Oggi vi vorrei mostrare un'altra collaborazione. Dovete sapere che ogni tanto mia sorella mi viene a trovare e ancora prima di dirmi "ciao" parte con un "sai cosa dovresti fare???" In questo modo nascono gioielli ibridi in cui c'è la sua idea di partenza e in cui c'è la mia testa per rendere concreta l'idea.
E così l'altro giorno è arrivata dicendo: "Sai cosa dovresti fare??? Un anello tipo serpente, ma corto! Con due perle in vetro!" Capisco che per voi sia una frase piuttosto enigmatica, ma io ormai ho imparato a leggere l'idea tra le parole di questa sorella che mi ritrovo!
Qual'è il punto? Come vi ho già mostrato svariate volte io ho studiato una struttura di anello che è "fissa", io amo fare le cose che una volta completate non si possono più modificare (e quindi rovinare), questo è anche uno dei motivi per cui preferisco l'acciaio al rame (che per me è troppo morbido, forse perchè non ho ancora trovato lo spessore giusto..)!
Anello con struttura in acciaio e rivestimento in filo sottile.
Perle in vetro fatte a mano con la tecnica lampwork in avorio e lilla.
Quello che mi proponeva lei era un anello che secondo me non rispettava questa "regola" del "devo resistere a tutto", in ogni caso ci ho pensato ed eccovi l'anello ibrido che ho realizzato.
Per il prototipo non potevo che usare una perla crudelia (la preferita della sorella) che ho abbinato ad una totalmente trasparente.
La struttura è sempre in acciaio con rivestimento in filo sottile. Qual'è il problema? Che l'anello effettivamente "si muove", ossia con una pressione (non piccolissima) è possibile stringerlo o allargarlo. Per lei non è un difetto, ma un pregio!
Il prototipo è già al dito della sorella. Volete sapere i risultato? L'altra sorella e la dietologa ne voglio uno anche loro!
A presto!