mercoledì, 23 novembre 2011 TEMPESTA e L’ALGEBRA DE...

Da Dedalus642 @ivanomugnaini

mercoledì, 23 novembre 2011
TEMPESTA e L’ALGEBRA DELLA VITA – presentazione a Genova, 24 novembre

Domani, 24 novembre, alle ore 18, alla libreria BOOKS IN di Genova, Marco Ercolani e Lucetta Frisa presentano il romanzo “Tempesta” di Luigi Grazioli e il mio libro di racconti “L’algebra della vita”. Sarà una bella occasione per incontrare gli amici di Genova e tutti coloro che avranno tempo, modo e voglia di essere presenti. Un saluto, e a presto, Ivano

Libreria Books in
Vico del Fieno 40-42 r
Genova

Ore 18

24/11/2011

Lucetta Frisa e Marco Ercolani parleranno di due libri
dove dialogano classicità e ironia

Tempesta di Luigi Grazioli (Effigie edizioni, 2011)
L’algebra della vita di Ivano Mugnaini (Greco & Greco, 2011)

Saranno presenti gli autori

Luigi Grazioli (1951, Fara Gera d’Adda). Ha pubblicato i volumi di racconti Cosa dicono i morti (1991), Racconti immobili (1997), Il primo congresso del Sindacato dei Profeti viventi (2008) e il romanzo Lampi orizzontali (2003). Dal 1999 dirige la rivista «Nuova prosa».
Ivano Mugnaini (Viareggio, 1964). Ha pubblicato opere di narrativa: La casa gialla (1997, racconti), Limbo minore (2000, romanzo), Il miele dei servi (2007, romanzo) e di poesia, Controtempo (1997), Inadeguato all’eterno (2008) e Il tempo salvato (2010).

L’ALGEBRA DELLA VITA

Racconti bellissimi, vertiginosamente in bilico, come i protagonisti, tra cielo e terra, realtà e invenzione, cronaca e creazione, spazio e tempo. L’ironia percorre tutta la scrittura, ed è un’ironia sottile e garbata, ma getta raggelanti lame di luce su sentimenti, impulsi e ambizioni riposti nelle pieghe più fonde dell’animo umano. I personaggi, e le loro vicen- de personali, inoltre, si svolgono secondo orditi sottili, quasi invisibili, ma intrecciati con rigore geometrico secondo rapporti di simmetria. Mugnaini disegna itinerari esistenziali che sono gli archetipi della vita umana, e le due facce inseparabili della sua essenza tragica.
Maria Giovanna Missaggia

Racconti godibili, scattanti e di alta leggibilità, vuoi anche in virtù della abile costruzione dei periodi basati non di rado sulla coordinazione di frasi svelte che danno bene il senso della velocità, della tensione verso l’acme della storia. Molto efficace anche l’uso del discorso diretto. Altrettanto i finali.
Daniele Santoro

TEMPESTA
Una donna misteriosa e dalla molte identità in fuga attraverso una città della pianura padana devastata da un’improbabile quanto furiosa tempesta tropicale. Un uomo che la conosce appena (ma abbastanza da credersene innamorato) che parte alla sua ricerca, prima da solo e poi in compagnia di un ambiguo personaggio, tra sospetti reciproci e imprevisti gesti di solidarietà. Una serie di avventure strampalate lungo strade allagate, tra case che crollano, saccheggi, incendi e esplosioni, bande di ragazzacci, poliziotti feroci quanto inconcludenti, politici sbraitanti, informatori, spacciatori, signore arrapate e vecchiette ipocondriache, cittadini con fucili da caccia grossa e candidi volontari, immigrati nei loro suk e autoctoni nelle proprie palazzine. Una storia di amore e la nascita di un’amicizia. E insieme l’attraversamento dei pregiudizi, dei luoghi comuni e delle sorprese di una comunità che il disastro scoperchia, narrate da una voce (o più?) non sempre attendibile, che li condivide tutti ma spesso se ne distanzia e li discute, da sola o con ipotetici interlocutori e con gli stessi personaggi, alternando il registro serio a quello ironico, il disincantato al partecipe, in una tonalità di fondo comica che è forse una delle poche forme di serietà ancora rimaste.
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martedì, 15 novembre 2011
Quaderni di Narrativa Contemporanea DEDALUS – primo volume
DEDALUS 1

Dedalus
Quaderni di narrativa
Direzione: Ivano Mugnaini
n. 1 (Novembre 2011)
Giorgina Busca Gernetti, Corrado
Calabrò, Maria Gisella Catuogno,
Biagio Cepollaro, Andrea Carlo
Cappi, Mariella De Santis, Marco
Ercolani, Anna Maria Farabbi,
Laura Leoni, Mario Massimo,
Emidio Montini, Valeria Serofilli,
Valerio Varesi, Grazia Verasani,
Domenico Vuoto

Una selezione di racconti multiforme, varia, ricca di spunti e suggestioni; storie scritte con tinte cupe o solari, poetiche o graffianti, socialmente impegnate o lievi e umoristiche. Gli Autori, alcuni già molto noti altri con sicure ed ampie prospettive, appartengono a varie generazioni e provengono da esperienze individuali, diversificate. C’è tuttavia un filo rosso: la cura con cui i racconti sono stati scritti e selezionati ed il fascino delle vicende proposte.
Questo primo volume dei Quaderni di Prosa Contemporanea si presenta come un ampio caleidoscopio di autori significativi del panorama narrativo contemporaneo. È la prima tessera di un mosaico di storie ed esperienze di scrittura che si aggiornerà gradualmente con l’uscita dei prossimi volumi dei Quaderni. Il progetto editoriale che si apre con questo libro mira infatti a fornire un quadro ampio e fedele dei fermenti e delle tendenze più rilevanti della narrativa attuale, senza proporre sterili e ingessate catalogazioni, ma fornendo ai lettori spunti per ulteriori ricerche di testi e libri degli autori volta per volta proposti, e, soprattutto, offrendo racconti che rinsaldano ed alimentano il piacere della lettura.
(Ivano Mugnaini)
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lunedì, 14 novembre 2011
IL POETA-INTERNAUTA , relazione di Luigi Fontanella

IL POETA-INTERNAUTA: LA POESIA ITALIANA NELL’ERA DIGITALE

Con questa relazione mi propongo di offrire alcune riflessioni schematiche sulla poesia italiana di oggi, così come essa viene elargita e fruita in àmbito digitale/telematico. Allo stesso tempo vorrei presentare una campionatura emblematica di alcuni siti prettamente finalizzati a questo scopo; una campionatura forzatamente essenziale, in quanto dettata da esigenze di economia del mio scritto, risultando, tra l’altro, il panorama cosiddetto internautico (uso questo termine prendendolo in prestito da una Nota amicale che mi ha inviato Roberto Corsi), oggi come oggi, alquanto alluvionale. Il termine internauta è ovviamente un neologismo composto da inter[net] e dal latino nauta, a sua volta derivante dal greco nautes (navigante); dunque “internauta” è chi naviga nella rete, ossia colui che si muove nel ciberspazio, ambiente elettronico in cui spazio e tempo sembrano azzerarsi.
Facendo un piccolo passo indietro, mi sembra opportuno partire da un’asserzione contenuta in un saggio di Cesare Segre, Critica e testualità, scritto in anni recenti.

