Mènsa
Dal latino mēnsa(m) ‘tavola'; forse in origine era il nome di un dolce sacro, poi passato a indicare il piano su cui veniva posto, oppure dalla stessa radice di metiri ‘misurare’.
Sostantivo femminile.
1. Tavola approntata per la consumazione del pasto a cui ci si siede per mangiare: imbandire la mensa.
Metter la mensa: apparecchiare.
Levar la mensa: sparecchiare.
Al levar delle mense: (letterario) al termine del pranzo.
(estensione) L’insieme delle vivande che si consumano a tavola, con riferimento alla loro qualità o quantità: mensa ricca, abbondante, frugale; cibi non compri alla mia parca mensa (Tasso).
(arcaico) Portata: prime, seconde mense.
In senso astratto, la consumazione dei pasti: far mensa comune.
2. Organizzazione che prepara i pasti per i membri di una comunità.
(estensione) Il locale in cui i membri della collettività consumano i pasti: mensa aziendale.
3. (liturgia) La parte superiore dell’altare, costituita da una lastra orizzontale sui cui il sacerdote consacra e consuma l’eucaristia.
Accostarsi alla mensa eucaristica: comunicarsi.
4. (diritto ecclesiatico) Rendita assegnata a un vescovo: mensa vescovile.
5. Tavola in genere, con riferimento all’antichità romana, nella locuzione mensa ponderaria.
Ponderàrio
Derivato del latino pondus -dĕris ‘peso’.
Aggettivo e sostantivo maschile.
Relativo alla misura dei pesi o alle misure di peso.
Mensa ponderaria: (storia) tavola destinata all’esposizione e al controllo di pesi e misure.
Come sostantivo, addetto al controllo di pesi e misure nei mercati.
Una (parola) giapponese a Roma
Dogue [dog]
Voce francese, dall’inglese dog ‘cane’.
Anche dògo.
Sostantivo maschile.
Nome con cui vengono indicate alcune razze di cani caratterizzate dal muso squadrato e tronco, le più famose di esse sono l’english mastiff e il bulldog.
I lettori ci scrivono e Animali di parole
Ci scrive Mauro a proposito di bordone, parola pubblicata sulla Parolata di qualche settimana fa.
— Ricordavo che bordone era anche un termine musicale, e controllando in rete ho trovato conferma e altri significati:
sia il suono continuo di accompagnamento che il meccanismo che consente di emetterlo,
il registro organistico costituito da un’unica fila di canne tappate,
in architettura una trave di sostegno di un palco,
in biologia le penne appena spuntate degli uccelli, e la prima barba degli adolescenti.
Far venire i bordoni vale far venire la pelle d’oca.
E prendere il bordone equivale ad andarsene. —
Mauro ci dice tante cose, ma non ce ne dice una fondamentale: che i significati musicali di bordone hanno probabilmente origine dalla voce onomatopeica di lingua francese bourdon, che significa anche ‘calabrone’, quindi con riferimento al ronzio continuo di accompagnamento.
Per un pugno di conchiglie
Diciannovesimo libro, secondo indizio
Alla Parolata si cerca di fare i colti: c’è chi parla latino, chi propone frasi filosofiche, ci si interroga, si legge, addirittura si scrive. Ho sentito anche che, pensate, dei lettori hanno dei libri in casa, qualcuno addirittura tanti libri, non dico proprio una biblioteca di quelle piene di corridoi e stanze dove ci si perde ma, insomma, un bel mobile pieno di libri sì.