Mercato immobilare cinese rallenta, evviva!!
Creato il 11 dicembre 2010 da Lamiaeconomia
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Si fanno sentire le numerose misure messe in campo dal governo di Pechino per contrastare la crescita di una bolla speculativa nel settore immobiliare. I prezzi delle abitazioni sono cresciuti a novembre al ritmo più basso dell’ultimo anno, segnando un incremento rispetto al mese di ottobre dello 0,3%.Il dato è stato rilevato nelle prime 70 città del Paese e, anno su anno, ha registrato un aumento del 7,7%: valore, anche questo, in calo rispetto a quello misurato ad ottobre (8,6%). Il numero delle transazioni, sempre sui dodici mesi, è cresciuto del 14,5%, così come quello relativo al valore delle transazioni, che ha registrato un +18,6%. Proprio questi ultimi due dati, tuttavia, suggeriscono di non abbassare la guardia: «Pechino è certamente felice di riscontrare un calo dell’inflazione nel comparto del real estate - ha spiegato all’agenzia Bloomberg Brian Jackson, analista della Royal Bank of Canada ad Hong Kong -. Ma L’aumento dei volumi segnala che il comparto è ancora in fermento, e che per questo sono necessarie ulteriori misure per contenerne la crescita». Fino ad ora il governo cinese ha imposto limitazioni soprattutto al comparto bancario, e in particolare per quanto riguarda la concessione di crediti. Nelle scorse settimana si è ipotizzato anche un nuovo giro di vite per il 2011: gli istituti di credito potrebbero infatti limitare il monte complessivo dei prestiti erogati a 6.600 miliardi di yuan (991 miliardi di dollari). Una manovra che imporrebbe un dato in calo del 12% rispetto al tetto accordato per l’anno in corso.
Dott Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
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