Anche stavolta mi sono divertita a creare collage per mostrarvi più foto possibile!
Con questo Mercoledì al Museo sto andando decisamente fuori tema, visto che non parlerò di nessun museo, né di arte in senso stretto, ma d’altronde è uno speciale, quindi gli off topic ci possono stare. Perché durante il mio soggiorno londinese non sono andata solo a visitare musei, ma ho anche girato la città, fatto acquisti, bevuto tè, preso mezzi… e ve ne parlerò il più succintamente possibile!! :)Arrivata all’aeroporto ho preso un autobus per arrivare in città, e già durante questo viaggio sono iniziate le prime meraviglie, perché la campagna inglese è carinissima, con quelle case così pittoresche… e poi siamo arrivati a Londra, e nel tragitto fino alla stazione Victoria abbiamo incontrato diverse attrazioni, come il Big Ben, la Fortezza, le cabine telefoniche… :)Un po’ di foto che ho fatto dall’autobus nel tragitto dall’aeroporto a Londra.
Ma cerchiamo di dare un po’ di… non dico ordine, ma almeno di coerenza a questo post: dividerò tutto quello di cui voglio parlare per argomenti.Parchi e Giardini
Durante quella settimana ho alloggiato all’Imperial College Hotel, un albergo attivo solo d’estate perché durante l’anno è il dormitorio dell’università. Personalmente l’ho adorato, mi è piaciuto moltissimo, specie per un importantissimo particolare: la posizione. Era infatti centralissimo, e molto vicino ai Giardini di Kensington e Hyde Park, quindi praticamente tutti i giorni facevo un giro in uno o entrambi questi parchi. A parte la meraviglia delle piante, i fiori, il lago, gli uccelli, una delle cose che mi ha emozionato di più sono stati gli scoiattoli!!!! Che cariiiiini!!!I Giardini di Kensington.
Hyde Park.
Mezzi di trasporto
Una panoramica dei mezzi di trasporto che ho utilizzato nel mio soggiorno londinese: autobus a due piani (nell’immagine scattata da dentro potete notare come si guida a sinistra, una cosa che credevo mi avrebbe sempre stranito, invece mi ci sono abituata subito), le biciclette, le colonnine utilissime, e infine la metro, con la stazione di South Kensington che è dove stava il mio albergo.
Per una persona che si è trovata un po’ scombussolata quando ha scoperto che a Roma era spuntata la linea B1, la metro londinese, la famosa The Tube, faceva un po’ paura. Invece abituarmi è stato facilissimo, ed è sicuramente il mezzo più comodo e veloce per spostarsi! Tanto che per i primi giorni ho usato solo quella! Poi però ho voluto provare anche a salire sui famosi autobus a due piani, anche solo per dire “Sì, ci sono stata!” :)Grossa scoperta sono state invece le biciclette: i primi giorni, non sapendo come funzionava l’affitto, ero un po’ titubante. Un giorno che ero stanca morta e dovevo attraversa tutto Hyde Park ho finalmente chiesto informazioni, e mi si è aperto un mondo!!! Il sistema di affitto delle bici è comodissimo, le postazioni sono un po’ ovunque, il prezzo non è alto, e girare Londra in bici è bellissimo! Specie nei parchi, ma pure sulla strada, anche perché quasi sempre a sinistra c’è la corsia apposta per i ciclisti! Peccato solo che la mia totale mancanza di senso dell’orientamento mi abbia creato qualche difficoltà da questo punto di vista… per fortuna c’erano spessissimo delle colonnine con una cartina della zona e le indicazioni dei punti di interesse raggiungibili in 5 o 15 minuti a piedi: più che utili, per me (che pure avevo comprato uno stradario) sono state fondamentali!Giusto per info, nel caso qualcuno volesse andare a Londra per la prima volta e fosse com’ero io allo scuro riguardo a certe cose, vi spiego come funzionano i pagamenti dei mezzi (auto e metro, non bici). Innanzi tutto, sono piuttosto cari, un solo biglietto per una singola corsa costa tipo più di 5 euro. Conviene sicuramente farsi una carta che si chiama Oyster Card che poi uno può caricare come vuole: con un numero finito di biglietti o di soldi, con un abbonamento, eccetera. Io ho fatto l’abbonamento settimanale e mi sono trovata benissimo.Afternoon Tea
Il mio primo Afternoon tea, alla Dean Street Townhouse: buonissimo!