La cultura multimediale sta operando una grande polverizzazione dell’insieme di testi che noi chiamiamo letteratura, Un’intera letteratura nazionale può essere ridotta e polverizzata in CD-Rom, in base a scelte delle opere e dei brani che possono risultare condanne a morte di quanto è stato omesso; un’opera può essere polverizzata anch’essa in CD-Rom, con grande vantaggio degli studi lessicali e dei raffronti intertestuali, ma cancellando l’unità e la personalità del testo. Se si passa a un panorama più ampio, sappiamo che Internet ci offre una miriade, un polverone di notizie non verificate né inserite in un rapporto razionale; uno spirito ben attrezzato saprà trarne gli elementi genuini in funzione di una qualche ricerca, e anche qui i profitti conoscitivi non devono certamente essere taciuti; ma va pure detto che la massa dei lettori piomberà nell’atonia e alla fine nella disperazione per l’incapacità di scegliere. (Cesare Segre, Critica e testualtà, nel volume La lotta con Prometeo, a cura di Luigi Ballerini, Gay Bardin e Massimo Ciavolella, Firenze, Edizioni Cadmo, 2000, p.19)

L’illustre studioso lanciava quest’allarme poco più di un decennio fa indirizzandolo, in particolare, a critici e a filologi, constatando, con l’avvento di Internet e il suo sempre più preponderante (prepotente) dominio negli strumenti sia di ricerca sia di creatività letteraria, lo sbriciolamento del discorso, ridotto, a suo dire, a “vaniloquio”. Ancora Segre: “ Vien fatto di pensare che la parola discorso è molto vicina achiacchiera, vaniloquio, persino a sproloquio”(cit., p.19).
Ciò che Segre paventava è – ben si sa – ormai diventato realtà quotidiana e, riferendomi qui precipuamente al campo della creatività poetica, è proprio la poesia – più di ogni altro genere letterario – a essere (stata) penalizzata dall’esplosione di Internet. Sono nati ovunque in tutta la nostra penisola (e nel mondo intero) blog, siti web, portali, case editrici virtuali, ebooks, e circuiti digitali di vario genere che, se da un lato hanno portato la poesia a una divulgazione “cosmica” e pluriparcellizzata, dall’altro le hanno fatto perdere inesorabilmente il suo carattere di esperienza privata, esclusiva; quella, insomma, che un importante poeta della mia generazione ha recentemente definito “un’esperienza segreta e segregata, difficile per natura” (Milo De Angelis, No, il dibattito no. La poesia è esperienza segreta, in “ Il Venerdì di “Repubblica”, n. 1216, 8 luglio 2011, p. 118).
Eppure, almeno apparentemente, tutta questa parcellizzazione internautica ha fatto sì che la poesia uscisse dai suoi “antri” occulti ed entrasse nella vita di tutti i giorni, che la si sentisse parte della nostra quotidianità, che la si fruisse facilmente al semplice click di un tasto, con buona pace di non pochi poeti che – a ragione o a torto – considerano gli effetti di questa sua “mondanizzazione” assolutamente deleteri. La questione è aperta anche perché siamo di fronte a una fenomenologia espressiva ancora ai suoi albori, benché già preponderante, e che forse non può essere ignorata con un’alzata di spalle.
Dunque, più che (o prima di) trinciare giudizi e/o lanciare anatemi su un fenomeno ancora in-progress, credo che il vero studioso di poesia, il poetologo – se mi è lecito usare questo lemma un po’ enfatico – dovrebbe innanzi tutto valutare questa nuova forma di divulgazione (di avvicinamento) della poesia, anche perché essa – come mi scrive un poeta attento al network della creatività in rete – “ non può non suscitare interesse, anche perché la possibilità di proporre la poesia, ma più in generale la letteratura, attraverso il mondo digitale è un’opportunità mai avuta prima, che allarga a dismisura le opportunità per tutta la gamma degli scrittori, dai più giovani e inediti autori ai più anziani che magari hanno già pubblicato libri importanti con editori importanti e che colgono la potenza della rete nel diffondere, oltre le limitate distribuzioni cartacee, la loro poesia. Dall’altra parte il libero accesso alla rete, la facilità con cui è possibile realizzare un blog dove esporsi ed esporre le proprie tendenze culturali e poetiche, implementa purtroppo anche la quantità di poesia diaristica e immediata, estemporanea, che rischia di inquinare il lavoro serio ed accurato di molti poeti” (Roberto Maggiani, www.larecherche.it).
Siamo già all’epicentro di questa problematica. I vari blog permettono di “circuitare” libri di poesia esclusi dall’editoria cartacea; alcuni di loro (ne accennerò tra breve) nascono all’interno di gruppi ben funzionanti dentro i quali si aggregano intere comunità di scrittori fra le più disparate (e talora disperate) che, pubblicando in rete i propri versi, possono scambiarsi reciprocamente idee e opinioni, giudizi e consigli.
Siamo, in definitiva, di fronte a un mare sterminato di voci nel quale – lo aveva ben indicato Segre nell’asserzione da me citata – è facile smarrirsi, in quanto ogni cosa si affastella disordinatamente, l’una sull’altra, l’una dentro l’altra, l’una contro l’altra, e vengono vanificati i concetti di scelta e di valore effettivo di un testo.
Chi decide pertanto di esporre la propria creatività in rete rischia, in effetti, di trovarsi relegato ai margini o frammischiato dentro un mondo poetico diseguale, caotico, del tutto effimero, spesso mediocre dal punto di vista qualitativo, e la cui immediata autogratificazione è l’unica cosa che conta ma che ruota sterilmente attorno a se stessa.
E tuttavia, pur in mezzo a questo mondo estremamente composito e transitorio, ci sono alcuni aspetti positivi per chi decida di rendere visibili e fruibili i propri testi online. Ne elenco succintamente alcuni.

a) La possibilità che, pur nei gorghi della scrittura in rete, un poeta dotato, magari alle prime armi, abbia la possibilità di pubblicare (di rendere pubblica) la propria poesia, evitando piccoli editori (molto spesso da sottobosco) che regolarmente si fanno pagare i libri o libracci che vanno stampando.
b) La possibilità di essere recensiti sia nello stesso blog presso cui hanno esposto i propri testi sia in altri blog ad esso collegati (una delle caratteristiche di questi siti è che quasi tutti hanno una sezione denominata links che, di fatto, moltiplica la rete di ricezione-e- risposta). Quest’ultima peculiarità arricchisce culturalmente quel sito, e quel poeta che vi ha “pubblicato”, grazie a un suo carattere che qui potrei definire pedagogico in quanto chiunque, dopo aver letto i testi presentati in quel sito può esprimere commenti personali, osservazioni critiche, suggerimenti, talora provenienti anche da poeti affermati o di maggiore esperienza. Insomma, attorno a quei testi online, si materializza (virtualmente e concretamente allo stesso tempo) un vero e proprio “dibattito”, parola molto in auge qualche decennio fa fra gli intellettuali italiani engagés, ma che oggi sembra nettamente ripudiata da alcuni poeti affermati (si veda il titolo del pezzo relativo a Milo De Angelis prima riportato).
c) Un altro aspetto positivo, infine, è che quel sito che ospita i testi di Tizio o Caio – se ha alle spalle un’equipe seria e preparata – generalmente vaglia rigorosamente i materiali inviati, dando consigli e suggerimenti, realizzando, di fatto, un vero e proprio editing di quei testi all’interno del ciberspazio. Con il risultato – sia pure illusorio, ma tant’è: non vive la poesia di “illusioni” in questo caso telematiche? – che quel Tizio e quel Caio, in questa Ipotetica Repubblica Virtuale della Poesia, si sente partecipe e protagonista.
Tutto ciò, ovviamente, si articola esclusivamente all’interno di un sistema informatico nel quale fornitori e fruitori di poesia sono sempre e comunque le stesse persone. Il pubblico della poesia – come recitava il titolo di una nota antologia di tanti anni fa a cura di Berardinelli e Cordelli – è in effetti costituito e utilizzato dagli stessi poeti-internauti. Molti dei quali – mentre un tempo perlomeno acquistavano e leggevano i libri dei loro colleghi – ora, con l’avvento della tecnocrazia ciberspaziale, si limitano a trascorrere ore e ore davanti a uno schermo a chattarsi reciprocamente i propri versi e versacci, aumentando in modo elefantiaco il mondo degli scriventi a danno di quello dei leggenti. Ma questo dell’aumento a dismisura dello scrivere a danno del leggere è un altro problema che meriterebbe d’essere discusso più ampiamente a parte.

* * *

Mi soffermo ora a puro titolo esemplare – nell’impossibilità di fornire una rassegna completa – su una dozzina di siti che non solo a me sembrano tra i più significativi ma che hanno anche alle spalle già vari anni di rispettabile attività. Chiedo anticipatamente
scusa della mia sintetica elencazione dovuta a questioni di pura economia espositiva. Del resto il panorama, come ho detto all’inizio, è assai vasto e qualsiasi scritto su questo argomento non potrebbe mai essere esaustivo.
Parto proprio da un poeta, scrittore e critico toscano (nativo di Viareggio) che stimo al quale, fra l’altro, rivolgo i miei ringraziamenti per la cooperazione offertami in occasione della stesura di questa relazione.

