Messaggio Finale della XXVII ASSEMBLEA NAZIONALE DELLA COMMISSIONE PASTORALE DELLA TERRA DEL BRASILE

Creato il 29 marzo 2015 da Marianna06


É notte scura, ma io canto: ricordare, ribellarsi, sperare!

(Livre tradução do original português de Luciano Bernardi)

Riuniti in assemblea, confirmiamo il nostro cammino di Pastorale dela Terra. Guardando al nostro paese e preparandoci  al 4º Congresso Nazionale dela CPT, in luglio prossimo, a Porto Velho di Rondônia ci rendiamo conto della notte di questi tempi difficili che stiamo vivendo e celebriamo l´alba contadina nell´ impegno radicale dei nostri 40 anni vissuti assieme alla genti della terra brasiliana.

Nessuna famiglia sem casa,

 nessun contadino senza terra,

nessun lavoratore senza diritti.

(papa Francesco, ottobre 2014)

É notte profonda!

I ruralisti dell´agrobussines, le grandi compagnie delle miniere e del legname pregiato, i grandi progetti del capitale, il lavoro schiavo, il sistema giudiziario che criminaliza le vittime, le imprese degli agro-tossici, dei veleni e dei transgenici, il potere legislativivo che, ad ogni momento, minaccia di ridurre diritti giá conquistati, i governi con le loro polizie, i mezzi di comunicazione golpisti e i settori conservatori del paese stanno transformando tutto in lunghissima notte, oscurano la democrazia al negare i diritti dei popoli dei campi e delle cittá, Non vogliono permettere che la luce si riaccenda!

É notte profonda!

I diritti fragilizzati de popoli indigeni, de “quilombolas” (discendenti degli schiavi che si sono ribellati alla aschiavitú dela colonia,) gli  assentati in uma terra che giammai avevano sentito come loro, coloro che accampano per anni per arrivare ad avere lo status di “assentado”, i pescatori e coloro che vivono lungo fiumi grandi e piccoli, i raccoglitori del lattice della gomma e coloro che estraggono dalla foresta  frutt che lei offre abbondanti, coloro che vivono in terre comunitarie dove il bestiame vive libero, i “posseiros” ou campesinos che son vissuti da sempre in uma terra che ancora non há documento scritto...  sono schiacciati dagli interessi di um modello di sviluppo che divora la terra e i territori, le tradizioni e i modi di vivere, piegando le leggi al próprio disporre, corrompendo processsi e leaders ed utilizando la forza bruta fino all´assassinato. Soffrono cosí i giovani, le donne e i bambini delle comunitá. É la notte scura della paura. É difficile camminare all´oascuro. Si vuole um popolo immobile nell´oscuritá della paura.

É notte profonda!

Conquiste significative hanno acesso varie luci negli ultimi anni, frutto di uma lotta col voto e nelle organizzazioni di base. Queste luci promettevano ampli chiarori come l´accesso ai diritti della terra, del pane, del lavoro e dela casa, de salute e della dignitá. Il dirittto e il potere, peró, di “accendere e spegnere la luce” há continuato a rimanere fuori dalla portata delle nostre mani. Le riforme necessarie non sono arrivate: non è arrivata la riforma agraria e riforma urbana! Non è arrivata la riforma politica e nemmeno la riforma di un marco regolatores dei mezzi di comunicazione! I governi mercanteggiano e negano le nostre conquiste per poter accontentare le elites e impedire che programmi e politiche riaccendano la strada dell´uguaglianza e della dignitá.

É notte profonda!

In nome di Dio, settori delle chiese cristiane appoggiano politici, governi e polizie che criminalizzano la lotta per l´acqua, per la terra e nella terra e benedicono il latifondio, la privatizzazione dela natura.... vogliono, cosí spegnere la luce del vangelo sovversivo del Gesú vivo nella vita dei poveri, uomini e donne lottatori dei campi e delle cittá. Vogliono trasformare in oggetti di mercato il pane e l´ácqua della vita, Vogliono spegnere le luci ancestral delle religioni di differenti matrici, gli altari dei “terreiros negri”,  e i rituali dei  “Torés indigeni”. É um silenzio di oscuritá, nella lunga notte dela religione del patriarcalismo, individualismo e consumismo. 

É notte profonda!

Alle volte, anche dentro di noi. Tante sfide che non siamo stati capaci di affrontare, Tante nuove relazioni, tra di noi, che ancora non abbiamo appreso a a stare attenti, a trattare bene, a convivere.

É notte profonda! Ma io canto! Cantiamo perché il mattino “viene”!

Stendiamo la mano, anche se è scuro e andaimo incontro a chi sta al nostro fianco. Apprendiamo a vedere nella notte scura. Siamo noi i “compagni solidali nella ribellione necessária” per forzare il giorno.  Vogliamo riconoscerci come comunitá di uguali; com nuove maniere di essere chiesa, in mezzo ala gente, alla luce dei martiri del nostro cammino. Cristo vivo risuscitato nell´umana solidarietá e nell´amore per il mondo e tutti i suoi viventi. Che sia la luce (Genesi, 1, 3).

Cantiamo la lotta e la speranza nel lavoro di base, nell´educazione popolare, nella spiritualitá, nelle diverese esperienze di agricultura agro-ecologica, nella formazione permanente, nella celebrazione dei saperi delle erbe medicinali e nella valorizzazione delle sementi native e criole; com queste pratiche antecipiamo il giorno, illuminiamos il nostro quotidiano... Nessuno acende una luce perché rimanga nascosta! (Luca 8, 16)

Siamo parte delle occupazioni dela terra, denunciamo imprese e politici, documentiamo i conflitti e facciamo memoria attiva delle violenze. Assieme a noi in questa alba di ribellione ci troviamo com i popoli indigeni e quilombolas, assentati, accampati, pescatori, estrattivisti, nella lotta a favore dei territori  comunitari e contro l´avanzata del capitalismo nel campo. La luce brilla nelle tenebre (Giovanni 1, 5)

Confermiamo, nella tradizione dei profeti che vennero prima di noi, nella lotta radicale contra il lavoro schiavo, il latifondio e l´agrobussines e affermiamo, nel campo, la lotta per la reforma agraria e per um progetto contadino per la agricultura brasiliana, condizioni necessarie per la sovranitá alimentare, la difesa e la vita dela natura  e la salute de tutti e tutte nel campo e nella cittá.. Il popolo che camminava nelle  tenebre há visto uma grande luce! (Isaia 9, 2)

Sogniamo com la societá del “Vivere bene”  e del convivere com la “Terra senza mali”.

Siamo noi il popolo dela speranza, il popolo dela Pasqua,

L´altro mondo possibile, siamo noi!

L´altra chiesa possibile siamo noi! (Pedro Casaldáliga).

Convochiamo tutti e tutte, parenti e amici dela CPT e della lotta per la terra e nella terra, a camminare com noi in direzione al nostro IV Congresso Nazionale “facendo memoria, vivendo la ribellione e antecipando la speranza”.

7ª  Assemblea  Nazionale dela  CPT

Luziânia, GO 19 de marzo  2015.

 

 

É quase arrivato il  tempo dell´amore.

Raccolgo un sole che arde nel suolo, 

lavoro,  arando la luce,

in mezzo alla canna da zucchero, 

la mia anima nel suo fiore.

Aurora contadina, 

é notte profonda

(ma ora non cosí spessa...)

Vale la pena lavorare.

É notte profonda, ma io canto,

perche il domani arriva.

 

Thiago de Mello

 

 


 


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