Mes(sì): e sono cinque!

Creato il 11 gennaio 2016 da Agentianonimi

Lionel Messi sul tetto del mondo. Ancora una volta quest’anno, e sopratutto ancora una volta in carriera.
Come non bastassero quelle cinque volte grazie altrettanti trofei vinti, su sei a disposizione, in cui nella scorsa stagione l’argentino insieme al Barcelona è stato ganador.
Ancora Messi dopo il digiuno dello scorso anno, con il Ballon De Or nelle mani di Ronaldo con quell’ormai celebre urlo liberatorio del portoghese. Niente paura perchè se ti chiami Messi una soluzione la trovi. Subito. Eccoci quindi, quasi uno scherzo del destino che regala ancora una volta il gradino più alto del mondo, ad uno dei giocatori più piccoli.
“Sei troppo basso”, si sentì dire ad inizio carriera il numero 10 blaugrana che piano piano si è preso tutti le rivincite del caso. L’esordio da predestinato a soli sedici anni con la maglia del Barcelona che coincideva però con il momento d’oro di Ronaldinho che con la sua numero 10 sulle spalle disegnava traiettorie magiche capaci di far sognare il mondo intero. Nessun problema; il ritorno a scuola per lui ancora così giovane e così determinato ad imparare tutti i segreti del campione. Una scalata iniziata con la maglia numero 19 per Leo Messi. Cinque gli anni trascorsi nell’ “anonimato”, cinque proprio come il numero dei suoi palloni d’oro attuali, prima di prendere le chiavi ed i codici del successo; Ronaldinho esce, Messi entra. Questa scena però non appartiene ad un match giocato. Non più.
Maglia numero 19 riposta nel cassetto ed ecco la 10. Quella del campione. Da quel momento in poi si fatica a ricordare una prestazione negativa dell’argentino (non che prima fosse facile) che, ad oggi, ha realizzato più gol che presenze con la maglia blaugrana.
Scatto, eluso un avversario in facilità e goal. Trofeo, foto di rito, sorrisi ed ancora al lavoro. Ancora gol, vittorie e trofei. Un ciclo continuo che si ripete per Messi che con la maglia del Barcelona vince tutto, ma proprio tutto, ciò che al mondo è possibile vincere. Dai premi di squadra a quelli personali con quella leggerezza spaventosa che lo ha sempre contraddistinto sia in campo, che fuori. Sempre sorridente, quasi a dire. “vieni, sfidami. Non ho paura di te, ho un compito da portare avanti. Devo far divertire”..
Dategli qualcosa che rimbalzi e state certi che lui riuscirà a stupirvi.. dall’arancia alla pallina da tennis, perchè con il pallone è troppo semplice fare certe cose ti chiami Messi!
Ancora una volta sul tetto del mondo, eh (Mes)sì, sono cinque.
Ganador Cumplidos..

Matteo Migliore
@MiglioreMatteo


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