DEDALUS, sito curato da Ivano Mugnaini: www.ivanomugnaini.splinder.com
Oltre a essere uno dei siti più interessanti, Dedalus – da non confondere con Le reti di Dedalus ( www.retididelaus.it/ ), rivista online, molto importante, del Sindacato Nazionale Scrittori – si occupa, tramite direttamente il suo fondatore-autore-redattore, di libri e testi letterari della scena contemporanea italiana. Affianca testi di poeti e narratori già noti ad altri di autori giovani ma già in possesso di uno stile personale ben individuabile e con ottime prospettive di crescita. A detta di Mugnaini, tale abbinamento non è effettuato allo scopo di creare una omologazione e un “appiattimento”, quanto, piuttosto, per far sì che giovani autori possano beneficiare della vicinanza con autori di livello. Il pubblico dei lettori ha poi, volta per volta, colto le caratteristiche di ciascun autore e degli scritti presentati in rete, interagendo tramite commenti che spaziano dal puro telegrafico apprezzamento a vere e proprie “contro recensioni” in cui i visitatori hanno fornito un forte e deciso feedback, manifestando e soprattutto motivando sia la propria condivisione dei contenuti pubblicati sia la propria contrarietà e le proprie specifiche obiezioni. Il sito Dedalus ha un taglio essenzialmente letterario, a meno che la discussione riguardante un libro o un testo non porti a concentrarsi su fatti di cronaca o politica. È tuttavia possibile ricavare indirettamente, tramite la scelta dei libri e degli autori presentati, la “filosofia” di base del sito, mirata a privilegiare quei testi che sono attenti alla dimensione sociale, attenti, cioè, a quei valori profondamente umani, contro violenze e sopraffazioni, favorendo, in definitiva, un effettivo dialogo e la ricerca di una dimensione interiore. I testi che appaiono in Dedalus sono preceduti da uno scritto introduttivo – perlopiù di tipo recensorio del curatore stesso: veri e propri “medaglioni critici” (auspico che Mugnaini possa e voglia raccogliere i più significativi in un volume), il cui scopo e valore consiste, soprattutto, nell’invogliare il fruitore a ulteriori letture di altri testi di volta in volta proposti.

LaRecherche (www.larecherche.it ), cui ho già fatto cenno, sito nato da un’idea di Giuliano Brenna e Roberto Maggiani, creato appena quattro anni fa, offre l’opportunità a scrittori noti e non noti, di rendere immediatamente fruibili opere intere altrimenti invisibili nel panorama editoriale italiano. LaRecherche è prima di tutto un luogo di lettura che sfrutta la rete e la sua capillarità a sostegno di una rinnovata concezione più democratica del sapere e della creatività letteraria, dove chiunque può pubblicare (telematicamente) i propri scritti. Ovviamente in questo “chiunque” è insito anche il pericolo di un certo qualunquismo o di un affastellamento letteralmente scriteriato (non da intendersi, però, in senso derogativo). Altro pericolo: il sito ha reso pubbliche molte voci validissime (Bettarini, Buffoni, Calandrone, Maleti, Pecora, ecc.), ma a cadenze a mio avviso troppo strette e con un effettivo affollamento che rischia di essere asfissiante. Va comunque dato il merito a questo sito d’essere una sorta di gigantesco laboratorio in costante fermento e che dà spazio effettivamente a tutti. Un laboratorio – a detta di Maggiani – che vuole essere anche un punto di riferimento per tutti, scandito in varie sezioni: Intervista a; Poesia della settimana; Recensioni; Altri autori e testi proposti; Libri liberi (sezione dedicata agli eBook). Un altro merito è costituito dall’iniziativa – lanciata di recente – di incontri reali, effettivi tra gli scrittori: un modo per conoscersi meglio e scambiare idee-scritture-letture intorno a un tavolo. Ancora Maggiani: “ È nostra intenzione rimescolare le acque, non per intorbidirle ma per avvicinare scrittori già affermati e di grande esperienza con scrittori esordienti, ancora ai primi tentennamenti, ma dei quali è evidente un cammino verso una scrittura eccellente (…). LaRecherche è in fase di continuo sviluppo; spesso modifichiamo le applicazioni e le caratteristiche del sito e le sue funzionalità in base alle esigenze che ci segnalano gli utenti. Un sito, dunque, in continua evoluzione, che si adatta e si modella, nella sua usabilità, alla comunità che lo abita.”

Clepsydra Edizioni ( http://www.clepsydraedizioni.com/ ), sito che ha la specificità di pubblicare sillogi di autori che devono pervenire in forma anonima al fine di evitare discriminazioni. Un comitato di redazione valuta i testi ricevutie infine ne decide la pubblicazione (o meno) in forma di un ebook.

La poesia e lo spirito ( http://laposiaelospirito.wordpress.com ): è un blog – come si legge nella “autopresentazione” – “collettivo di letteratura e società, democratico, aperto, progressista, sensibile a ogni istanza di rinnovamento culturale, sociale, economico e politico. La redazione si propone di vigilare affinché i contenuti non presentino derive reazionarie e integraliste, il tutto nel massimo rispetto della persona e dell’alterità, in una accoglienza della diversità che non degeneri mai in complicità, acquiescenza o qualunquismo. Insomma, uno strumento di cambiamento e di trasformazione delle strutture di potere, spesso ingiuste e indegne dei valori umani in cui la persona si riconosce in ogni spazio e in ogni tempo, al di là di fedi, credenze e tessere politiche.”

Poesia 2.0 (http://poesia2punto0.com/ ), è un sito collettivo che si articola in varie rubriche, tra cui “poesia contemporanea”, una mappatura di testi, eventi, luoghi e autori di poesia. Un’altra rubrica, abbastanza innovativa, si intitola “Poesia condivisa”, nella quale un autore-collaboratore propone ai lettori un altro autore che stima in modo particolare. Nella rubrica “Parliamone” si apre un dibattito con i lettori su argomenti che spaziano dall’ambito letterario a quello sociale.

Via delle belle donne ( http://viadellebelledonne.wordpress.com ) è un sito così chiamato dal nome eponimo di una via fiorentina, la cui caratteristica è di avere una redazione composta prevalentemente da donne autrici e critiche di rilievo. L’approccio è molto diversificato, anche considerando che ciascun redattore ha facoltà di presentare autori, libri, e testi affini ai gusti, piuttosto vari, della redazione. Ne risulta un blog molto seguito, con un taglio non restrittivamente critico ma divulgativo, il cui intento è di allargare il pubblico della poesia, coinvolgendo anche persone non strettamente “addette ai lavori”.

Cito poi di seguito, schematicamente – scusandomi -, almeno Absoluteville ( http://www.absolutepoetry,org ), sito curato da Lello Voce, tecnicamente piuttosto evoluto, con grafica adeguata e un canale multimediale per le video-performances; Poetarum Silva (http://poetarumsilva.wordpress.com/ , sito collettivo ben impaginato, abbastanza seguito, rivolto in particolare ad autori giovani, con un taglio innovativo e informale; FARE POESIA (http://farepoesia.blogspot.com ), rivista online di poesia e arte sociale diretta da Tito Truglia; Rebstein, blog di Francesco Marotta nel quale oltre al rigore scientifico risalta l’impegno sociale e di conseguenza politico; Ippocrene (www.ippocrene.com ), ideato e diretto da Ugo Entità, composto di varie sezioni molto invitanti. Il nome Ippocrene fa riferimento alla “Fonte del Cavallo” che zampillava dal monte Elicona in Beozia, fatta scaturire da un calcio del cavallo Pegaso; fonte consacrata alle Muse e ad Apollo, la quale dava l’ispirazione poetica a coloro che bevevano delle sue acque.

