Dal centro di questo salotto si gode una "vista panoramica" delle fotografie di Amos, ma più che altro l'impressione è d'essere osservati dai ritratti... sono lì perchè hanno qualcosa da raccontare e aspettano solo d'essere ascoltati.
... un incanto... mi immergo in una bolla d'aria silenziosa e mi lascio trasportare dovunque voglia andare la corrente...
Sul finire della giornata, l'atmosfera della sera già ammanta vicoli e straduzze... selciati sconnessi, botteghe chiuse, riquadri di luce di muri centenari, tra i ferri battuti della Sinagoga l'ultimo improbabile raggio di sole.
Un clochard al colmo di Ponte Quattro Capi regala musica a chiunque voglia ascoltarlo... mentalmente lo paragono ai menestrelli medievali... frugo in tasca e gli lascio quello che trovo... gli sono grata, le sue note mi accompagnano, scendo le scalette di piazza in Piscinula... via della Lungaretta... finalmente ritrovo, tra sanpietrini e antiche pietre, la magia della "mia" Roma.
E' magia che si respira... s'affaccia dalle bifore... dall'ombra degli androni... s'avviluppa gentilmente alle luci... trasporta impalpabili risate... traccia un sentiero silenzioso... la musica del menestrello m'aiuta a liberare cuore e mente... cammino piano ascoltando i miei passi.
... la vera sfida è raccontare le infinite possibili storie per ogni ritratto
... la vera sfida è guardare l'umanità con gli occhi d'un bimbo che conosce solo quello che vede, libero da retaggi sociali, culturali, storici.