Succede questo.
Stamattina sulla fanpage dellaMelegatti - storica azienda di panettoni - viene pubblicata la seguente immagine
che come si può ben immaginare ha scatenato un vero e proprio putiferio. Migliaia di commenti indignati, persone arrabbiatissime e di conseguenza un bel grattacapo in termini di reputazione, non solo digitale, per l'azienda.
(NB. il putiferio è per la frase omofoba e non - come invece dovrebbe essere - per il pessimo fotomontaggio... ma vabbé)
E fin qui tutto normale. Pessima comunicazione, cantonata colossale, art director che magari fino a qualche giorno fa faceva il softwarista o l'idraulico e amen.
Però poi, colpo di scena. Accade qualcosa che fino ad oggi non era ancora accaduto.
E cioè: la Melegatti in persona decide di utilizzare lo stesso canale utilizzato dall'agenzia di comunicazione digitale per licenziare l'agenzia di comunicazione digitale.
Morale della favoletta social e che i Social, così come il web ed il mondo digital in generale, sono una cosa seria, ed invece oggi chiunque ha un account Facebook si spaccia per digital social strategist o frizzi e lazzi vari.
Che di per sé non è reato però ci fa capire come bisogna stare molto attenti ai consulenti che si scelgono, perché alcuni pur di vendere sarebbero disposti ad ipotecare la propria mamma 😉