Melania Rea: prelevato il Dna a 30 donne che entrarono in contatto con lei il giorno dell’omicidio

Si è un po’ spenta l’attenzione sul caso dell’omicidio di Melania Rea. Le indagini ovviamente stanno andando avanti. La procura ha chiesto che venga prelevato il Dna di 30 donne che vennero in contatto con Melania il giorno della sua scomparsa. L’accusa vuole infatti smontare la teoria della Difesa di Salvatore Parolisi, il marito della donna, attualmente in carcere, con l’accusa di essere l’assassino, secondo cui sul luogo del delitto era presente una donna. Questo perché sotto le unghie della donna uccisa furono trovate tracce di Dna femminile. Prelevando campioni biologici a cassiere del supermercato, infermiere degli studi medici, all’estetista personale e tutte quelle persone di sesso femminile con cui la donna ha avuto a che fare nel giorno in cui è scomparsa, la Procura vorrebbe dimostrare che il Dna sotto le unghie di Melania appartiene a una persona entrata in contatto con lei prima dell’omicidio e che, sul luogo del delitto, non c’era nessuna presenza femminile.

Il prossimo 28 novembre la Corte di Cassazione si esprimerà sulla richiesta di scarcerazione di Parolisi presentata dai difensori del caporalmaggiore.