Memorie d'artista 5/11 - 11/11

Creato il 05 novembre 2012 da Gregorio73

Con qualche ora di ritardo sulla tabella di marcia oggi inizierà una rubrica dedicata ai personaggi che in questa settimana sono nati o venuti a mancare, lo scopo principale è quello di far conoscere anche se pur in modo contenuto e semplice degli importanti artisti e architetti della nostra storia.
Per questa settimana saranno trattate quattro personalità, due del mondo artistico e due del mondo architettonico.

Franco Purini


Il primo personaggio ad essere preso in esame questa settimana è l'architetto italiano Franco Purini, nato nell'Isola dei Liri il 9 novembre 1941. Ha studiato architettura presso l'università di Roma laureandosi nel 1971. Dopo il periodo accademico inizia lavorando con Vittorio Gregotti e Maurizio Sacripanti, per poi partecipare al laboratorio di progettazione “Belice80”. Nonostante la sua attività a livello progettuale entra in ambito accademico, prima insegnando per un breve periodo all'università di Reggio Calabria e Roma per poi diventare professore ordinario all'istituto universitario di architettura di Venezia, per infine trasferirsi nel 2003 presso l'università La Sapienza di Roma.

Complesso parrocchiale San Giovanni 

Dal 1966 inizia una lunga partecipazione con la moglie Laura Thermes, con cui parteciperà alla biennale di architettura di Venezia e alla triennale di architettura di Milano.

Paul Signac


Il secondo personaggio che andremmo a trattare è l'artista francese Paul Signac, che nacque a Parigi l'11 novembre 1863. La famiglia pochi anni dopo la nascita dell'artista si trasferì nel quartiere di Montmartre, quartiere famoso per la grande quantità di atelier d'artisti. Nel 1880 interrompe gli studi di Architettura per dedicarsi alla pittura, la vocazione verso questa materia è dovuta alla visita di una mostra di Claud Monet. Nel 1884 espone le sue tele al “Salon des artistes indipéndants” dove incontra Seurat con il quale stringe una forte amicizia che lo porta a un cambiamento che gli farà sperimentare la giustapposizione di piccoli punti di colore punto,la mescolanza non si fa sulla tavolozza ma nell'occhio di chi guarda. Nel giugno dello stesso anno assieme a Odilon Redon e Seurat fonda la Societé des artistes indipéndants. 

Femme se coiffant

Nella primavera del 1886 alcune sue opere vengono esposte insieme a quelle di Seurat a New York. Il 29 marzo 1891 la morte di Seurat colpisce profondamente Signac che lascia Parigi per le coste bretoni dove nei mesi seguenti dipinse il suo capolavoro Concarneau e la Femme se coiffant. Nel 1892 si trasferisce a Saint Tropez, qui alcuni anni più tardi scopre la tecnica dell'acquarello, da questo momento abbandona la pittura in Plein Air e le sue opere diventano sempre più colorate. Nel 1908 Signac viene eletto presidente della Sociéta des artistes indipéndants dove spenderà molte energie. L'artista durante la guerra rimane bloccato ad Antibes dove Signac vede crollare i suoi ideali pacifisti. Alla fine della guerra riprende a viaggiare ritorna in Bretagna e a Parigi dove muore il 15 agosto 1935. Senz'altro il contributo di Signac nella storia dell'arte è stato molto importante soprattutto per la creazione insieme a Seurat del movimento del Puntinismo e del Divisionismo.

Ernesto Nathan Rogers


Continuiamo con il terzo personaggio un' architetto importante per il nostro paese che firmò insieme ai suoi colleghi che formavano lo studio BBPR molte opere di rilievo nel dopoguerra italiano stiamo parlando di Ernesto Nathan Rogers. Nato a Trieste da madre italiana e padre inglese, si laureo al Politecnico di Milano nel 1932.Nello stesso anno insieme Ludovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peresutti e Gian Luigi Banfi lo studio milanese BBPR. Con l'inizio delle leggi raziali Rogers dovette fuggire dall'Italia per rifugiarsi in Svizzera, nonostante la sua mancanza nel gruppo gli altri componenti diventarono con il nome dello studio il baluardo della resistenza milanese e del movimento Giustizia e Libertà. Questo porto alla deportazione di Banfi e Belgiojoso nel campo di concentramento di Mauthausen-Gusen dove Banfi perse la vita.

