Melania Rea, Yara Gambirasio, Sarah Scazzi oggi, 4 anni fa Chiara Poggi. Casi aperti di vittime giovani

Creato il 15 agosto 2011 da Yellowflate @yellowflate

La giustizia italiana è cosa strana, quanti delitti impuniti, quante giovani donne uccise nel pieno degli anni. Girando le pagine dlele cronache al contrario, i casi più ecclatanti dopo Melania Rea, Yara Gambirasio e Sarah Scazzi ci portano sino a Chiara Poggi.  Una giovanissima uccisa nel fiore della vita. Ma chi la ha uccisa? Un fantasma l’ennesimo.

Era il 13 agosto di 4 anni fa mentre i genitori di chiara erano in montagna dalle parti di Brunico, qualcuno pensa bene di uccidere la giovane e bella  Chiara, 26 anni.  Chiara era laureata con lode in Economia, lavorava come stagista per una società informatica di Milano. Lei era, pare, fidanzata con Alberto Stasi, due anni più giovane, ed è stato lui a trovate la giovane senza vita in cantina.   È stato l’ unico indagato per il delitto, Alberto, e si è sempre dichiarato innocente. Nel processo di primo grado è stato assolto con la formula del «secondo comma»: il codice la prevede se la prova è «insufficiente» o «contraddittoria». L’ avvocato della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni, ha saputo pochi giorni fa la data dell’ udienza per il processo d’ appello: l’ 8 novembre prossimo. «Dopo tutto questo tempo finalmente una data» commentano Rita e Giuseppe. Ci arriveranno con le stesse parole di un anno fa: «Per noi Alberto era e resta il colpevole».

In quattro anni, non si è riusciti nemmeno a definire a che ora Chiara sia morta. Quanti errori vennero fatti in quel giorno? Per stabilire l’ora della morte il corpo va pesato, è così che si deve procedere. Il cadavere di Chiara non venne pesato: non c’era la bilancia all’obitorio di Pavia. Qualche testimone, ricordiamo aveva visto   una bicicletta nera, molti non avevano visto nulla  Ma è impossibile riassumere una storia infinita. Avrà fine? Abbiamo scritto molto, scriveremo ancora. Alberto Stasi è stato assolto in primo grado,in autunno ci sarà il processo. La prima udienza è fissata per il 9 novembre. Torneranno le telecamere a Garlasco, torneranno fuori dal tribunale di Vigevano. E Alberto Stasi, assolto in primo grado, racconterà la sua storia ancora una volta. Si continuerà a scrivere una storia infinita ed i pellegrini dell’horror continueranno a depositare pupazzetti nella tomba di Chiara ma, il giallo resta aperto.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :