Detto questo, che ritengo una riflessione che si dovrebbero porre in molti invece di fare il solito gregge adorante e non pensante, difendo però Saviano là dove vedo la menzogna, o almeno quello che dai giornali appare tale. Sotto questo articolo del Corriere della Sera di pochi giorni fa, ma già trovabile solo in Archivio, un lettore ha scritto che sul Sole 24ore del 13 dicembre 2015 c'era un articolo, introvabile, in cui si parlava del padre di Roberto Saviano, Luigi, indagato per truffa. La cosa mi ha sorpreso ed ho fatto una piccola indagine addivenendo al fatto che già nel 2011 vari giornali, fra cui La Repubblica, scrivevano che il medico di base Luigi Saviano era stato coinvolto, suo malgrado, in un caso di omonimia: in un'indagine su dei giudici tributari era stata registrata una intercettazione fra gli indagati che parlavano di un Luigi Saviano che aveva fatto un ricorso alla Commissione Tributaria e che era un imbroglione, avendo emesso ricette false per prestazioni sanitarie mai avvenute. E' stato acclarato che NON del padre dello scrittore si trattava, ma di un suo omonimo, non avendo il padre di Roberto Saviano MAI fatto alcun ricorso ai giudici tributari.
Ho scritto quanto sopra esposto rispondendo al commento del lettore con lo pseudonimo glover 2: NON è stato pubblicato.
Quindi, non essendoci state altre smentite fra i commenti seguiti fino ad oggi, chiunque legga quell'articolo e i sottostanti commenti potrà pensare che il padre di Saviano è un truffatore!
Da: Il Corriere della Sera
di Fabrizio Caccia
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L’amarezza di Pier Luigi Boschi: «La banca non era più raddrizzabile». Donzelli: «i genitori del capo del governo hanno omesso di citare le loro reali cariche societarie nella dichiarazione che devono alla presidenza del Consiglio»
Commento del LettoreDall'articolo su "il Sole 24 ore" di oggi: ""Luigi Saviano, padre di Roberto, medico dell'Asl di Napoli, si trova già sotto processo per truffa, ricettazione, corruzione e concussione ai danni dell'Azienda sanitaria per un vicenda relativa a presunte prestazioni inesistenti, prescrizioni e ricette fasulle, nonché a rimborsi che non risulterebbero non dovuti. Una vicenda che fa riferimento al periodo 2000-2004.""