La menta è una pianta erbacea perenne dalla radicazione profonda che cresce dall’Alaska al Kenya, con molte varianti genetiche.
Quando e come seminare
Siccome i semi di questa pianta hanno un grado di germinazione molto basso, il metodo migliore per la moltiplicazione della menta è utilizzare la tecnica della talea o dello stolone.
La tecnica dello stolone invece consiste nel tagliare in primavera un rametto che parte dalla base di una pianta con più di un anno di età e interrarlo fino a quando non notate una ripresa vegetativa, che indica naturalmente l’avvenuta radicazione.
Terreno
Non necessita di terreni particolari, l’importante è che sia fertile, drenante, con un pH neutro o leggermente acido (6 o 7) e ricco di humus. Se coltivate la menta in vaso è consigliabile un cambio di terra ogni paio d’anni. Questa pianta aromatica, nonostante sia potassica, richiede una concimazione equilibrata in quanto necessita di grandi quantità di potassio, azoto, e fosforo.
Fioritura
La menta fiorisce dalla primavera all’estate, alcune volte anche in autunno.
Esposizione al sole
Non ha particolari esigenze riguardo all’esposizione al sole, considerate però che luoghi molto luminosi favoriscono la produzione di oli essenziali, quindi più la menta prende luce maggiore sarà il suo profumo.
Innaffiatura
La menta va annaffiata spesso soprattutto in estate, ma attenzione a non bagnare le foglie perchè queste, con l’evaporazione, perdono oli essenziali.
Raccolta
Questa pianta si può raccogliere tutto l’anno anche se durante i mesi più caldi sarà maggiore la concentrazione di oli essenziali e quindi le foglie saranno più profumate. Si può conservare fresca o secca perchè l’essiccazione non fa perdere il suo aroma.
Caratteristiche generali
La menta è una pianta molto utilizzata in cucina per le proprietà aromatiche ma ha anche proprietà curative. Viene utilizzata come decongestionante, disinfettante, antidolorifico e digestivo.