Non si ferma la contesa tra Silvano Melegari e la Fir: ieri il presidente è stato sentito dal
procuratore federale in merito alle affermazioni del 7 giugno quando Melegari avrebbe rilasciato, come recita il comunicato ufficiale «dichiarazioni lesive alla reputazione della Fir, del presidente Dondi e del Consiglio federale». Frasi lesive che altro non sono che un’accusa ai vertici della Federazione, rei a detta di Melegari di aver voluto fortemente la scomparsa degli Aironi, certificata tramite la revoca della licenza europea. Nelle sue parole il presidente aveva accusato Dondi di poca serietà e aveva lasciato intendere che potesse esistere una sorta di regia occulta che voleva uccidere sportivamente gli Aironi. Melegari ha anche sottolineato come i lavori per la riqualificazione delle strutture del Comune di Viadana, in previsione degli eventi internazionali ai quali avrebbe dovuto partecipare la squadra, erano già iniziati. Lavori per i quali sono già stati investiti più di 7 milioni di euro e per i quali altri 4 milioni e mezzo erano pronti per essere spesi.
In caso di blocco dei lavori, Melegari ha invitato gli enti pubblici, che dovrebbero fornire gli ultimi finanziamenti, a chiedere i danni alla Fir. In seguito a queste dichiarazioni è partita la contestazione della procura federale, che si è tradotta in un colloquio telefonico tra Melegari e il procuratore: «Ho parlato con lui – spiega il presidente – e non ho fatto altro che confermare le mie parole e motivarle». Ora la Fir si pronuncerà su un possibile deferimento. (…)