Cito infine – ma non alla fine – il sito ULU-LATE (http://www.ulu-late.com ) curato da Liliana Ebalginelli, molto suggestivo e accattivante, attento allo sperimentalismo neoavanguardistico, così come lo è lo stesso blog di Roberto Corsi, che, pur non essendo gestore di alcun sito specifico, va comunque menzionato come una sorta di “stazione di transito e di smistamento” sia per il suo stesso lavoro creativo sia per quanti poeti-internauti operano in àmbito telematico ( http://robertocorsi.wordpress.com ). A tale proposito non posso tacere – visto che siamo qui a Firenze – l’enorme, stratificato lavoro di due poeti e operatori culturali fiorentini: Franco Manescalchi e Massimo Mori. Il primo è presidente dell’Associazione “Novecento – Poesia, centro di studi e documentazione” a cui fa capo Pianeta Poesia (www.novecentopoesia.it ), ben coadiuvato da Liliana Ugolini, Annalisa Macchia e Giuseppe Panella. Pianeta Poesia, fondato esattamente vent’anni fa, ha avuto ed ha tuttora lo scopo di creare una rete di promozione nazionale di scrittori affermati ed emergenti e, al contempo, organizzare seminari, incontri con l’autore, corsi di aggiornamento, iniziative editoriali, ebooks e altre proposte nel campo della poesia multimediale, quest’ultima con l’attiva cooperazione di Liliana Ugolini, promotrice a sua volta di non poche iniziative, anche in campo interdisciplinare fra teatro e poesia, qui a Firenze e in tutta Italia. L’intera attività di Pianeta Poesia è fra l’altro documentata in tre volumi di Atti; cito, in particolare quello curato nel 2005 da Manescalchi e dalla Ugolini.
Massimo Mori è non soltanto, già da parecchi anni, l’intelligente direttore artistico dello storico Caffè Giubbe Rosse, ma è anche un importante artista e poeta performativo, “voce in movimento”, insomma – come avrebbe detto Adriano Spatola – un poeta totale. In questi ultimi anni ha fondato l’Associazione Olistica Nuovo Orizzonte (www.nuovorizzonte.it ) che organizza letture, incontri e seminari tematici, nella cui sede è nata anche la Scuola di Tai Chi Chuan e di Chi Kung, della quale Mori è direttore.
Mi sia concesso, in chiusura, ricordare che anche “Gradiva” la rivista internazionale di poesia italiana da me diretta fin dal 1982 (www.italianstudies.org/gradiva/ ) ha dall’anno scorso aperto le porte anche alla creatività multimediale, digitale e prodotta attraverso cd e dvd. Mi riferisco alla sezione curata da Luigi Cannillo, intitolata Oltre Margine. Poesia da vedere e ascoltare, che negli ultimi numeri della rivista (37-38, 39-40) ha presentato il lavoro dei seguenti poeti: Milo De Angelis, Valerio Magrelli, Umberto Fiori, Ida Travi e il gruppo musicale Pane.
Ora, tornando circolarmente a quello scritto di Cesare Segre, da cui ho tratto quella “minacciosa” citazione iniziale, si può, dato il carattere assolutamente diversificato, labirintesco, talora effettivamente mediocre, ma, allo stesso tempo, anche a suo modo didattico, informativo ed espansivo dell’attuale poesia digitale, si può, dico, forse solo in parte concordare con la sua agghiacciante conclusione, che qui riporto esclusivamente allo scopo di riflettere sulle quelle che sono e saranno le magnifiche sorti e progressive della nostra letteratura.

Sarebbe lecito concludere che l’uomo d’oggi avendo rifiutato padri e maestri [letterari], fedi e ideologie, sta dibattendosi in un mondo dove ogni notizia ha lo stesso valore dell’altra, dove, ignorando qualsiasi giudizio morale, tutto è diventato uguale a tutto, e non esistono verità ma opinioni, egualmente disponibili a dibattiti o battibecchi senza bussola: un mondo di polvere, da cui magari qualche riflettore ben puntato può trarre qualche effimero brillio. Non ci si rende conto che questa polvere è probabilmente quella a cui tutti ritorneremo: “ pulvis et umbra”. Il più tardi possibile. (Segre, cit. p. 20).

LUIGI FONTANELLA
State University of New York, ottobre-novembre 2011

Luigi Fontanella è ordinario di lingua e letteratura italiana e direttore del programma d’Italiano presso la State University di New York. Poeta, critico e narratore, i suoi titoli più recenti sono Pasolini rilegge Pasolini (Archinto, 2005, tradotto in varie lingue); L’azzurra memoria (Moretti & Vitali, 2007); Oblivion (Archinto, 2008); Controfigura (romanzo, Marsilio, 2009), L’angelo della neve. Poesie di viaggio (Mondadori, Almanacco dello Specchio, 2010), Soprappensieri di Giuseppe Berto (Aragno, 2010). Di imminente uscita Bertgang (poema narrativo, Moretti & Vitali, 2012). Dirige la rivista internazionale “Gradiva” ed è presidente della IPA (Italian Poetry in America).
luigi.fontanella@stonybrook.edu

Desidero ringraziare per la loro fattiva cooperazione alcuni poeti che qui elenco in ordine alfabetico: Roberto Corsi, Liliana Ebalginelli, Ugo Entità, Roberto Maggiani, Ivano Mugnaini.
postato da: ivanomugnaini alle ore 17:42 | link | commenti (5) | commenti (5)
categorie: firenze, convegno, relazione, luigi fontanella, poesia digitale
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lunedì, 14 novembre 2011
Lina Angioletti e le sue scritture

Biblioteca Centrale del Comune di Milano
Palazzo Sormani – Sala del Grechetto
Via Francesco Sforza 7 – MILANO

24 novembre 2011 – ore 17,30-21

Milanocosa
A cura di Adam Vaccaro
presenta

Lina Angioletti e le sue scritture

Contributi critici di:
Gilberto Finzi, Gaetano Delli Santi e Maria Anita Stefanelli

Testimonianze e letture di:
Fausta Squatriti e Adam Vaccaro

Una presenza culturale che vogliamo ricordare per i molteplici sensi della sua eredità

Lina Angioletti era nata a Verona, ha vissuto a Milano e ha pubblicato oltre trenta opere di narrativa, poesia e saggistica. Ha svolto un lungo lavoro di traduzione, dedicato in particolare a opere degli americani Marianne Moore e John Dos Passos, degli inglesi Edith Sithwell e Dylan Thomas e del magrebino francese Tahar Ben Jelloun. Sue opere sono state tradotte in Americano, Arabo, Danese. È stata tra i soci fondatori di Milanocosa, di cui era Presidente Onorario.

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Milano: Storia e Immaginazione
Con i curatori del libro
Adam Vaccaro, Claudia Azzola, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo
intervengono:
Gio Ferri, Eleonora Fiorani e Michela Zucca

Con letture di Patrizia Valduga
e immagini di Romolo Calciati

I caratteri generali del percorso proposto dal libro sono sintetizzati nel titolo. Squarci di storia anche ampi, che non hanno ovviamente la pretesa di offrire una storia di Milano, in primo luogo perché quasi tutti gli autori, a cominciare da noi curatori, non sono storici. L’obiettivo è stato quello di offrire…una molteplicità e ricchezza di sollecitazioni a un pubblico di esperti e non, coinvolgendo diversi ambiti e linguaggi. Nessuno sa tutto e chiunque può approfondire ulteriormente qualcosa.
Dalla Introduzione di Adam Vaccaro

Info:Associazione Culturale Milanocosa – c/o Adam Vaccaro, Via Lambro 1 – 20090 Trezzano S/N
T. +39 02 93889474; +39 347 7104584 – E-mail: info@milanocosa.it; adam.vaccaro@tiscali.it
Ufficio Conservazione e Promozione Biblioteca Comunale Centrale – C.BiblioPromozione@comune.milano.it
postato da: ivanomugnaini alle ore 17:01 | link | commenti | commenti

