La settimana scorsa sono stata al concerto dei Negramaro. È nata così, all'improvviso su invito della Zitella: "Chi viene al concerto con me?" "Why not?" I Negramaro mi piacciono e quest'anno avevo intenzione di duplicare il numero di concerti visti nella mia vita (arrivando così a un imbarazzante 4) e quindi eccomi lì.
Il concerto è stato beh, bello. Molto bello. Giuliano ha esattamente la voce che ha su disco, con in più l'emozione del momento. Peccato che soffra della sindrome di Pollicino: essendo conscio che gli altri componenti del gruppo sono più ffaighi di lui, ha tenuto a precisare bene chi comanda, suonando per mille volte la chitarra e poi il piano. Per poi rovinare tutto mostrandoci 20 centimetri di borigia (=panzetta) sull'ultimo pezzo prima di salutare. E sto ancora ringraziando il cielo che, dal basso del mio metro-e-una-banana, non vedevo tutto.Comprati delle magliette adeguate, piccolo boiler invidioso.
Come dicevo, ero con laZitellaAcida, ma non vi aspettate da parte sua una recensione fedele, in quanto ha passato il 90% del tempo a fissare il chitarrista, lanciandogli occhiate lascive nella speranza che lui la notasse nella folla. Lei ha degli occhi che llevati, ma qui ci volevano i superpoteri. Per inciso, lui aveva decisamente un taglio di capelli più curato di metà dei presenti. E comunque si difende bene schitarrando di maledetto. Sentivo ondate solari di ormoni che andavano dalla Zitella a lui e io come una babba in mezzo, mi è cambiato il colore dei capelli come effetto collaterale.
O forse era l'effetto dei dieci cannoni che i due pseudo-emo che erano davanti a noi si sono fatti nella sola prima metà del concerto: ma che cazzo ci venite a fare? Nella seconda metà infatti se ne sono andati. Spero vivamente che i biglietti glieli avessero regalati. Erano in compagnia della solita coppia di limoneri adolescenti che ha slinguazzato su tutte le canzoni romantiche e saltato sulle altre. La prossima volta magari gli amici porta-moccolo lasciateli a casa, eh! Alla fine del concerto comunque noi eravamo in fame chimica.
Volevo poi presentarvi il mio nuovo mito atletico, Andrea Mariano, che ha passato l'80% del tempo con due dita incollate al sintetizzatore e il resto del corpo che saltava in maniera convulsa. Se mi fossi prodotta io in una serie di movimenti del genere con il collo, diciamo come se annuissi fortissimo per due ore, probabilmente oggi sarei paralizzata. Lui invece ha un fisico da paura. Mi dispiace che dai video su Youtube non si veda molto, lui comunque è la molla sulla destra. Ovviamente di foto in giro manco se ne parla, è tutto monopolizzato da quel mattacchione di Giuli. Questa è l'unica decente:
Momento serio-da ricordare: la dedica a un angelo che non c'è più di Solo per te, cantato dalla folla. Veniva giù il forum.
L'uscita con la Zit mi ha insegnato qualcosa su di lei. Leggete questo pezzo finché c'è, perché su sua eventuale richiesta lo cancellerò, onde evitare sputtanamenti e incidenti diplomatici, che nella sua vita non mancano mai. A fine concerto, appena alzate le luci, lei incontra un suo amico. Amico si fa per dire, si salutano come io saluto il vasetto della Nutella. Cieeeeeeo. La lezione che ho imparato su di lei è che ho capito perché è sola: perché ha una capacità innata di allontanare quelli giusti. L'amico si presenta così: alto, giocatore di basket, due spalle tante, un culo che parla. Un viso normale, ma decisamente sopra la media di quello che la Zit ci ha proposto in questi anni. Lui è un tipo dolcissimo, si vede anche solo da come dice "Ciao", ma anche una stretta di mano decisa, cosa rara di questi tempi. E gli piacciono tanto i Negramaro che si è fatto 50 chilometri da solo per assistere al concerto. Cos'ha che non va? Si sta per sposare. Perché? Perché dopo che la Zitella l'ha rifiutato per anni, se n'è fatto una ragione ed è andato avanti. Ora io dico Zit, lui ti amava alla follia anche quando non eri la strappagnona che sei adesso, MA COME SI FA A FARSELO SCAPPARE? Lui era un po' stalker, mi dice. Ma tu guarda che ironia, adesso sei tu una stalker se un tipo ti piace. Ben ti sta. Con tutti i limoni di cortesia che hai regalato, ma perché a lui nemmeno un bacetto sulla guancia? Perchééé? Pentiti e dolgiti con tutto il cuore e con tutta l'anima. Io penso che prima che si sposi, per chiudere il cerchio, una limonata dura ci starebbe. Lo devi all'adolescente che scriveva le poesie per te. E anche alle adolescenti che sono rimaste in noi a cui batte ancora il cuore su una canzone d'amore.