IL 18 MAGGIO E’ AVVENUTA UNA COSA TERRIBILE..L’HO SCOPERTA ALLE 23 DI SERA E NON HO MAI DORMITO OLTRE AD AVER CONTTATTATO CATIA BROZZI (presidente UNICORNO e responsabile equini dell’AIDAA) FINENDO CON IL TRASCORRERE ORE DI APPRENSIONE..LA MATTINA ALLE 7.30 DI NUOVO AL TELEFONO..QUESTA E’ LA NOTIZIA DI QUEL GIORNO:
71 cavalli selvatici che vivevano liberi sul Delta del Danubio sono stati catturati nei giorni scorsi su indicazione delle autorità pubbliche incaricate della tutela dell’area naturalistica. Gli animali danneggerebbero il bosco “Letea” nel parco naturale del Delta, l’ultima zona d’Europa dove vivono in libertà circa 2.500 cavalli. Grazie alla mobilitazione di Vier Pfoten Romania il caso è diventato di dominio pubblico, anche se da molti anni gruppi di cavalli vengono regolarmente catturati e macellati, ufficialmente “per proteggere l’ambiente”. In realtà molti contadini hanno chiesto – dopo la cattura – di rientrare in possesso del proprio animale, pur non avendo le carte in regola per dimostrare di essere gli effettivi proprietari. Ma la possibilità di vendere l’animale al macello incassando 25 euro a cavallo ha spinto molti abitanti a tentare il tutto e per tutto.
Oggi si è saputo che Vier Pfoten Romania è riuscita ad acquistare i 20 puledri, temporaneamente parcheggiati in un cortile privato della zona, mentre 21 animali sono stati trovati affetti da anemia infettiva e verranno abbattuti. Restano 50 cavalli, tenuti in condizioni proibitive dalle autorità in un unico recinto, senza acqua nè cibo, di cui bisognerà decidere il destino.
Grande è stata la mobilitazione dei media romeni sul caso, che sta scuotendo una parte dell’opinione pubblica. I cavalli del Delta erano stati i protagonisti di un documentario della Tv tedesca e sono oggetto di studio da parte di ricercatori come quelli dell’università di Vienna, con cui Vier Pfoten è in contatto. Non esiste al momento una legge in Romania che preveda la categoria di “cavallo selvatico” e quindi neppure una tutela formale di questi splendidi animali a cui aggrapparsi per evitare che siano uccisi.
Vier Pfoten ha denunciato l’ASL e le autorità competenti per la modalità con cui i cavalli vengono tenuti in attesa del macello.
La Romania esporta ogni anno 22.000 cavalli vivi, destinati perlopiù ai macelli italiani, e circa 75.000 sotto forma di carne. (savethedogs.eu)
LA SITUAZIONE E’ ANDATA PEGGIORANDO NEI GIORNI SEGUENTI….MENTRE IL MIO TELEFONO FUMAVA…MA IO ERO SOLO IMPOTENTE…SOLO UN TRAMITE TRA VARIE ASSOCIAZIONI..CATIA LAVORAVA A FIANCO DI LORENZO CROCE (AIDAA)…MA LE SPERANZE SI ASSOTTIGLIAVANO SEMPRE PIU’!TRASPORATI PER TRENTA ORE, AMMASSATI, SENZA ACQUA E CIBO..TANTI SONO MORTI DI STENTI:
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LE IMMAGINI TRATTE DALL’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARI RUMENE PARLANO DA SOLE…LE NOTIZIE DEL 24 MAGGIO A CURA DELL’AIDAA:
Roma (24 maggio 2011) Sono 45 i cavalli del Danubio che sono sopravvissuti a questa vera e propria odissea che si protrae da diversi giorni quando dopo essere stati catturati nella zona delle foreste del Delta del Danubio sono stati considerati cavalli da macello la cui carne poteva essere destinata all’Italia. Dopo l’allarme delle associazioni animaliste e protezionistiche di mezza Europa i cavalli non sono stati accettati dal macello dove erano stati destinati per la macellazione in Romania, da li è iniziata una vera e propria odissea per i cavalli stivati sui camion (alcuni dei quali sono morti) fino a quando non sono stati parcheggiati in una zona verde nelle vicinanze della città di Ianca qui sono stati posti al riparo di alcuni tendoni prestati dalla vicina base Nato. I cavalli al momento sono accuditi dai volontari delle associazioni animaliste rumene e dal personale della base Nato. AIDAA dopo aver ricevuto alcune segnalazioni dalla Romania nei giorni scorsi aveva sollevato la questione ed ha in questo periodo inviato alle forze dell’ordine una relazione relativa al fatto che questi cavalli sono stati effettivamente rubati (sono cavalli protetti) e che le certificazioni per autorizzarne la macellazione erano state acquisite in maniera truffaldina. Dopo la denuncia i vertici dell’associazione animalista italiana hanno seguito passo passo la vicenda dei cavalli ed ora AIDAA si unisce agli appelli delle associazioni animaliste che stanno raccogliendo fondi a favore dei cavalli per garantire il loro mantenimento e le cure veterinarie. “La questione non è risolta completamente – ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- quello che noi chiediamo è che i cavalli tornino nelle foreste, per questo motivo abbiamo chiesto anche un incontro con il console rumeno a Milano. Ora però la prima emergenza da affrontare è quella di natura economica quindi invitiamo tutti a fare donazioni direttamente alle associazioni che in Romania si occupano di questi cavalli senza passare da intermediari italiani”.
PER DONARE
GIA – Group Initiative for Animals:
CIF – 22002126
IBAN (LEI): RO69 BTRL 0640 1205 E803 48XX
……IBAN (EURO):RO44 BTRL 0640 4205 E803 48XX
Banca Transilvania – Sucursala Marriott
VIER PFOTEN Romania
Cod de identificare fiscala al entitatii nonprofit: CF 12969627
Cont bancar (IBAN):
CONT IBAN RO 05 RZBR 0000 0600 1008 6169(ROL)
CONT IBAN RO 33 RZBR 0000 0600 1008 6150(Euro)
LA MAGNIFICA NOTIZIA DI OGGI:
Hlatka Jana E DarioLorenzo Croce
Finalmente buone nuove!!! I cavalli del Danubio salvati in questi giorni, beneficeranno di una protezione che durerà almeno 10 anni, secondo un accordo che verrà firmato tra l’organizzazione Vier Pfoten e diverse autorità pubbliche, compresi il Dipartimento di Sanità e il Dipartimento di Veterinaria della foresta Tulcea.
COMMENTO.
SIGNORI ABBIAMO VINTO. UNA SETTIMANA MA ABBIAMO VINTO. NEL NOSTRO PICCOLO ABBIAMO CONTRIBUITO A BLOCCARE QUESTO TRAFFICO. MA UN GRAZIE ENORME VA AGLI AMICI DELLE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE RUMENE, I CAVALLI DEL DANUBIO SONO SALVI E PER DIECI ANNI NESSUNO POTRA’ PIU’ METTERE LE MANI SU DI LORO QUESTA E’ UNA VITTORIA DEI FATTI DEL MONDO ANIMALISTA, QUELLO VERO DI CUI CI PREGIAMO FARE PARTE. GRAZIE A TUTTI DAVVERO GRAZIE A TUTTI.
LORENZO CROCE