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per
Attilio Bertolucci
Omaggio al grande poeta italiano
nel centenario della sua nascita
letture – testimonianze – proiezione video
introduce
Gabriella Palli Baroni
leggono i poeti
Domenico Adriano Annelisa Alleva
Antonella Anedda Carlo Bordini
Nicola Bultrini Franco Buffoni
Maria Grazia Calandrone Marco Caporali
Maria Clelia Cardona Patrizia Cavalli
Fabio Ciriachi Francesco Dalessandro
Claudio Damiani Anna Maria Ferramosca
Sandro Florio Marco Lodoli
Tommaso Ottonieri Elio Pecora
Giulia Perroni Aurelio Picca
Stefania Portaccio Gabriella Sica
Luigia Sorrentino Alberto Toni
a cura di
Francesco Dalessandro Maria Ida Gaeta
Gabriella Palli Baroni
Roma
venerdì 18 novembre 2011 ore 18.00
Casa delle Letterature
Piazza dell’Orologio 3

postato da: ivanomugnaini alle ore 15:06 | link | commenti | commenti

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Nasce DEDALUS

puntoacapo Editrice si distingue nel panorama nazionale per l’alta qualità delle sue collane, frutto di un gruppo di lavoro che sta lavorando per creare un Catalogo di assoluta eccellenza. Fra le nostre linee-guida, vi è quella di creare progetti editoriali che permettano ai nostri libri – cioè agli Autori – di attrarre l’attenzione del pubblico e il consenso della critica.
In un panorama come quello odierno, la prosa e la narrativa che non siano mainstream, e soprattutto non pubblicate dalle poche majors, hanno scarse possibilità di imporsi. Per superare l’impasse abbiamo varato un progetto antologico, I Quaderni di Prosa Contemporanea Dedalus, che a scadenze regolari presenteranno al pubblico il lavoro di un selezionato e ristretto numero di Autori. La novità è data dal presentare ogni Autore tramite uno spazio normalmente destinato ad opere singole, quindi includendo anche racconti lunghi e romanzi brevi.

Il n. 1 uscirà a breve.
Al suo interno, possiamo già annunciare la partecipazione di nomi noti e affermati, che fungeranno da traino per quelli meno noti – ma non per questo meno bravi.
postato da: ivanomugnaini alle ore 15:11 | link | commenti | commenti

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martedì, 08 novembre 2011
OUR DIGITAL RENAISSANCE – Firenze 11 e 12 novembre
Our Dig. RenaisNella sua panoramica sulla poesia e sulla letteratura on line che proporrà sabato 12 novembre alle 14.00 nell’ambito del Convegno Our Digital Renaissance: Cultural Development, Artistic Creation & Economic Growth, Stony Brook University, Florence University of the Arts, il Professor Luigi Fontanella citerà anche Dedalus, assieme ad altri siti e portali, individuali e collettivi. Ecco il programma delle due giornate del Convegno.

PROGRAMMA

VENERDI’ – 11 NOVEMBRE | FRIDAY , NOVEMBER 11

CHECK-IN PARTECIPANTI E RELATORI

SALUTI COMMISSIONE

Panel I – INNOVATORS, INNOVATIONS

Commission: Prof. M. B. Mignone, Prof. A. Morena, Stony Brook University, Dr. D. Mazzanti, Palazzi – FUA

R. Lanfredini, S. Ranfagni, A. Bemporad, Università di Firenze – La rappresentazione della conoscenza nella creazione di prodotti digitali per le imprese culturali: il caso “XL-Knowledge”

F. Pira, Università di Udine – Nuove tecnologie per rivivere il passato. Social network per vivere il presente. Lo stato dell’arte in Italia del rapporto attraverso la rete tra Istituzioni e cittadino.

S. Luconi, Università di Padova – A Virtual Italian Community? Italianness and Transnational Identities in the Digital Age

COFFEE BREAK

Panel II – DIGITAL PHILOLOGY

Commission: Dr. C. Di Fonzo, Università degli studi di Teramo e di Firenze, Dr. S. Ferrini, Palazzi – FUA

N. Brownlees, Università di Firenze – Tracing the Historical Development of News Discourse in Electronic Corpora

C. Di Fonzo, Università di Teramo e di Firenze – Dialettica tra tradizione e innovazione: la nuova Filologia dantesca dell’era digitale

PRANZO

G. Fallani, RIP Intellectual Property. La caduta della proprietà intellettuale

Panel III – PEDAGOGY: TEACHING LANGUAGE AND CULTURE IN THE DIGITAL AGE

Commission: Dr. L. Soave, Dr. S. Ferrini, Palazzi

D. Troncarelli, M. Lagrassa, Università per Stranieri di Siena – Il ruolo delle tecnologie di rete nell’apprendimento, insegnamento e formazione professionale in italiano

E. Jafrancesco, Università di Firenze – La scrittura all’università: percorso di scrittura accademica per studenti stranieri in scambio

A. Cannizzaro, UPTER, Roma – Cartoon dai bambini

COFFEE BREAK

Panel IV – THE DIGITAL ARCHIVE

Commission: Prof. M. B. Mignone, Prof. A. Morena, Stony Brook University, Dr. L. Soave, Palazzi – AISH

A. Lezza, N. Acanfora, Università di Salerno – Archivio Digitale del T eatro Napoletano

L. Kaborycha, Medici Archive – Digitizing the Grand Dukes: The Medici Archive Project enters the second decade of the 21st century with digital images online

STUDENTS PANEL : Discussions and Reflections

Moderator: K. Phyall, RD Stony Brook and Prof. A. Morena, Stony Brook University

RECAP Q&A

SERATA LIBERA – FREE TIME

PROGRAMMAOur Dig. Renais

SABATO 12 NOVEMBRE | SATURDAY, NOVEMBER 12

CHECK-IN PARTECIPANTI

Panel I – OUR DIGITAL RENAISSANCE: SOCIO-ECONOMIC CONSIDERATIONS

Commission: Prof. A. Morena – Stony Brook University, Dr. V. Dolara, Palazzi – AISH

R. Warburton, Boston University Metropolitan College – The Third Decade of Online Education: What have we learned?

N. Mitolo, Università di Firenze – Cultural heritage valorization via collaborative platform and Europeana

COFFEE BREAK

Panel II – TOURISM IN THE DIGITAL AGE

Commission: Dr. G. Joh – Palazzi, AISH

S. Annecchiarico, Presidente Visión – Italia (Associazione Internaz. Scrittori e Giornalisti specializzati sul turismo) – Homo Turisticus nell’Era digitale

N. Ceramella, Università di Trento – Eccentrics in Tuscany: Literature, Food, Wine. New Perspective on Tourism

PRANZO

Panel III – DIGITAL REACTIONS OF ARTS

Commission: Dr. D. Mazzanti – Palazzi, FUA

J. G. Albano, New Media Art Studio: Drawing the Figure with the Mind of Michelangelo Software

L. Fontanella, Stony Brook University -

La Poesia Italiana in ambito Digitale: Programmi e Prospettive

Panel IV – FASHION IN THE DIGITAL AGE

Commission: Dr. V. Lasalvia, Palazzi – FUA

S. Piccolo Paci, FUA – Avatar’s Fashion – Giochi di ruolo e moda virtuale: quale abito fa il monaco?

B. Kahn, Farmingdale State College and E. Hughes, EA Hughes & Co Inc. – Trends, Advantages, and Challenges of Digitalization in the Fashion Industry

COFFEE BREAK

Panel V – OUR DIGITAL GASTRONOMY

Double panel

Commission: Dr. C. Carrega – Palazzi – AISH

Z. Nowak, The Umbra Institute – The Digital Globalization of Local Food: A Sustainable Paradox?

S. Massari, University of Illinois Urbana, Champaign and Università degli Studi di Siena – Design of Food Interactions: Emotions, Technologies and Cultures

Commission: Dr. C. Carrega – Palazzi – AISH

A. Lawrence, Apicius International School of Hospitality – Starved for Culture: The potential role of food blogs in the study abroad experience

L. Romanelli

RECAP, Q&A

FREE TIME

GALA DINNER FOR ALL PARTICIPANTS

Location: Sala Rosa, Corso Tintori, 21 – Firenze

Stony Brook University – Palazzi & Florence University of the Arts

sQuola – CCIS, Via dell’Oriuolo, 43 – Firenze

FOR INFO: info@squolaflorence.com
tel. +11 39 055 033 24 24
postato da: ivanomugnaini alle ore 18:35 | link | commenti | commenti

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martedì, 01 novembre 2011
DEDALUS : Annuario di Narrativa Contemporanea

