Ora è chiaro il motivo per il quale i Riformisti senesi hanno denominato la loro lista i “Riformisti per Siena”. Pare che ospiteranno nelle proprie liste qualche noto esponente dell’associazione Per Siena. E allora forse il nome più appropriato poteva essere “Riformisti – Per Siena”. Battute a parte quello che dice Degortes a proposito della sua visione “dello sviluppo del territorio” è di un anacronismo che lascia senza parole: mentre tutto il mondo punta sulle rotaie e sulle reti stradali a discapito degli aeroporti lui, per Siena, vede come unica possibilità di crescita quello dello sviluppo dello scalo di Ampugnano da lasciare in mano ai privati “senza impegnare il pubblico”. Come se uno scalo con “100-150 mila persone all’anno” avesse capacità finanziarie tali da coprire tutti i costi di gestione.
Come se non bastassero queste affermazioni per palesare lo scopo della sua candidatura, conclude mettendoci il carico da 11 dichiarando con molta nonchalance il suo conflitto di interessi: ”aspetto di leggere i documenti programmatici ma, se permette, qualcosa da dire ce l’ho visto che ho interessi nei due settori. Il nostro gruppo non vuol sentire parlare della tassa di soggiorno che taglia le gambe agli albergatori in crisi, e sul commercio bisogna investire sul centro commerciale naturale visto che gli pseudo centri commerciali esterni alle mura non funzionano”