Uno scrittore fugge dalla sua isola, parte in cerca di qualcosa di diverso, perché solo il movimento può aiutare chi non sa stare fermo, ma durante il periodo di avventura perde la sua storia, la dimentica, gli sfugge di mano come l’acqua. Sconfitto e decisamente affranto decide di tornare a casa, l’sola dove è nato, isola ingrata, incapace di dimenticare, di accogliere; isola che lo addita come il forestiero e lo considera un perduto, uno che non ha saputo accontentarsi e quindi uno che non apprezza. A fatica lo scrittore riesce a ritagliarsi una routine, ma un giorno scopre Melchi, un vecchio signore, uno strano signore, una nuova storia da raccontare…
Sergio Schiazzano ha il pregio di saper cullare le parole, cambiarle, trasformale in musica, leggendo il suo romanzo si ha l’impressione di sentire il rumore del mare, o il respiro dell’anziano mentre attende impassibile. Un libro che consiglio per accuratezza e stile, capace di catturare per semplice bellezza.
Quando ero bambino, mio padre diceva che i sogni sono la maniera, di certo bizzarra, ma poetica, che il nostro cuore ha di dire quello che sente. Non so se mio padre avesse ragione, ma è fuor di dubbio che, in quei giorni, il mio cuore avesse un mucchio di cose da dire. non stava passando un momento tranquillo, anzi stava patendo il dolore più grande di tutti: quello struggente e insanabile di una perdita. Un dolore così grande che non lo si può esprimere a parole. Anche se, non per essere presuntuoso, io, con le parole, ci ho sempre saputo fare.
Con leggerezza e estremo tatto l’autore affronta diversi temi, dalla partenza all’addio, la perdita, l’invidia, la rabbia. Sfumando leggermente, perdonando, ma comunque sempre esponendo pensieri e ragionamenti, a volte veloci, inafferrabili, altre profondi capaci di inchiodarti al presente e pretendere una riflessione profonda anche da parte di chi legge.
O forse, nulla di tutto questo ha importanza, e quello che rimane è semplicemente una bella amicizia.
- Molto carina! – , commentai. – La morale di questa storia è qualcosa del tipo: mai perdere la speranza?-
- Niente affatto – ribatté Melchi con aria seriosa. – La morale è: è sempre bene togliersi la giacca prima di decidere di fare un tuffo in mare.-
Scoppiai a ridere, e Melchi con me, e ridemmo per un bel po’ di tempo, forse per tutto il pomeriggio, se è vero che è possibile ridere tanto.
Titolo: Melchi. Vi racconto una storia
Autore: Sergio Schiazzano
Editore: Graus Editore
Anno: 2014
Prezzo: Euro 13,50