Non so onestamente se stupirmi di più per il dato numerico oppure per l'argomento in sé e, comunque, i giochetti tipo "è nato prima l'uovo o la gallina" non mi hanno mai entusiasmato molto. L'argomento va affrontato nel suo insieme: ebbene, tantissimi papà e mamme britannici, il 49 per cento, sarebbero favorevoli a un ritorno alle punizioni corporali nelle scuole, abolite nel 1984. Stando infatti a un sondaggio pubblicato oggi dall'Independent, risulta che quasi la metà dei duemila genitori intervistati guarderebbe favorevolmente ai tempi in cui schiaffi e bastonate erano permessi nelle classi. Ma c'è di più: in un altro sondaggio, che ha coinvolto 530 ragazzi, il ritorno delle botte da parte degli insegnanti sarebbe auspicabile perfino per un quinto di questi (il 19 per cento), in quanto garanzia di una maggiore disciplina a scuola.
L'indagine, commissionata dal Times Educational Supplement, la più grande rete di insegnati nel mondo, giunge nel momento esatto nel quale il segretario di Stato britannico per l'Istruzione Michael Gove sta lanciando una crociata per aumentare la disciplina nelle scuole, nelle quali, secondo lui, i bambini devono sapere "chi è che comanda". E, a quanto pare, i genitori sono d'accordo con il deputato conservatore nel ritenere che ci sia maggiore bisogno di disciplina: il 93 per cento di loro, infatti, pensa che si dovrebbe dare agli insegnanti maggiori poteri per dimostrare la loro autorità, e la stessa opinione è condivisa dal 68 per cento degli allievi. Con le riforme di Gove, gli insegnanti avranno carta bianca per utilizzare restrizioni fisiche nelle scuole e per sequestrare oggetti quali coltelli, telefonini e droghe.
Perché - mi domando - questa richiesta alla scuola di ritorno a una severità così eccessiva? Perché dei genitori dovrebbero auspicare punizioni corporali per i figli, impartite per altro da estranei? Non sono in grado, madri e padri, di educare i propri ragazzi in prima persona? E non riescono essi, nel farlo, a evitare le botte? Mi sembra che la tendenza sempre più diffusa oggi sia quella di assentarsi e di sparire in quanto genitori e di delegare ad altri, istituzioni scolastiche per prime, un ruolo evidentemente troppo carico di responsabilità. I genitori stanno diventando latitanti e chiedono alla società di prendere, a ogni costo ed eventualmente anche con l'uso della violenza, il proprio posto.