Mesola è un comune del Delta del Po situato in provincia di Ferrara, in Emilia Romagna, conosciuto per il suo bellissimo Castello. Sull’origine del nome di questo paese vigono varie interpretazioni, fra cui, la più probabile è sicuramente la derivazione da “media insula” ovvero isola posta in posizione centrale rispetto ai due rami medioevali del Po di Ariano: il ramo di Goro e quello dell’Abate.
L’ambizioso progetto di pianificazione economica si interruppe però con la fine della Signoria degli Estensi. Il suggestivo complesso architettonico del Castello della Mesola rappresenta uno delle 19 prestigiose residenze chiamate “delizie” degli Este, signori di Ferrara. Situato nell’attuale piazza Umberto I, fu realizzato fra il 1578 e il 1583 per volere del Duca Alfonso II, ultimo discendente della dinastia che intese fare un omaggio alla propria moglie, Margherita Gonzaga.
Egli desiderava inoltre lasciare un segno importante sul territorio ferrarese costruendo una residenza di corte sfarzosa al punto da poter competere, per dimensioni e magnificenza, con il più antico Castello di Ferrara, simbolo assoluto del dominio estense. La residenza veniva utilizzata come dimora durante le battute di caccia nel vicinissimo Bosco della Mesola.
L’opera era in origine protetta da nove miglia di cinta muraria e circondata da un bosco all’interno del quale avveniva l’attività della caccia. Così descrive Mesola il grande poeta Torquato Tasso nelle sue Rime, richiamando anche la dedica del luogo alla giovane sposa del duca, Margherita Gonzaga, nella quale erano riposte le speranze di continuità del casato:
“Mesola, il Po da lati e l’mar a fronte / e d’intorno le mura e dentro i boschi / e seggi ombrosi e foschi / fanno le tue bellezze altere e conte; / e son opre d’Alfonso, e più non fece / mai la natura e l’arte a far non lece; / ma che la valle sembri un paradiso / la donna il fa che n’ha sentimenti e viso”.
L’intero complesso è stato accuratamente restaurato, pur conservando nelle sale del Castello le testimonianze del passato, e oggi ospita convegni, mostre ed importanti eventi. Il piano terra è dedicato alla famiglia Estense, dove il grande albero genealogico e lo stemma araldico conducono sino alle loro origini. Le interessanti cartografie permettono al visitatore di approfondire la storia di questa importante tenuta.
Il Piano Nobile offre invece un percorso a carattere storico-antropologico sugli ambienti e le culture del Delta del Po. Qui è allestita una mostra permanente proprio riguardante il territorio del Delta. Il piano è suddiviso in differenti sale tematiche, ed è impreziosito da un grande fregio di Cesare Laurenti. Il secondo piano ospita il nuovo Museo del Bosco e del Cervo delle Dune, tipico del territorio. Pannelli e ricostruzioni aiutano a comprendere da un punto di vista scientifico l’evoluzione biologica del cervo, unico essere autoctono dell’Italia peninsulare e presente all’interno della Riserva naturale del Bosco della Mesola in circa 150 unità.
Dopo ulteriori passaggi di proprietà, attualmente il territorio dell’antica tenuta appartiene a privati, mentre il Castello vero e proprio è del Comune di Mesola. Il Castello appare come esempio di architettura fortificata e di dimensioni eccessive per essere una “delizia”. Da sempre ci si chiede quindi se sia possibile che, al riparo delle sue mura, Alfonso non intendesse a suo tempo tendere un’invisibile rete di inganni. Tutti i paesi nascondono segreti e domande. E Mesola non è certo da meno.
Written by Cristina Biolcati