che chi professa certi ideali abbia un’idea malsana della politica.
Anche il difendere a spada tratta l’indifendibile l’ho sempre trovato un esercizio dialettico controproducente. I nostalgici del ventennio rimpiangono il maestrino di Predappio adducendo la scusa che “Quando c’era lui il paese era perfetto. Ha fatto cose buone.”
A tal proposito mi viene sempre in mente questa celebre battuta di Benigni…
Insomma, siamo il paese in cui permettiamo a questi cialtroni di "rievocare" (meglio: celebrare) un passato storico che dovrebbe solo essere condannato. E che quando viene condannato e combattuto…finisce come a Isernia, dove alcuni ragazzi si sono opposti ad alcune iniziative neofasciste di CasaPound cantando “Bella Ciao”…e sono stati condannati da un tribunale competente a pagare una multa di 1350 euro.
Esilarante.
Per quanto mi riguarda, abbraccerò sempre l’ideale del mitico Marco Pagot.