Torre Velasca Milano

Con la fine della guerra e il ritorno di Rogers in Italia nel 1945, pur mantenendo un ruolo importante nel gruppo BBPR,andò ad affermarsi come una delle principali personalità teoriche dell'architettura milanese. Grazie alla direzione di due importanti testate giornalistiche di architettura (Domus e Casabella) e ai suoi famosi editoriali, Rogers definì in modo progressivo una originale impostazione teorica dell'architettura. Contemporaneamente nelle redazioni delle riviste andò a formare gruppi di giovani architetti, tra i quali Aldo Rossi , Vittorio Gregotti, Gae Aulenti e molti altri, che andranno a influenzare in modo profondo la cultura architettonica in tutta europa. Una grande rilevanza ebbe Rogers per la didattica e la formazione dei futuri architetti, questo è dimostrato dal grande impegno come docente al Politecnico di Milano, dove divenne professore di ruolo soltanto nel 1964, pochi anni prima della sua prematura morte avvenuta il 7 novembre 1969.

Fratelli Duchamo: Marcel Duchamp,
Raymond Duchamp-Villon,
Jaques Villon
1913 circa

Quarto e ultimo, non di importanza, personaggio della settimana è Raymond Duchamp-Villon. Molti di voi lo staranno confondendo con il famoso Marcel Duchamp ma in realtà stiamo parlando di suo fratello che anche lui fù uno scultore molto importante e influente nell'inizio del secolo scorso. Nasce a Damville nei pressi di Rouen, il 5 novembre 1876. Dal 1894 al 1898studia medicina all'Università di Parigi, ma quando una malattia gli impedisce di continuare la strada di medico decide di dedicarsi seriamente alla scultura che fino a quel momento lui considerava soltanto uno svago. Trasferitosi a Parigi all'inizio del '900 espone per la prima volta nel 1902 al Salon de la Société Nationale des Beaux-Arts, dove l'anno seguente ebbe anche la sua seconda esposizione. Nel 1905 esordisce nell'importante Salon d'Automne, per il quale due anni più tardi farà parte della giuria e la sua presenza sarà determinante per la promozione dell'arte cubista nel secondo decennio del '900. Nello stesso anno (1907) si trasferisce con il fratello Villon a Puteaux dove parteciperà a un gruppo, assieme ai fratelli Villon e Marcel Duchamp, di artisti e critici. Nel 1911 ebbe inizio una serie di mostre che lo portò a esporre alla Galerie de l'art Contemporain di Parigi, l'anno successivo assieme ai fratelli presso la Galerie de la Boétie. Nel 1913 espone all'Armory Show di New York e, nel 1914 alla Galerie André Groult di Parigi, alla Gallerie S.V. U. Mànes di Praga e alla galleria Der Sturm di Berlino.

Il Cavallo 1914


Con l'inizio della prima guerra mondiale Duchamp-Villon prese servizio nell'esercito come medico militare, trovando tuttavia il tempo per lavorare ad una delle sue sculture più importanti, Il Cavallo, immagine composta da parti di animale e parti di macchina. Fù preceduta da molti disegni preparatori e realizzata in diverse versioni. Verso la fine del 1916nella località di Champagne, si ammala gravemente di febbre tifoide, malattia che lo porterà alla morte il 9 novembre 1918 nell'ospedale militare di Cannes.
Con questo ultimo artista si chiude il primo articolo di questa rubrica sperando sia stata gradevole nella lettura vi invito alla prossima settimana.

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