Pubblicato da
Andrea Marzella
Cari lettori,
conoscete quella canzone che fa “Estate/ Sei calda come i baci che ho perduto/Sei piena di rumore che è passato/ Che il cuore mio vorrebbe cancellare”? Si chiama Estate, la cantava Bruno Martino nel 1960. È una canzone che va oltre al cliché dell’estate vacanziera e godereccia, per rappresentare una stagione diversa, in cui qualcosa di inatteso può accadere e cambiare la nostra vita per sempre; come quando si abbandona l’età spensierata dell’adolescenza per passare, ahinoi, alla consapevolezza dell’età adulta. A questo tema è dedicato il menù cinematografico che vi proponiamo per il mese di agosto. Cominciamo, come di consueto, con un aperitivo, questa volta a base di… jeans.
4 amiche e un paio di jeans, tratto dal fortunato romanzo di Ann Brashares, racconta dell’estate di un gruppo di sedicenni che si separano per le vacanze; a tenerle unite, la promessa di tenersi aggiornate passandosi come testimone un magico paio di jeans che sta bene a tutte – e no, non sono elasticizzati! Lena, timida e introversa, forse troverà il primo amore in Grecia; Bridget, primadonna dello sport, dovrà trovare il modo di superare il lutto per la morte della madre; Carmen, latina irruente, dovrà invece fare i conti con la nuova famiglia WASP del padre; Tibby dovrà, infine, superare il muro di cinismo che si è costruita attorno ed esprimere le proprie emozioni. 4 amiche e un paio di jeans è un film corale che riesce a fotografare il passaggio tra la prima adolescenza e la maturità con una poetica solare e delicata. (Andrea Marzella)
Come antipasto, qualcosa dal sapore anni ’70: Papà ho trovato un amico.
Papà ho trovato un amico è un film da riscoprire. Diretta nel 1991 da Howard Zieff, la pellicola è interpretata dagli allora giovanissimi Anna Chlumsky e Macaulay Culkin (fresco del successo di Mamma ho perso l’aereo) a cui si affiancano dei veterani del grande schermo come Dan Aykroyd e Jamie Lee Curtis. Il film è incentrato sull’infanzia di Vera, ragazzina che è cresciuta a stretto contatto con la morte (il padre gestisce un impresa di pompe funebri) e ha così smarrito la spensieratezza tipica della giovinezza. Durante l’estate la sua vita verrà sconvolta, suo malgrado, e la ragazzina riuscirà a comprendere l’importanza della vita. Vera è un personaggio atipico e affascinate: fin troppo matura per la sua età, ipocondriaca, spaventata e al contempo attratta dalla morte. Distante anni luce dalle ragazze dark e depresse, vive con entusiasmo la sua voglia di crescere. Un personaggio memorabile capace di conquistare lo spettatore. Papà ho trovato un amico è una commedia che fa sorridere e riflettere ma anche un film drammatico che commuove e strappa lacrime anche agli uomini più aridi. Da non perdere. (Roberto Gerilli)
Procediamo con il primo, un grande classico della cucina estiva moderna: Dirty Dancing.
Dirty Dancing – Balli proibiti, musical del 1987 diretto da Emile Ardolino, racconta l’estate del 1963 in un villaggio turistico sulle montagne americane, vista attraverso gli occhi della diciassettenne Frances “Baby” Houseman, in vacanza insieme alla famiglia. Quando Baby incontra il bellissimo insegnante di ballo Johnny Castle, fra i due scoppia l’amore, complice un numero di ballo da preparare insieme. Il successo del film si deve all’indimenticato Patrick Swayze, perfetto nel ruolo di uno sciupa femmine un po’ arrogante che finisce con l’innamorarsi della giovane e “bruttina” Jennifer Grey, che si trasformerà da ingenua ragazzina a donna. Le stupende coreografie (i “balli proibiti” del titolo) e una colonna sonora indimenticabile (Golden Globe e Oscar alla canzone I’ve Had The Time of My Life e Grammy Award ai cantanti Bill Medley e Jennifer Warnes per il miglior duetto) hanno trasformato Dirty Dancing in un film cult assoluto. E ricordatevi, nessuno può mettere Baby in un angolo! (Sara Guglielmetti)
È ora il momento di appendere le scarpette da ballo al chiodo e servire il secondo: signore e signori, Stand by me.
Stand by Me - Ricordo di un'estate è un film del 1986 diretto da Rob Reiner (Harry ti presento Sally, Misery non deve morire, Codice d’Onore) e interpretato da giovani e talentuosi attori a quel tempo semi-sconosciuti: Wil Wheaton, River Phoenix, Kiefer Sutherland, Jerry O'Connell, Corey Feldman e John Cusack. La pellicola (tratta dal racconto Il corpo, firmato da Stephen King e facente parte della raccolta Stagioni Diverse) riprende il tema classico del viaggio di maturazione e mette a confronto l’innocenza dell’infanzia con l’orrore della morte. Nonostante la storia sia stata scritta da King, il film non comprende nessun elemento sovrannaturale. Stand by me è un delicato ritratto della gioventù e dell’amicizia giovanile, un sentimento forte, puro e troppo spesso destinato a essere sconfitto dalla vita stessa. Un film che deve essere visto per ricordare la propria infanzia e per tenere vivo il fanciullo che c’è in tutti noi.(Roberto Gerilli)
Siamo arrivati al dolce, con i sapori toscani di Io ballo da sola.
Io ballo da sola è il film che nel 1996 ha lanciato Liv Tyler, protagonista assoluta di un film dal cast sfavillante (Rachel Weisz, Jeremy Irons, Jean Marais, Stefania Sandrelli). Ambientato in un casolare delle colline senesi, il film racconta l’estate di Lucy, diciannovenne americana a cui è mancata di recente la madre. Accolta da una variopinta comunità di artisti, amici materni, con la sua giovinezza Lucy sconvolge le dinamiche del gruppo. Mentre tenta di scoprire l’identità del padre mai conosciuto, Lucy scoprirà anche l’amore e, in definitiva, scioglierà i suoi nodi esistenziali. Diretto da Bernardo Bertolucci, il film si presenta come un’opera estremamente estetizzante, in linea con la cifra stilistica del regista: l’ambientazione, il cast, la colonna sonora e il chiacchiericcio dei protagonisti fanno calare lo spettatore in un’atmosfera rarefatta e al tempo stesso pulsante, cornice ideale per la bellezza virginale di Liv Tyler. (Andrea Marzella)
Per concludere questo menù agostano, serviamo ora il caffè, preparato con una miscela non ancora distribuita in Italia, una vera esclusiva: Moonrise Kingdom.
Moonrise Kingdom di Wes Anderson (I Tenembaum) arriverà sui nostri schermi il 5 dicembre grazie alla casa di distribuzione Lucky Red. Un film che narra la fuga amorosa di due giovani adolescenti nei boschi del New England. Una fuga dalla vita, dai drammi familiari che avvolgono i due giovani e che in quei boschi troveranno un modo per venire a patti con le loro vicissitudini. Associato per molti versi al film Stand by me, Moonrise Kingdom, con un cast stellare come E. Norton, B. Willis, T. Swinton, è un film che parla ad ognuno di noi, a coloro che sono già adulti e a coloro che lo stanno per diventare. Un film sicuramente da tenere presente nella prossima stagione invernale. (Elena Bigoni)