Non aspettatevi che parli, o anche solo dica qualcosa, a nome degli Italiani. Chi ha già la borsa pronta per scappare ha spezzato le catene e non ha nulla a cui ancorarsi: si arena nel mare, o anzi no, solo alla battigia, raggiunge da terra le balene venute a morire sulla riva. E se è vero che progettare una partenza, preparare i documenti, far tutto ciò che occorre e fermarsi poi sulla soglia è molto più facile che oltrepassarla, è anche vero che a restar qui, annegare tra le chiacchiere e affogarsi di speranze richiede un coraggio ancora maggiore.
Cosa c'è fuori dalla bottiglia che racchiude un messaggio? C'è tutto un mondo di anelli spezzati, di catene che si portano come zavorra. Non ce ne andiamo perché siamo pesanti, annoiati, affaticati dalla nostra ansia, non sono il coraggio o la rabbia che ci mancano, non ce ne andiamo solo perché crediamo nostro malgrado nel futuro e non abbiamo abbastanza fantasia o carità da immaginarlo più bello e più grande. Uno spirito leggero, uno spirito affamato e curioso, uno spiritello infreddolito e sporco siederebbe in bilico sul tappo della bottiglia che porta parole esangui.