Esce a breve, per le edizioni puntoacapo, il primo volume di DEDALUS: Quaderno di Narrativa Contemporanea, a cura di Ivano Mugnaini e Mauro Ferrari.
Si tratta da una selezione di racconti multiforme, varia, ricca di spunti e suggestioni; storie scritte con tinte cupe o solari, poetiche o graffianti, socialmente impegnate o lievi e umoristiche. Gli Autori, alcuni già molto noti altri con sicure ed ampie prospettive, appartengono a varie generazioni e provengono da esperienze individuali, diversificate. C’è tuttavia un filo rosso: la cura con cui i racconti sono stati scritti e selezionati ed il fascino delle vicende proposte.
Questo primo volume dei Quaderni di Narrativa Dedalus si presenta come un ampio caleidoscopio di autori significativi del panorama narrativo contemporaneo. È la prima tessera di un mosaico di storie ed esperienze di scrittura che si aggiornerà gradualmente con l’uscita dei prossimi volumi dei Quaderni. Il progetto editoriale che si apre con questo libro mira infatti a fornire un quadro ampio e fedele dei fermenti e delle tendenze più rilevanti della narrativa attuale, senza proporre sterili e ingessate catalogazioni, ma fornendo ai lettori spunti per ulteriori ricerche di testi e libri degli autori volta per volta proposti, e, soprattutto, offrendo racconti che rinsaldano ed alimentano il piacere della lettura.

Ivano Mugnaini
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NOTE BIOGRAFICHE

GIORGIA BUSCA GERNETTI è nata a Piacenza ma vive a Gallarate (VA). Laureata con lode in lettere
classiche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha insegnato lettere italiane e latine nel
liceo classico della sua città. Sono usciti, infatti, per i tipi della Genesi di Torino, i libri di poesia Asfodeli
(1998), La luna e la memoria (2000), Ombra della sera (2002) e Parole d’ombraluce (2006). Nel 2007, per le Edizioni del Leone di Venezia, è uscito Onda per Onda, un libro di poesie ispirate dal mare, con prefazione di Paolo Ruffilli. Le sono state pubblicate come premio, perché vincitrici di concorso, le due “plaquettes” di poesie: Nell’isola dei miti (ALAPAF, Bagheria – PA 1999), La luna e la memoria (Ed. del Cenacolo, La Spezia 2000) e le raccolte poetiche La memoria e la parola (ETS – Il Portone Letteraria, Pisa 2005), L’anima e il lago, con prefazione di Giuseppe Panella, docente della Scuola Normale Superiore di Pisa (Pomezia-Notizie, Pomezia 2010).
Ha collaborato ed attualmente collabora con inserti di poesie, saggi di argomento artistico-letterario,
recensioni e racconti a riviste del settore, come In Limine, Vernice, Talento, Bacherontius, Latmag, La Procellaria, Pomezia Notizie, Sentieri Molisani, Il Richiamo, Il Convivio e altre. Sue opere sono inserite o recensite anche in riviste telematiche, siti e blog letterari (“Retroguardia 2.0” del prof. Giuseppe Panella, “La poesia e lo Spirito”, “Poetry Wave-Dream” del poeta Antonio Spagnuolo, “Poiein” di Gianmario Lucini.) La sua attività letteraria è inserita in “Literary”.
È stata inclusa in alcune storie letterarie, in antologie di poesia e di narrativa, in repertori di scrittori
contemporanei e in volumi di critica letteraria. Con le sue opere edite o inedite ha conseguito il 1° premio in circa 40 concorsi nazionali e internazionali. Ha ricevuto vari Premi per la Cultura.

CORRADO CALABRÒ dopo una laurea in giurisprudenza conseguita all’Università di Messina, ha fatto
carriera prima nella Corte dei Conti e poi nel Consiglio di Stato, del quale nel 1982 è diventato presidente di sezione. Nel 1999 è stato eletto presidente dell’Associazione Magistrati del Consiglio di Stato e nel 2001 è diventato presidente titolare della sezione per gli atti normativi. Calabrò, specialista di diritto del lavoro e di diritto amministrativo, è autore di numerosi volumi in materia. Sin dal 1960 ha svolto anche un’intensa
attività letteraria, come autore di poesia e narrativa. Il primo volume di poesie, scritto tra i diciotto e i
vent’anni, venne pubblicato nel 1960 da Guanda col titolo Prima attesa. Sono venuti poi numerosi altri
volumi. Nel 2002 Mondadori ha pubblicato una vasta raccolta: Una vita per il suo verso, e del 2004 è Poesie d’amore, Newton & Compton. Calabrò è autore di un romanzo, Ricorda di dimenticarla (Newton & Compton, 1999), finalista al premio Strega del 1999. Ad esso è ispirato il film “Il mercante di pietre”, regista Renzo Martinelli. Per la sua opera letteraria l’Università Mechnikov di Odessa, nel 1997, e l’Università Vest Din di Timişoara, nel 2000, hanno conferito a Calabrò la laurea honoris causa.

ANDREA CARLO CAPPI ha scritto romanzi, racconti, saggi, sceneggiature per fumetti (Martin Mystère,
Bonelli Editore) e fiction radiofoniche (Mata Hari, RaiRadio2). Fra le sue varie attività: autore e conduttore di programmi radio e televisivi; consulente editoriale, curatore di collane, direttore editoriale, traduttore da inglese e spagnolo, organizzatore di eventi fotografo e illustratore. Nel 2000 ha fondato il mystery magazine “M-Rivista del Mistero”, di cui è direttore editoriale. È noto soprattutto per le serie dedicate ai suoi personaggi seriali (il Cacciatore di Libri, Carlo Medina e Mercy “Nightshade” Contreras) e per le opere originali di narrativa imperniate su celebri personaggi del fumetto italiano, Diabolik ed Eva Kant delle sorelle Giussani, e Martin Mystère di Alfredo Castelli.
Ha tradotto le avventure di James Bond, gli inediti di Ian Fleming e i saggi dedicati al celebre agente
segreto, oltre che per avere fondato con E. C. Dell’Orto il primo fan club italiano, lo 007 Admiral Club. È
traduttore (per Mondadori, Rizzoli, Salani, Alacrán e altri) di numerosi autori di fama internazionale
(Douglas Preston, Jeffery Deaver, Raymond Benson e molti altri) Dal 1995 è attivo inoltre come
organizzatore e conduttore di eventi culturali e dal 2000 tiene corsi di scrittura creativa e di storia della
letteratura mystery.
È autore di molti romanzi, tra cui i più recenti sono: Elementi di tenebra – manuale di scrittura thriller (Alacrán Edizioni, 2005); Diabolik – La lunga notte (Sonzogno editore, 2002 – Alacrán Edizioni, 2005); L’occhio sinistro di Rama – Martin Mystère (Sonzogno editore, 2002); Nightshade – Missione Cuba (Mondadori, collana “Segretissimo”, n.1460, col nome François Torrent); Confessioni di un cacciatore di libri (raccolta di racconti, Addictions, collana “I misteri di Addictions, n.1, 2001); Martin Mystère – Il codice dell’Apocalisse (con Alfredo Castelli).

MARIA GISELLA COTUOGNO è nata a Cavo (Isola d’Elba); abita stabilmente Portoferraio da
trent’anni. Laureata in Lettere all’Università di Firenze, insegna Italiano e Storia in un Istituto Tecnico. I
suoi tre primi lavori sono: Parole per amore (Ed. Libroitaliano, Ragusa) Il mio Cavo tra immagini e memoria e Mare, more e colibrì (Ed. Studio 64, Genova), con la prefazione di Teresa Ferri, docente di Teoria e pratica della comunicazione letteraria all’Università di Urbino. Racconti e poesie sono stati pubblicati su varie antologie (Navigando nelle parole. Vol. 24, Ed. Il filo; Lo specchio, Ed. Liberodiscrivere; Antologia italiana, Libroitaliano; Pensieri d’autore (9) e L’amore, la guerra Ed. Ibiskos ecc). Ha ottenuto riconoscimenti e segnalazioni tra i quali il primo premio di poesia Anna Maria Salerno, Roma, 2006 con Dal mare s’impara; il primo premio di poesia Bartolommeo Sestini, Capoliveri, Isola d’Elba, 2006 con Sul mare di Lacona; finalista nell’ultima edizione di poesia Autori per l’Europa; il primo premio di narrativa Gente di mare Viareggio 2007 per il racconto Le navi della mia vita, ispirato alla figura del padre; il primo premio di poesia Montegrotto Terme con Stillano i giorni, nel 2007; il terzo premio di poesia per la silloge Brezza di mare ed. Ibiskos nel Concorso Carlo Cassola, Grosseto, nel 2007. Nel 2008 la lirica Il tuo corpo di miele e di dolore ha ricevuto a Empoli il primo premio per la Sezione Diritti umani. La raccolta di racconti dal titolo Riviere, Ed. Aletti, è uscita nell’aprile 2009 e nel luglio dello stesso anno la medesima casa editrice ha pubblicato Vento nelle vele, romanzo liberamente ispirato a un diario di bordo di G. Simenon in lingua francese. Ha partecipato a esperienze di scrittura collettiva con l’opera Il volo dello struffello. Ed. Liberodiscrivere e Malta femmina, Ed. Zona. È presente nei blog letterari Liberodiscrivere, Poetika, Viadellebelledonne, Flannery.

