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Melania Rea: i capelli lunghi non sono dell’assassina ma del medico legale

Creato il 22 dicembre 2011 da Stenazzi

Leggo e riporto la notizia, scritta  su Il Messaggero: i capelli neri lunghi ritrovati sul corpo di Melania Rea potrebbero appartenere al medico legale che per prima esaminò il cadavere. Riavvolgiamo il nastro: Melania Rea venne assassinata il 18 aprile scorso, il corpo fu ritrovato due giorni dopo a Ripe di Civitella, nel teramano. Il marito, Salvatore Parolisi, disse di essere andato con la moglie Melania e con la figlia Vittoria, di 18 mesi, a fare una gita a colle San Marco, in provincia di Ascoli. La moglie a un certo punto si sarebbe allontanata per cercare un bagno. A quel punto sarebbe svanita nel nulla. Ripe di Civitella, il luogo del ritrovamento, è a venti chilometri da Colle San Marco. Dopo un paio di mesi le indagini hanno puntato sul marito,   caporale istruttore nella caserma Piceno di Ascoli, dove si addestrano le soldatesse. I magistrati hanno ricostruito una vicenda di tradimenti e di bugie, Parolisi aveva un rapporto stabile con un’altra donna, sua ex allieva, e questo, ovviamente creava problemi seri con la moglie. A giugno Parolisi è stato arrestato: gli inquirenti sono convinti che abbia mentito, che Melania Rea non sia mai stata a Colle San Marco ma che sia stata subito portata, e uccisa, a Ripe di Civitella. Però c’era la storia dei capelli. Capelli femminili. Ritrovati sul corpo. Quindi fermi tutti. Parolisi non è colpevole, l’assassino è una donna. La difesa ovviamente ha puntato molto su quel ritrovamento.

Ora la scoperta (sono passati nove mesi). Durante la prima analisi il medico legale non aveva messo la cuffia contenitiva. Mistero risolto. Ne restano  altri (di chi sono le tracce di dna femminile sul ballatoio dello chalet di Ripe di Civitella?).


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