Il giornalista Francesco Graffeo rende noto un dossier predisposto da 8 architetti menfitani nel quale evidenziano le criticità del piano paesaggistico in 10 specifiche schede. Un piano che presenta difficoltà oggettive per la lettura degli elaborati che impediscono una immediata valutazione e la effettiva individuazione e delimitazione delle aree e/o immobili che sono oggetto di puntuale disciplina come riportato nelle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Paesaggistico.
Secondo gli architetti menfitani, la documentazione cartografica e la relativa delimitazione dei vari ambiti territoriali sono in difformità con quanto previsto dall’art. 143 del Codice Urbani che prevede la delimitazione e rappresentazione in scala idonea alla identificazione, mentre il Piano Paesaggistico è stato redatto ed elaborato in scala 1:25.000, non consentendo la corretta individuazione certa dei confini di tutela.
Secondo quanto riportato da Francesco Graffeo e dagli architetti di Menfi, inoltre l’area con livello di Tutela 3 e cioè quella con vincolo assoluto di inedificabilita, lungo la fascia costiera presenta una situazione anomala per il Comune di Menfi, in quanto ad esempio, nel caso di Sciacca il vincolo di tutela è di ml. 150 dalla linea di battigia mentre, per Menfi il limite arriva oltre i ml. 300, comportando la non fattibilità degli accessi al mare e di numerosi Piani di Lottizzazione già approvati.
Secondo gli architetti, nel predisporre il dossier che giorno 17 sarà presentato all’Assessore regionale ai BBCCAA, il Piano Paesaggistico del territorio di Menfi, non tiene conto delle esigenze del Territorio talvolta entrando in contrasto non solo con il P.R.G. ma anche con gli strumenti particolareggiati approvati da poco tempo dalla stessa SoprintendenzaBB.CC.AA (vedi piani di recupero e piani di lottizzazione).
Gli 8 architetti che hanno eleborato le 10 schede di “criticità” sono: Rosa Maria Ognibene, Marilena Mauceri, Vittoria Lucido, Giuseppe Drago, Francesco Graffeo, Calogero Bilà, Francesco Paolo Ciccareli, Antonio Giarraputo.
Intanto questa sera l’attenzione si sposta al consiglio comunale, tutto centrato sul piano paesaggistico. Da un lato la proposta di una mozione di indirizzo per il ricorso al TAR per il suo annullamento, dall’altro lato le osservazioni al piano proposte dall’amministrazione comunale. Una serata nella quale per la prima volta, la città vedrà in maniera chiara, le soluzione addotte dall’amministrazione sul piano tanto discusso in questi mesi.
Fonte: Francesco Graffeo, belicenews.it