Mentre va in onda il Grande Fratello....

Creato il 05 marzo 2012 da Lamiaeconomia
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Mentre va in onda il Grande Fratello.... Ci dice l' Istat che nel 2011 il rapporto tra il


 debito pubblico italiano e il prodotto interno 
lordo è arrivato
al 120,1%. In netto aumento
rispetto al 118,7% registrato nel 2010 e con un 
valore che non si raggiungeva da 1996, quando 
era al 120,2%. Nonostante i sacrifici chiesti già 
l' anno scorso agli italiani, dunque, continua a 
peggiorare quell' indice che fotografa la 
solidità finanziaria ed economica di un Paese. 
Anche perché la crescita resta un problema. È 
sempre l' istituto nazionale di statistica a dirci 
che nel 2011 il Prodotto interno lordo dell' 
Italia è aumentato solo dello 0,4%. Con un 
crollo rispetto al più 1,8% registrato nel 2010, 
e una corposa riduzione rispetto allo 0,6% 
previsto dal governo. Un ritmo lento che, in 
termini di volume, lascia il nostro Pil ancora al 
di sotto dei livelli di prima della crisi. Vanno 
meglio le cose, invece, per il rapporto tra 
deficit e prodotto interno lordo. Nel 2011 si è 
fermato al 3,9%, in calo rispetto al 4,6% dell' 
anno precedente e sostanzialmente in linea 
con le ultime stime del governo che lo davano 
al 3,8%. Non solo, perché se togliamo dalla 
torta gli interessi da pagare sul debito il segno 
diventa positivo. Abbiamo un avanzo primario 
pari all' 1% del Pil, dopo il risultato negativo 
del 2009 (-0,8%) e quello nullo del 2010. Ma 
se il segnale è indicativo, nella torta gli 
interessi vanno purtroppo calcolati. E alla fine 
sempre di deficit si tratta, di uscite che 
superano le entrate nel corso dell' anno.Fonte CorrierePoi...
Il Fiscal Compact è legge. Stamattina i leader 
dei 25 Paesi europei hanno firmato l’accordo 
che aumenta la sorveglianza sulle politiche di 
bilancio nell’Eurozona. D’ora in poi Paesi 
saranno obbligati ad inserire nelle rispettive 
costituzioni il principio del pareggio di bilancio. 
Rimangono fuori dall’intesa – come previsto – 
Regno Unito e Repubblica ceca, con David 
Cameron e Petr Necas che hanno deciso di 
non ratificare il provvedimento. L’Irlanda invece 
dovrebbe indire un referendum 
sull’accettazione dei termini dell’accordo.
Questi due importanti notizie decretano un 
passaggio epocale, di terrore per i 
cittadini, vediamo il perchè:
Se avete notato e da un po' di anni, lo dicono a 
causa della crisi che ci si concentra in maniera 
accanita sul debito degli Stati, quasi come 
questo debito fosse stato creato tutto nel corso 
degli ultimi due giorni, ma perché??
Sfruttando la crisi, si è addossata la colpa ai 
governi del passato che hanno accumulato 
troppo debito per giustificare misure di 
austerità che avranno come unico scopo quello 
della privatizzazione di tutti i servizi che oggi 
vengono catalogati sotto la categoria Welfare, 
ospedali e scuole ecc....
Ma perché affermo questo??
Quello su cui si stanno concentrando i capi di 
governo a livello europeo è una cazzata, in 
quanto sta parlando dell'importanza del 
rapporto tra debito e Pil, quindi se io per ridurre 
il debito aumento le tasse e quindi deprimo i 
consumi riduco anche il Pil, e quindi il rapporto 
debito Pil rimane invariato mentre il valore del 
debito in valore assoluto viene a scendere, con 
la conseguenza però che la ricchezza dei 
singoli cittadini passa dalle mani degli stessi 
nelle mani dei governi. L'inserimento 
dell'obbligo del pareggio di bilancio in 
costituzione autorizza qualsiasi governo 
in carica, quindi anche i successoie di Monti 
ad adottare qualsiasi politica repressiva e di 
tassazione sui cittadini con la scusante, che 
tale politica sia imposta. Si è quindi deciso che 
era più semplice prendere i soldi che già 
esistevano, ovvero i risparmi dei cittadini 
piuttosto che fare politiche serie per la crescita 
del Pil delle Nazioni.
Cari amici, vi confermo le mie previsioni del 
passato, il futuro sarà molto duro per coloro 
che non sono attrezzati, la qualità della vita di 
molti paesi della zona euro tra cui l'Italia sarà 
durissima ricca di grandissimi sacrifici in 
cambio di servizi scarsi di bassa qualità, si avrà 
un aumento della violenza un aumento della 
depressione una tristezza generalizzata e tutto 
questo andrà ad alimentare la remissività della 
popolazione che sarà sempre più schiava e 
sempre meno desiderosa e speranzosa di 
poter cambiare il suo futuro.
  Dott Fabio Troglia fabio.troglia@gmail.com
 www.lamiaeconomia.com
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