Memoria

Creato il 10 maggio 2011 da Gianlucaciucci
Il 10 maggio del 1933 furono bruciati oltre 20mila libri sulla Opernplatz di Berlino. Fu la famigerata notte della Bucherverbrennung voluta da Goebbels e organizzata dagli studenti (per modo di dire) nazionalsocialisti. Tra canti e musiche lugubri vennero distrutti volumi scritti da autori ebrei, considerati testi "malefici", ma pure opere dei teorici del marxismo, di "corruttori" stranieri e non (Hemingway, Brecht, Shnitzler). Migliaia gli autori ostili allo spirito tedesco le cui opere vennero trafugate da case private, librerie e biblioteche per alimentare la "purificazione nazista, pronta a rinascere da quelle ceneri". Una notte di delirio anticamera del delirio della notte della ragione degli anni successivi.

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