Meglio troppo tardi...... che mai?
Creato il 13 giugno 2010 da Artigianauta
di R. AlabisoRagazzi, si fa per dire, in questi giorni a Santa Margherita Ligure abbiamo assistito alla presa di coscienza del nostro ministro dell'economia, che l'impresa italiana è ostacolata, come fosse un' auto, da una trave che le si pone innanzi e le impedisce il cammino. Ma quanti anni sono che abbiamo questa trave davanti ? 10, 20, 30, 50, no è presto detto; gli anni esatti sono 62, data di Costituzione della Repubblica Italiana e del relativo art. 41. Insomma abbiamo trovato il responsabile delle difficoltà a crescere e ultimamente a esistere, in un mercato ormai globalizzato, di artigiani e imprenditori bloccati da travi, davanti, ma purtroppo anche dietro, e tutto per un articolo del 1948. Beh, io sinceramente credevo che motivi ce ne fossero tanti altri, non ultimo il peso delle tasse, l' irap, gli studi di settore, il costo del lavoro, in Sicilia, che so, la mafia e il pizzo che tante aziende e negozi sono costrette a subire, oppure che a Termini le auto, per cause logistiche costassero mille euro in più, come diceva Marchionne prima di lasciare la fabbrica ad altri, sempre che la Regione ci investirà i soldi della collettività ecc.; ma l'amministratore della Fiat, forse non aveva considerato il ponte sullo stretto, quest’opera megagalattica cambierà di certo le nostre vite, la Sicilia non aspetta altro, un bel ponte sotto il quale dormire. Peccato che è sull'acqua, ma vuoi mettere chi avrà la fortuna di inaugurarlo ripreso in diretta dai media di tutto il mondo, senza casco giallo di sicurezza? Però adesso che si comincia a capire dov'è che sta il nodo, cioè dove si blocca lo sviluppo economico, che arresta il Pil e non dà o potrebbe far mancare a breve negli investitori quella fiducia indispensabile a comprare titoli di stato per pagarci il debito, con altro debito, sono più tranquillo e contento, perché vedo che anche se ce n'è voluto di tempo e di intelligenza profusa a gran mani per rilanciare nel mondo intero la libera impresa, togliendole tutti i lacci e lacciuoli che la mortificavano, adesso sì, ora ci siamo, finalmente è stato detto, lo leggo su tutti i giornali, lo ascolto su tutti i Tg. Anche se la ripresa è fragile, incerta, a macchia di leopardo, poco visibile, alternata, con sorprese dietro l’angolo, legata alla volatilità dei mercati, insomma a parte i catastrofisti del caso, che vedono solo guai, il passo necessario è avvenuto, scardinandola dai vincoli che la opprimono l’impresa Italia riparte, sicuro, ce la si fa. Non è importante se agli statali blocchiamo gli stipendi, mentre per ministri ci vuole una legge apposita, che non è prioritaria come il ddl sulle intercettazioni, se i giovani non trovano lavoro, e direbbe qualcuno, che nemmeno lo cercano, se tagliamo la cultura, se qui a Palermo aumenteranno la Tarsu, se la tassa camerale, per citarne una tra le altre, è aumentata quest'anno del 20% ma nessuno lo dice, se i negozi chiudono ogni giorno per riaprire cinesi, se si vedono in giro sempre più poveri, compresi italiani, se la scuola va in malora, ( quella pubblica) se negli ospedali (quelli pubblici) i medici son sempre meno, se la disoccupazione è in crescita, se l’agricoltura costa produrla , più di quanto rende, ecc. ecc. ecc. , tutto ciò è una bazzecola se pensiamo che 24 MLD di manovra fiscale, è solo una piccola parte degli interessi che dovremo pagare sul ns debito, il quarto del mondo, e che potrebbero aumentare se i ns Btp o Cct per essere più appetibili, o anche solo vendibili, dovessero offrire un rendimento più alto, rispetto a poche settimane fa. Adesso la colpa è dell'art. 41 e del peso burocratico sulle imprese, una novità, meno male che ce ne siamo accorti, il nostro neurone economico si è messo in funzione. Meglio troppo tardi che mai ?
Potrebbero interessarti anche :