Meridiana: quando licenziare in massa non è abbastanza

Creato il 29 settembre 2014 da Yellowflate @yellowflate

Olbia 29 settembre 2014 – É notizia di queste ore che la quasi maggioranza dei dipendenti Meridiana Fly ha l’accesso bloccato nell’intranet aziendale dedicato alle agevolazioni di viaggio, i cosiddetti “fuori servizio”.

 
Evidentemente Meridiana reputa non sufficientemente umiliante il fatto che sta accingendosi ad un licenziamento del 90% della sua forza lavoro, tanto che ha deciso di rincarare la dose sospendendo in maniera arbitraria le agevolazioni di viaggio agli assistenti di volo, mettendoli di fatto nell’impossibilità di muoversi agevolmente dalle basi di Cagliari, Olbia, Verona e Milano con Roma in vista del calendario di incontri istituzionali in programma al Ministero.
Vero è che a pensare male si è sempre in tempo, ma l’azione unilaterale di questa azienda sembra cronometrata al millesimo di secondo per evitare, in extremis, che i lavoratori si spostino nei luoghi degli incontri per organizzare presidi e manifestazioni; magari ci sbagliamo, forse e semplicemente molti di noi non corrispondono al fototipo di “bravo bambino” che piace a questa dirigenza e come tali dobbiamo essere puniti.
Speriamo davvero di sbagliarci.

Vale la pena ricordare che Meridiana é già stata condannata in passato dal Tribunale di Olbia – Tempio Pausania, per l’adozione di medesime misure punitive ingiustificate e unilaterali ed invitata a non riproporre tali discriminazioni pena procedimento penale. Evidentemente qualcuno si reputa al di sopra della Legge.
Vale anche la pena precisare che nel pomeriggio odierno si sta svolgendo a Cagliari, presso la Sede della Regione Sardegna, un incontro con le Istituzioni Locali, le Sigle Sindacali e l’azienda in virtù di quanto deciso la settimana scorsa al Ministero.
Durante l’incontro il Rappresentante Nazionale USB, Francesco Staccioli, ha pubblicamente informato la Giunta tutta ed il Presidente Pigliaru dell’adozione di questa misura ritorsiva da parte di Meridiana, misura che giunge quanto mai inopportuna e che disattende l’impegno comune a non assumere iniziative unilaterali preso in sede Ministeriale.
Denunciamo pubblicamente il fatto e la constatazione che questa azienda è restia al rispetto delle regole e degli accordi.
Vogliono umiliarci e piegarci ulteriormente, ma la nostra compattezza e consapevolezza sono la nostra arma per rispedire al mittente ogni azione mirata a ledere la nostra dignità di persone oneste. Continuate a colpirci ed ogni colpo di renderá più forti.

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