Dell’Afternoon Tea gustato alla Cassandra’s Cup (il mio preferito!) ho già parlato nello scorso Mercoledì al Museo, in futuro vi parlerò di quello al British Museum. Qui citerò gli altri due posti dove ho potuto gustare questa specialità, ovvero la Dean Street Townhouse e la Maison Bertaux.La Dean Street Townhouse è in realtà un ristorante, non solo una sala da tè. E’ stata la mia prima esperienza di Afternoon Tea, e ho scelto questo posto perché mentre cercavo info dall’Italia prima di partire insieme ad una mia amica che ha vissuto a Londra tempo fa, lei mi aveva stra-consigliato questo locale perché, anche se non c’era mai stata, dalle foto su internet aveva capito che fanno l’Afternoon Tea proprio come si deve. Io ovviamente non potevo fare confronti essendo quello il mio primo, ma ne sono stata grandemente soddisfatta! Innanzitutto il posto era carino, le ceramiche pure, e quando ho visto arrivare l’alzatina con tutte quelle leccornie non stavo più nella pelle! Ora che lo conosco bene posso dirvi che il classico Afternoon Tea è costituito da: un tè a scelta, un piattino di dolcini assortiti tra cui almeno un macaron (posti nel piattino più in alto dell’alzatina tripla), uno o più (se sono piccoli) scone (nel piattino di mezzo) con una crema burrosa che credo si chiami “clotted cream” e confettura (solitamente alla fragola) serviti a parte, e infine un piccolo assortimento di finger sandwich. Come spuntino pomeridiano onestamente non so come si fa a reggerlo perché io ci pranzavo e mi sentivo strapiena alla fine (e badate che io ho uno stomaco piuttosto capiente, e sono golosissima!)Mix dei miei due Afternoon Tea alla Maison Bertaux, compresa la cheesecake che mi sono portata via: pure la confezione era bella! :)
Il secondo Afternoon Tea di cui vi parlo non è un vero Afternoon Tea ma l’ho preso in una vera teahouse, la Maison Bertaux. Ci sono stata due volte, ma in realtà entrambe le volte volevo andare alla Soho Secret Tea Room, che però una volta era piena e una volta era stata ritinteggiata! :( Per fortuna proprio a fianco c’è questa carinissima Maison Bertaux dove pare che ignorino l’Afternoon Tea ma in quanto a dolci ne sanno parecchio! La prima volta ho preso solo uno scone e poi una fetta di cheesecake da portare via, la seconda volte la cheesecake l’ho mangiata direttamente col tè! :) Veramente molto buono anche questo, peccato mancasse la parte salata!Insomma, se non s’è capito io mi sono innamorata dell’Afternoon Tea! Pensate che ero talmente fomentata che ho gustato con piacere anche i famosi cucumber sandwich, anche se io i cetrioli li ho sempre odiati! Mi sono talmente piaciuti che da quando sono tornata sto provando a inserire questo ortaggio che ho sempre detestato nella mia dieta, e devo dire che non mi dispiace! :)Piccolo momento “non-solo-tè“: a Londra sono finalmente andata da Starbucks, e l’ho trovato un po’ una delusione! Bellissima scoperta è stata invece la catena Pret a Manger di cibi organici e preparati in giornata!Shopping… a modo mio!
Librerie, libri e monumenti dedicati ai libri che ho incontrato a Londra. Da notare il romanzo di Camilleri. Non è stato l’unico italiano che ho beccato: in una delle librerie dell’usato c’erano anche delle vecchie copie de “The World of Don Camillo”.
Non sono una patita dello shopping, ma mi è piaciuto visitare le zone di Londra famose per fare acquisti. purtroppo non m’è riuscito di andare da Harrods, ma ho visto Camden Town, Covent Garden (quest’ultimo m’è piaciuto di più, anche per via dei tea shop in cui c’erano assaggi gratuiti, però ho poi scoperto che il primo l’ho visitato poco, c’era molto altro da vedere!) e poi, soprattutto, ho visitato qualche libreria! :) Sono andata a Charing Cross Road, dove un tempo al numero 84 c’era la famosa libreria che ha ispirato un romanzo e poi un film omonimi. Qui ho visitato Foyles, immensa e bellissima libreria, e poi ho scovato la Quinto and Francis Edwards Books, una libreria dell’usato stracolma di volumi bellissimi! L’altra libreria dell’usato che ho visitato, la Skoob (il nome non è altro che la parola “books” -libri- letta la contrario), l’ho invece cercata apposta. Dei miei acquisti ho già parlato, quindi mi limito a dire che le librerie dell’usato sono meravigliose!!! Piccoli bugigattoli che nascondono tesori impilati il più possibile e in tutti i buchi possibili, libri vecchi, nuovi, medi, edizioni scrause, rovinate, o antiche ma benissimo conservate… insomma, un sogno!!!Restando in tema di libri: non ricordo più dove ma ho scoperto un bellissimo monumento dedicato ad Agatha Christie, a forma di libro!Infine, altro negozio che ho apprezzato moltissimo è stato Forbidden Planet, che stava, se non ricordo male, su Shaftesbury Avenue (quindi vicino a Soho e Charing Cross Road). Io credevo fosse una libreria di argomento fantascienza/fantasy, invece di libri non ne aveva, ma in compenso aveva tutto il resto, meravigliosissimi oggetti nerdosi di tutti i tipi! Per esempio gli stampi per il ghiaccio a forma di Han Solo nella grafite, le bacchette per mangiare a forma di spada laser, e soprattutto la bacchetta magica di Harry Potter che fungeva da telecomando!!!! L’aveva inventata Howard in The Big Bang Theory, e invece esiste davvero!! Ultima meraviglia che ho trovato qui: le Pop Funko! Non le avevo mai viste dal vivo!!! Sono bellissime!!! C’era talmente tanta roba stupenda che alla fine… non ho comprato niente! Però è stato comunque bellissimo visitare questo negozio!Movie/Tv Shows/Books references
The Mousetrap, il binario 9 e 3/4 e Notting Hill.