BIAGIO CEPOLLARO (Napoli 1959) è stato fondatore insieme a Mariano Baino e a Lello Voce della
rivista Baldus (1990-1996) dedicata alla sperimentazione letteraria. Teorico del ‘postmoderno critico’, è stato tra i promotori del Gruppo 93 e dal 2004 ha avviato, sul suo sito ufficiale, le edizioni on line di Poesia
italiana E-book che comprendono ristampe di opere poetiche e narrative stampate tra gli anni ‘70 e ‘90 e la
pubblicazione di inediti di poeti più giovani, nonché una rivista di poesia, Poesia da fare, e una rivista di
critica, Per una Critica futura. Pubblicazioni: Le parole di Eliodora, 1984; la trilogia ‘De requie et Natura’: Scribeide, 1993, Luna persciente, 1993, Fabrica, 2002; Versi Nuovi, 2004; Lavoro da fare, 2006.

MARIELLA DE SANTIS è nata sul mare di Bari in un raro giorno di neve del 1962. Vive a Milano.
Segnalata al premio Montale, ha pubblicato libri di poesia, prosa, testi teatrali. È drammaturga
rappresentata. Collabora con radio nazionali estere; è stata vicedirettore della rivista internazionale
Smerilliana, luogo di civiltà poetiche, ha curato rassegne e pubblicazioni. È del 2010 il volume collettaneo Io e l’altra, drammaturgie di teatro civile in versi (Novi Ligure).
Collabora con artisti e musicisti.
MARCO ERCOLANI Marco Ercolani (Genova, 1954), scrive racconti apocrifi e vite immaginarie, si
occupa di poesia contemporanea e dei rapporti arte/follia.
È stato redattore della rivista di cultura psicoanalitica di «Fanes» e della rivista «Arca.Quaderni di
scrittura», confluita nella collana «I libri dell’Arca». Tra i suoi libri di narrativa: Col favore delle tenebre, Taccuini di Blok, Vite dettate, Lezioni di eresia, Il mese dopo l’ultimo, Carte false, Il demone accanto, Taala, Il tempo di Perseo, Discorso contro la morte e A schermo nero. Cura il volume collettivo Tra follia e salute: l’arte come evento. Due i libri di saggi sulla poesia italiana contemporanea: Fuoricanto e Vertigine e misura. Intorno al nodo arte/follia scrive L’opera non perfetta.
In coppia con Lucetta Frisa: L’atelier e altri racconti, Nodi del cuore, Anime strane e Sento le voci.
Nel 2010 pubblica il suo primo libro di versi Il diritto di essere opachi.
Con Turno di guardia vince, nello stesso anno, il Premio Montano per la prosa inedita.

ANNA MARIA FARABBI è nata nel 1959 a Perugia, dove risiede. Pubblicazioni per la poesia: Fioritura
notturna del tuorlo (Tracce, 1996, ristampato nel 2011 da Blu di Prussia), Il Segno della Femmina (Lietocolle, 2000), Adlujè (Rovigo, Il ponte del sale, 2003), Kite, poesie su portfolio di 9 opere grafiche di Stefano Bicini, Pescara (Studio Calcografico Urbino, 2005), La magnifica bestia (Merano, Travenbooks, 2007) Segni, con opere grafiche di Stefano Bicini, Pescara (Studio Calcografico Urbino, 2008), In Nomine, poesia su incisione di Simonetta Melani (Due Lire, 2008), Larosaneltango, per musiche di Diego Conti (Studio Calcografico Urbino, 2008), La neve (Il pulcino Elefante, 2008), La luce esatta dentro il viaggio (Aljon, 2008), Solo dieci pani (Lietocolle, 2009), Avemadrìa (Lietocolle, 2011), in L’almanacco dello specchio (Mondadori, 2011). Pubblicazioni per la prosa: Nudità della solitudine regale (Zane Editrice, 2000), La tela di Penelope (Lietocolle, 2003). Pubblicazioni per la saggistica con traduzioni: Le alfabetiche cromie di Kate Chopin (Lietocolle, 2003), Un paio di calze di seta (Sellerio, 2004, saggio e traduzioni su Kate Chopin), Il lussuoso arazzo di Madame d’Aulnoy (Travenbooks, 2009), L’Agenda delle Fragole (Lietocolle, 2012, cura e traduzione). Francesco Roat riguardo al suo lavoro poetico ha scritto: L’ape di luglio che scotta – Anna Maria Farabbi poeta (Lietocolle, 2005).

LAURA LEONI vive e opera a Firenze. Ha pubblicato alcune poesie sull’Almanacco della rivista L’ozio e
in Nostos, “Poeti degli anni Novanta a Firenze” (Firenze 1997). Collabora con la rivista letteraria L’area di Broca. Nel 1997 ha pubblicato il libro di poesia Spoglia d’ali (Gazebo Edizioni), nel 2008 ha pubblicato Anatomia di una goccia – Testi per balletti (Edizioni La Meridiana). Dal 2002 al 2004 ha esposto le sue opere pittoriche in molte mostre personali: Volterra, San Miniato, Todi, Bagno Vignoni. Ha eseguito per la chiesa di Bagno Vignoni l’opera in acquerello di Santa Caterina da Siena. Il brano Virginia ha ispirato uno spettacolo di danza.

MARIO MASSIMO è nato nel 1947 a Foggia, dove vive; ha insegnato nei licei. Ha pubblicato: Chronicon,
Il Candelaio, Firenze, 1987 (poesia); In fondo al giorno, ibidem, 1987 (poesia); La morte data, Manni, San
Cesario di Lecce, 2009 (narrativa).

EMIDIO MONTINI nasce nel 1954 in una valle del Bresciano. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni
poetiche dal 1978 ad oggi: Poesie (La Voce del Popolo, Brescia 1987); A Colloquio con l’Angelo (Edizione del Leone, Venezia 1990); Mutamenti e Identità (Edizioni del Leone, Venezia 1992); Cassandra la Bella e altre cose (Edizioni Tracce, Pescara 2002); il romanzo breve Il Panico e la Grazia (L’Arcolaio Editrice, Forlì 2008); Da una quiete immota (puntoacapo, Novi Ligure 2008), Uo-dishallo, Diario Africano (L’Arcolaio Editrice, Forlì 2009); La moneta a noi donata, Poesie (L’Arcolaio Editrice, Forlì 2010). Ha ottenuto buone recensioni su quotidiani e segnalazioni in molti premi letterari.

