Memoria di un signore fatto di niente

Da Parolesemplici

E’ uscito da Booksprint l’ultimo libro di Alessandro Tiberini dal titolo Memoria di un signore fatto di niente. Chi volesse prenderne visione potrebbe, appunto, consultare il sito della editrice, cercare nome dell’autore o titolo del libro. Lì troverebbe anche i modi per acquistarlo anche con carta di credito o in ebook. Troverebbe anche l’elenco delle librerie presso cui il libro può essere trovato o che se lo farebbero arrivare. Una volta letto, l’autore e l’editore avrebbero piacere che si inviasse un giudizio e le impressioni.
Dunque, si direbbe che Tiberini prediliga i racconti, più che il romanzo. Vero è che il lettore può sempre mettere insieme i racconti per ottenere un pezzo di vita. Sarebbe come se l’autore guardasse ai personaggi, anche minimi, di una città per descriverne, in parte, la vita.
I personaggi sono in generale gente amica, che ha dato all’autore lo spunto per il racconto. Poi, naturalmente, lo scrittore cerca di trarne un significato universale.
Tiberini, colpito da una tragedia personale rintracciabile nel libro, riflette che la letteratura oggi vuole essere di evasione o di intrattenimento. No, egli vuole parlare della realtà così come è, fatta di sofferenza, di vecchiaia, di morte. E, però, egli affronta questi temi con leggerezza e senso dell’ironia. In questo è proprio un “meridionale”. Ma lo è anche quando ambienta i racconti nel Salento o in Sicilia..
Tiberini ha inserito nel libro qualche racconto che i lettori già conoscono, ma c’è da fare attenzione, perché in quei racconti ci sono delle variazioni finali che chiudono meglio per così dire la narrazione.
La scrittura è semplice, a volte dialettale. Per chi lo conosca, sembra che egli parli, quando scrive. Comunque è una scrittura piena di forza e di autenticità.
Il titolo del libro è lo stesso di un racconto che la critica ha definito “sorprendente” e inusuale.


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