Oltre che bere tè, mangiare dolci e visitare musei, come ho detto all’inizio mi è piaciuto moltissimo anche semplicemente girare per Londra, e in particolare visitare le zone più famose. Tra queste, non potevo non visitare almeno alcune di quelle divenutemi familiari per averne visto o letto in qualche lavoro di fiction. E cominciamo dall’unica che mi ha dato un po’ di delusione: King’s Cross e il binario 9 e 3/4! Non so trova affatto tra il binario 9 e il 10!!! Ingenuamente comunque pensavo che avrei potuto provare a farmi un selfie, ma c’era una fila pazzesca (con tanto di tornelli e addetto della stazione a controllarla) per cui ho fatto una foto di sfuggita al carrello per i bagagli che attraversa il muro, e basta!Molto più soddisfacente la mia visita a Notting Hill, quartiere conosciuto grazie all’omonimo film: è una zona davvero molto bella, con case colorate, piccole, tutto molto grazioso.Ho già citato Charing Cross Road, strada resa famosa dalla libreria sita al numero 84 che ha ispirato un libro da cui è stato tratto un film (vedi link in basso). Ora al numero 84 c’è una targa che la ricorda.Portobello Road è forse il luogo di Londra che desidero vedere da più tempo, da quando da bambina vidi il film Pomi d’ottone e manici di scopa, e infatti mentre ero lì non riuscivo a smettere di canticchiare tra me e me la canzone! :D Anche questo è un quartiere molto carino, che dovrò sicuramente tornare a visitare il giorno del famoso mercato dell’antiquariato, che dovrebbe essere il sabato.Poi, tantissimi erano i riferimenti a Primeval: la M25 (ep. 2.06), il mammut colombiano (ep. 2.06), il British Museum (ep. 3.01), il dodo (ep. 1.04)…Ho già citato il piccolo momumento dedicato ad Agatha Christie, aggiungerò che mentre giravo per Soho (un quartiere molto bello, pieno di teatri) ho trovato il famoso teatro dove ormai da 62 anni va in scena Trappola per topi: il più grande rimpianto di questa mia vacanza e non essere riuscita ad andare a vederla! :(Spero vi sia piaciuto questo piccolo excursus nella Londra un po’ più vissuta e non solo ammirata. Dalla prossima volta torniamo a parlare di musei! :)
Un’immagine del “bottino” che ho riportato con me da Londra. :) Cominciando da in alto a sinistra: la busta dello shop della National Gallery, una confezione con 12 tipi di tè diversi, lo stradario del centro, il convertitore per la presa, sottobicchieri, un porta cellulare da tavolo a forma di gatto, i tè che offrivano in stanza, i tre libri, un burro cacao a forma di bobby, 4 segnalibri, i due sacchetti di lavanda fatti al Jane Auten’s House Museum, un rotolo di papiro, due matite (in realtà ne ho anche una terza che nel fare la foto mi era sfuggita) e una penna, una gomma a forma di osso, 10 sterline, una lisca per avvolgerci il cavo degli auricolari e infine la mia Oyster Card.
Link utili
- Parchi e Giardini
- Mezzi di trasporto
- Oyster Card
- Barclays
- Afternoon Tea e cibo in generale
- Dean Streen Townhouse
- Maison Bertaux
- Pret a Manger
- Shopping… a modo mio!
- Camden Town
- Covent Garden
- Foyles
- Quinto Bookshop
- Skoob
- Forbidden Planet
- Movie/Tv Shows/Books references
- Notting Hill – il film
- 84 Charing Cross Road: libreria – libro – film
- Portobello Road
- Trappola per topi
- Le mie foto