VALERIA SEROFILLI è insegna Lettere presso gli Istituti d’istruzione secondaria. Come operatrice
culturale è Presidente del Premio Internazionale di Poesia “Astrolabio”, nella giuria di altri premi letterari e
organizzatrice degli Incontri Letterari al Caffè storico dell’Ussero di Pisa e di Corliano(www.corliano.com).
È curatrice della collana “Passi – Poesia, I libri dell’Astrolabio” per Puntoacapo Editrice di Novi Ligure e
del sito personale www.valeriaserofilli.it, e redattrice della rivista di poesia, arte e filosofia La Mosca di Milano.
In qualità di saggista ha pubblicato il volume I gigli di Nola, Rotary Club, Nola – Pomigliano d’Arco
1993. Sua opera prima di poesia è Acini d’anima (Pisangrafica, Pisa 2000), vincitrice del Premio Astrolabio
2000, sez. poesia, poi rilevato, rinnovato e presieduto dall’autrice; sempre in poesia ha pubblicato Tela di
Eràto (Sovera Multimedia, Roma 2002), con nota critica di Giorgio Bárberi Squarotti; Fedro rivisitato (Bastogi, Foggia 2004), con prefazione di Dino Carlesi e nota critica di Giorgio Bárberi Squarotti; il cofanetto libro con audiolibro Nel senso del verso (Ed. ETS, Pisa 2006), contenitore multimediale che comprende un estratto delle varie raccolte poetiche e nuove poesie, recitate e interpretate con accompagnamento al pianoforte e clarino, rappresentato al Teatro Verdi di Pisa in forma di spettacolo; Chiedo i cerchi (Puntoacapo Editrice, Novi Ligure, 2008); Nel senso del verso – Nuovo Volume (Leonida Edizioni, Reggio Calabria 2009) opera vincitrice del Premio Gaetano Cingari 2008); Premio Astrolabio 2008, Antologia (Puntoacapo Editrice, Novi Ligure 2009); Amalgama, in Valeria Serofilli – La parola e la cura (Puntoacapo Editrice, Novi Ligure 2010), Collana I quaderni di Poiein. È autrice di recensioni per volumi di poesia, arte e saggistica per riviste nazionali fra le quali Pomezia- Notizie, Il Laboratorio del Segnalibro (Roma), Il Convivio (CT) e Alla Bottega (MI) e internazionali quali Gradiva
Publications (Rivista Internazionale di Poesia Italiana dell’Università dello Stato di New York), di Luigi
Fontanella. Pubblica note di lettura anche su riviste telematiche. In particolare Vico Acitillo 124-Poetry
Wave, www.vicoacitillo.it curata da Antonio Spagnuolo e Emilio Piccolo e Literary, www.literary.it diretta da Giampietro Tonòn. È socia e collaboratrice del Gruppo Internazionale di Lettura di Pisa, a suo tempo
fondato dalla scrittrice pisana Renata Giambene. È inserita in Letteratura Italiana dal secondo Novecento ad oggi (Bastogi, Foggia 2007, vol. 1) e in antologie e riviste italiane e straniere nonché in numerosi blog fra cui Dedalus di Ivano Mugnaini, Viadellebelledonne di Antonella Pizzo, Borgolibrario, Liquida.

VALERIO VARESI è nato a Torino nel 1959 da genitori parmensi. A tre anni è tornato nella città
emiliana dov’è cresciuto e ha studiato. Si è laureato in filosofia all’università di Bologna con una tesi su
Kierkegaard. Dopo essere stato corrispondente da Parma per La Stampa e La Repubblica, nell’87 ha lavorato alla Gazzetta di Parma e nel ‘90 è passato alla redazione bolognese di La Repubblica. La prima pubblicazione è del ‘98, un romanzo giallo (Ultime notizie di una fuga ed. Mobydick) liberamente tratto dalla vicenda Carretta. Nel 2000 è uscito Bersaglio, l’oblio edito da Diabasis con il quale è stato finalista al festival del noir di Courmayeur e al premio Fedeli, organizzato a Bologna dal Siulp. Assieme a una decina di altri autori (tra i quali Macchiavelli, Manfredi, Barbolini e Pederiali), ha pubblicato Aelia Laelia Crispis (Diabasis), una raccolta di racconti ispirati a una misteriosa lapide bolognese. Nel 2002 è uscito Il cineclub del mistero edito da Passigli con la presentazione di Carlo Lucarelli. Sono seguiti alcuni romanzi con l’ispettore Soneri protagonista: L’Affittacamere, Il Fiume delle nebbie, Le Ombre di Montelupo, A mani vuote, Oro, incenso e polvere, La casa del comandante e Il commissario Soneri e la mano di dio (editi da Frassinelli). Al di fuori della serie legata all’ispettore Soneri, nel 2007 è uscito il romanzo Le Imperfezioni (Frassinelli) e nel 2009 Il paese di Saimir (Edizioni Ambiente, VerdeNero) di Il commissario Soneri e la mano di dio. Nel 2010 esce È solo l’inizio, commissario Soneri e nel 2011 La sentenza.
Il romanzo Oro, incenso e polvere ha vinto il Premio Franco Fedeli e il Premio del Giallo e del Noir Mediterraneo. Nel 2009 Valerio Varesi ha ricevuto il premio alla carriera Lama e Trama (Per avere impresso al giallo italiano suggestioni paesaggistiche e complessità psicologiche degne della grande letteratura). Nel 2010 vince il Premio Serravalle Noir. Nel 2011 è finalista al Premio CWA International Dagger con il romanzo River of Shadows, versione inglese di Il fiume delle nebbie e vince il premio del Festival del Giallo e del Noir Mediterraneo con il romanzo È solo l’inizio, commissario Soneri.
Il commissario Soneri, protagonista dei romanzi di Varesi, con il volto di Luca Barbareschi è approdato in
Tv nella serie di sceneggiati Nebbie e Delitti su Rai Due nel novembre 2005 (al fianco di Barbareschi c’era
anche Natasha Stefanenko).

GRAZIA VERASANI è nata a Bologna l’08 luglio 1964, città dove vive. Nel ‘95 vince il Premio Città di
Recanati per la canzone d’autore e nel ‘96 esce per la BMG/Musicultura il cd Nata mai con dodici canzoni
di sua composizione. Seguono compilation e collaborazioni con vari artisti. Si esibisce in rassegne musicali,
programmi radiofonici, oltre a partecipazioni tv su Italia 1 e Rai 2. Nel ‘98 fa da gruppo supporter ai Jethro
Tull per il loro tour in Italia. Nell’estate 2000 è di nuovo ospite del Festival di Recanati e si esibisce in duo
con Nada. Ha inoltre scritto canzoni per Paola Turci, Silvia Mezzanotte, Aeroplanitaliani e molti altri.
Nel novembre 1999, l’editore Fernandel pubblica il suo primo romanzo dal titolo L’amore è un bar sempre
aperto; Nel 2001, sempre per Fernandel, esce Fuck me mon amour, e nel 2002 la raccolta di racconti Tracce del tuo passaggio; nel giugno 2004 esce per Coloradonoir/Mondadori il romanzo Quo vadis, baby?, da cui il regista Gabriele Salvatores ha tratto il film omonimo. Nel 2006 esce per Coloradonoir/Mondadori il romanzo noir Velocemente da nessuna parte, tradotto in Francia per Métailiè e in Germania per Random House, e riproposto nel 2009 nei Tascabili Feltrinelli. Nel 2009 esce per Kowalski/Feltrinelli il romanzo Di tutti e di nessuno, di prossima pubblicazione in Francia per Métailié.
Collabora con giornali e riviste, tra cui D di Repubblica, Donna Moderna, Io Donna (magazine del Corriere), Il Fatto Quotidiano e per sei anni cura una rubrica fissa sulla pagina culturale de La Repubblica Bologna.

DOMENICO VUOTO è nato in Calabria, ma vive e lavora a Roma da molti anni. Scrive essenzialmente
racconti. Sue brevi narrazioni e prose saggistiche sono comparse su Paragone e Arsenale, di cui è stato anche redattore, e in varie antologie (Confesso che ho bevuto, Derive Approdi, Bugie Avagliano, La moneta di Caronte, Spirali, a cura di Giovanna Sicari). Ha pubblicato tre libri di racconti: Storie innaturali, Il Labirinto, L’Altro sguardo con illustrazioni di Giulia Napoleone, ed. d’arte Il Bulino, Il libro dei turbamenti, Manni. Numerose plaquette con aforismi sono uscite nelle edizioni M.me Webb e Pulcinoelefante di Alberto Casiraghi. Dell’aprile-maggio 2010 è una raccolta, sempre di aforismi, Pensieri di passo, per le edizioni Il Labirinto. Del settembre dello stesso anno, per Palomar, i racconti Variazioni sul noto sentimento.



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