Mercati e rischio Italia. Dai risultati elettorali si è realizzato lo scenario peggiore previsto
Ieri, Piazza Affari ha perso il 4,89%, mentre lo spread decennale BTp-Bund si è attestato intorno ai 340 punti base. E il Tesoro ha collocato BoT e BTp, tra ieri e oggi, a rendimenti in netto rialzo rispetto ad un mese fa. I titoli semestrali sono stati piazzati all’1,237%, contro lo 0,73% di gennaio per 8,75 miliardi. I BTp quinquennali, invece, stamane sono stati emessi al 3,59% di rendimento, in crescita dal 2,94% precedente. E anche i decennali hanno visto impennare i loro tassi, saliti al 4,83% dal 4,17% del mese scorso.
Certo, la domanda ha retto, ma il prezzo di tale tenuta è un aumento vertiginoso dei
costi di indebitamento. E se Piazza Affari oggi viaggia sopra la parità, dopo il tonfo di ieri, Moody’s minaccia di declassare i nostri conti pubblici dall’attuale giudizio di Baa2 e outlook negativo. Il “downgrade” potrebbe arrivare nel caso in cui il sistema politico non presentasse sufficienti garanzie per proseguire l’azione di risanamento e per completare le riforme, nonché nel caso dovessero confermarsi i problemi sul fronte della crescita.
E dopo che anche la Federal Reserve ha definito l’Italia un fattore di rischio per l’economia americana è evidente come la tensione su Piazza Affari e sui nostri bond pubblici sia altissima.
Lo scenario dei mercati e rischio Italia che si sta realizzando è quello peggiore temuto dagli investitori alla vigilia del voto. Il rischio di ingovernabilità e l’ipotesi di un ritorno quasi immediato alle urne turberanno ancora per giorni i mercati, i quali ora sperano in una Grande Coalizione PD-PDL.
Cosa accadrà nei prossimi giorni? Soluzioni miracolistiche e improvvisate non se ne intravedono. La tensione dei mercati e rischio Italia dovrebbe durare ancora per svariate sedute e potrebbe attenuarsi solo all’inizio della prossima settimana, sperando che nel weekend la paralisi politico-istituzionale venga superata, magari in coincidenza con il ritorno del Capo dello Stato dalla visita in Germania.
La scorsa settimana era stato previsto uno spread a quota 350 punti nel caso di risultato inutile per formare un Governo stabile. Siamo proprio a ridosso di tale quota, mentre meno lineare sarà il percorso di Piazza Affari, con gli indici in rosso che potrebbero alternarsi a recuperi tecnici.
Tuttavia, è bene non illudersi. La pressione sui mercati e rischio Italia sarà alta fino ad una soluzione ritenuta di lungo respiro e, soprattutto, credibile. Ma non sembrano alte le probabilità che ciò accada.