L'archeologa Rebecca Griffiths con la statuetta di Mercurio in lega
di rame trovata nello Yorkshire (Foto: Richard McDougall)
Mercurio era conosciuto come Hermes dai Greci. Si pensava fosse il dio dei commercianti e dal suo nome, Mercurio, sembra siano derivate le parole "merx", "mercari" e "merces" in latino. Il 15 maggio si riteneva fosse il "compleanno" di Mercurio ed erano anche conosciute come "idi di maggio". In questo giorno i commercianti di Roma celebravano la loro festa, durante la quale aspergevano le loro merci, le navi e il loro capo con l'acqua attinta con un ramo d'alloro da una fontana che si trovava presso Porta Capena, l'"Aqua Mercurii". Porta Capena si trova sul lato sud delle mura Serviane di Roma.
Secondo gli archeologi l'"Aqua Mercurii" originava da un piccolo bosco nel quale c'era un luogo sacro dedicato alla dea Egeria. Mercurio stesso era venerato in un tempio posto sull'Aventino, raffigurato con un cappello alato, il caduceo, dei sandali ed una borsa. Era figlio di Zeus e di Maia, si pensava che potesse correre molto velocemente e, quindi, potesse spostarsi facilmente dal mondo degli dèi a quello degli uomini. Mercurio era ritenuto essere il protettore dei ladri, degli atleti e dei mercanti e svolse anche il compito di accompagnare le anime dei defunti nell'aldilà.
La statuina trovata nello Yorkshire e raffigurante questa vivace divinità è in lega di rame. Mercurio è qui rappresentato con un cappello ma senza le famose ali.